Catalogo Completo
- Amministrazione e finanza
- Controllo di gestione e business intelligence
- Project management
- L’evoluzione dei sistemi gestionali
- Digital Transformation e Industry 4.0
- Ideare l’innovazione: Design Thinking e Design Sprint
- L'evoluzione dei Sistemi Informativi
Marketing e Internazionalizzazione
Codice | Titolo | Durata (Ore) | Area di Competenza | Contenuti | Obiettivi |
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GI - AMFI - 01 | Come avviare la contabilità industriale | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Contabilità Generale, Analitica e Industriale: Controllo di Gestione Contabilità Generale, Analitica e Industriale Contabilità Generale Concetti e Classificazioni dei Costi Progettazione Sistemi di Contabilità Industriale (Job, Project e Process Costing) Contabilità Industriale: Standard Costing Comportamento dei Costi Analisi CVP Analisi Break Even Direct Costing ABC Metodi di valorizzazione del magazzino |
Fornire soluzioni pratiche che permettano alle aziende di realizzare un controllo di gestione che risponda alle loro necessità, nonché di calcolare i prezzi di vendita dei prodotti e dei servizi offerti dall’azienda, attraverso: rilevazione sistematica dei costi diretti di produzione e dei costi di struttura, calcolo del prezzo standard di ciascuna commessa, confronto tra il prezzo proposto con il reale prezzo di mercato e calcolo della redditività, singola e di gruppo. |
GI - AMFI - 02 | Paghe e contributi base | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Il rapporto di lavoro subordinato Il contratto di assunzione Gli obblighi e gli adempimenti del datore di lavoro Retribuzione e contratti collettivi Gli elementi base della retribuzione Gli elementi variabili della retribuzione Competenze di fine rapporto Trasferta e trasfertista - Inquadramento giuridico e analisi delle differenze tra dipendenti in trasferta e trasfertisti Indennità di trasferta e rimborsi spese: l'imponibilità fiscale e contributiva Fringe benefits e premialità |
Il Corso fornisce le conoscenze normative e pratiche di base relative all’amministrazione del personale: dall’assunzione alla compilazione dei libri obbligatori, al calcolo delle retribuzioni e delle contribuzioni a carico del dipendente e dell’azienda. |
GI - AMFI - 03 | Paghe e contributi base avanzato | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Contrattualistica: le varie tipologie contrattuali; il contratto a tempo determinato: legittimità, apposizione del termine, successione di contratti, periodo massimo; il contratto part-time: orizzontale, verticale e misto; le clausole flessibili ed elastiche; l’apprendistato, il lavoro a chiamata e accessorio; il lavoro interinale – somministrazione; il tirocinio formativo. Rapporto di lavoro: assunzioni incentivate alla luce della Legge 99/2013; giovani dai 18 a 29 anni; disoccupati Over 50 privi di occupazione; assunzioni di licenziati per motivi economici da PMI; donne prive di impiego; mobilità; disoccupati di lunga durata; apprendistato. Risoluzione del rapporto di lavoro: dimissioni; licenziamento per giusta causa; licenziamento per giustificato motivo soggettivo e oggettivo; licenziamento disciplinare; licenziamento collettivo. Nozione TFR. La previdenza complementare. Costo del lavoro: i contributi a carico del datore di lavoro. Le mensilità differite. |
L’obiettivo è di formare figure professionali che abbiano un quadro completo e aggiornato degli adempimenti connessi alla gestione del rapporto di lavoro: dalla costituzione alla gestione e alla elaborazione della busta paga fino ad arrivare alla cessazione. |
GI - AMFI - 04 | Bilancio per non specialisti | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Definizione dei più comuni termini di bilancio Esemplificazione pratica di rilevazioni contabili La situazione patrimoniale civilistica e quella gestionale Il conto economico civilistico e quello gestionale La gestione caratteristica, quella straordinaria, quella fiscale La nota integrativa Il bilancio dal punto di vista gestionale, civilistico, fiscale La politica degli ammortamenti Le immobilizzazioni tecniche e finanziarie I beni ceduti in leasing L’attendibilità nella valorizzazione delle immobilizzazioni L’attendibilità nella valorizzazione del magazzino I margini di discrezionalità nelle politiche di ammortamento Gli indicatori di equilibrio finanziario Di indici di liquidità Gli indici di efficienza Gli indici di redditività Passare dal concetto di reddito a quello di redditività Determinare la redditività dell’azienda, calcolarne il costo del capitale Misurare la performance aziendale sulla base della creazione del valore Comprendere l’impatto del capitale investito sulla redditività Determinare il possibile sviluppo aziendale |
Trasmettere ai partecipanti la terminologia e i principi degli strumenti finanziari/contabili. In par-ticolare i partecipanti potranno a) comprendere il significato delle informazioni contenute nei documenti economico-finanziari; b) acquisire le principali metodologie di analisi per valutare l’andamento dei propri clienti, fornitori e concorrenti. |
GI - AMFI - 05 | Bilancio consolidato base | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Il concetto di gruppo. Le società obbligate a redigere il bilancio consolidato e i casi di esonero dall'obbligo di consolidamento La costruzione dell'area di consolidamento e i casi di esclusione dalla stessa I metodi e le teorie di consolidamento (metodo integrale nelle teorie della capogruppo, modificata della capogruppo e dell'entità, il metodo del patrimonio netto) e i loro diversi ambiti di applicazione Il metodo integrale di consolidamento secondo la legislazione e i principi contabili nazionali: - l'omogeneizzazione dei bilanci da consolidare - la fiscalità differita nel bilancio consolidato - l'eliminazione delle partecipazioni e il trattamento delle differenze di consolidamento Il metodo integrale di consolidamento secondo la legislazione e i principi contabili nazionali (segue): L'eliminazione delle operazioni infragruppo (costi e ricavi, debiti e crediti, utili/perdite, dividendi) e il riconoscimento delle quote di pertinenza di terzi La redazione di un bilancio consolidato, nel primo esercizio, secondo la legislazione e i principi contabili nazionali Il bilancio consolidato destinato a pubblicazione La costruzione del prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d'esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d'esercizio consolidati La redazione del bilancio consolidato, nel primo esercizio, secondo i principi contabili internazionali. Il metodo del patrimonio netto, metodo di consolidamento sintetico |
Il corso si propone di analizzare la normativa e la prassi professionale per la redazione del bilancio consolidato, sia a livello nazionale che internazionale. |
GI - AMFI - 06 | Bilancio consolidato avanzato | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | La costruzione del bilancio consolidato nel primo esercizio (breve sintesi dei concetti base) Approfondimento relativo all'eliminazione di utili infragruppo non realizzati con terzi La costruzione del bilancio consolidato negli esercizi successivi al primo, secondo i principi contabili nazionali La costruzione del bilancio consolidato negli esercizi successivi al primo, secondo i principi contabili internazionali Svolgimento di casi di redazione del bilancio consolidato su anni successivi, secondo i principi contabili nazionali e internazionali I documenti del bilancio consolidato La costruzione negli esercizi successivi al primo del prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato d'esercizio della controllante e patrimonio netto e risultato d'esercizio consolidati L'analisi del bilancio consolidato. La leva azionaria Il consolidamento di partecipazioni indirette Le azioni reciproche e le azioni proprie Aggregazione aziendale realizzata in più fasi La variazione della percentuale di partecipazione nella società controllata I riflessi dell'operazione di fusione (e in genere delle operazioni straordinarie) nel bilancio consolidato Effetti sul bilancio consolidato delle svalutazioni e rivalutazioni di partecipazioni di controllo |
Il corso si propone di affrontare in modo approfondito gli aspetti pratici del bilancio consolidato sia alla luce della nuova normativa civilistica sia sotto l’aspetto gestionale. |
GI - AMFI - 07 | Il bilancio di esercizio | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Il patrimonio o capitale: definizione di capitale o patrimonio, composizione del capitale, finanziamenti: capitale proprio e di terzi, finanziamenti dei soci , capitale di costituzione, attività – passività - capitale netto, rimborso di capitale sociale, variazioni del capitale:utile o perdita. - Il controllo delle rilevazioni: bilancio di verifica contabile; definizione di bilancio di esercizio; schema delle operazioni di chiusura dei conti; bilancio di verifica; lavori di fine esercizio. - Le scritture di assestamento e la chiusura dei conti: operazioni di chiusura bilancio, principi di redazione, operazioni anteriori alle scritture di assestamento, scritture di ammortamento, scritture di accantonamento, scritture di integrazione e rettifica, rimanenze di magazzino, elementi attivi e passivi di natura tributaria, chiusura dei conti e formazione del bilancio di esercizio. |
Illustrare le novità legislative e degli standard con-tabili per il bilancio di esercizio redatto secondo la normativa nazionale. |
GI - AMFI - 08 | Il bilancio in base ai principi IAS | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Il contesto legislativo e regolamentare I postulati di bilancio secondo il Conceptual Framework IFRS. La composizione e la struttura del bilancio (IAS 1) IAS 16 e IAS 38: la rilevazione e la valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali Le modalità di effettuazione dell’impairment test per le immobilizzazioni materiali e immateriali (IAS 36) Il trattamento contabile dei contratti di lease (IFRS 16) La valutazione del magazzino (IAS 2). La contabilizzazione dei ricavi e la valutazione delle commesse pluriennali (IFRS 15) I fondi rischi e spese future. Le passività e attività potenziali (IAS 37) Il trattamento contabile delle imposte sui redditi (IAS 12) La contabilizzazione dei benefici ai dipendenti (IAS 19) Il trattamento contabile degli strumenti finanziari (IAS 32 e IFRS 9) Le operazioni di acquisizione d’azienda e il bilancio consolidato (IFRS 3, IFRS 10, IFRS 11) La valutazione delle partecipazioni qualificate tra bilancio consolidato e bilancio separato (IAS 27) |
Approfondire le tematiche inerenti la redazione del bilancio di esercizio applicando i principi con-tabili internazionali, mettendo in evidenza le prin-cipali differenze con le regole per la formazione del bilancio di esercizio redatto secondo le regole nazionali. Illustrare i principali aspetti problematici della First Time Adoption. |
GI - AMFI - 09 | Corso Base IVA | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Quadro aggiornato della struttura dell’imposta Principi e presupposti dell’applicabilità dell’IVA I presupposti soggettivi, oggettivi e territoriali Operazioni imponibili, non imponibili, esenti ed escluse Momento di effettuazione delle operazioni L’autofattura ex art.17 DPR 633/72 Quadro relativo all’applicazione dell’imposta nei rapporti internazionali Le operazioni di esportazione e il plafond per l’esportatore abituale Le importazioni - Le operazioni di acquisto e cessione intracomunitaria Le prestazioni di servizi internazionali Accenni alla compilazione dei modelli Intrastat-beni e servizi Obblighi del contribuente: quadro tecnico-pratico degli aspetti operativi connessi alla normativa Iva La fatturazione, la registrazione ed eventuali collegamenti con l’emissione del DDT I registri Iva obbligatori Accenni in merito alla compilazione delle Dichiarazioni e Comunicazioni Iva Condizioni per accedere alla richiesta di rimborso e compensazione Iva |
Fornire un inquadramento sistematico dei fonda-menti normativi e dell’ambito applicativo dell’IVA, approfondire le problematiche amministrative, contabili e fiscali dell’IVA e fornire autonomia e competenza operativa sulle diverse casistiche ap-plicative, con utilizzo della modulistica ufficiale. Fornire inoltre gli strumenti pratici per la gestione, contabilizzazione e liquidazione dell’imposta, an-che nei casi di errata applicazione della normativa IVA. |
GI - AMFI - 10 | Pianificazione fiscale strutturale dei gruppi di imprese | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | - Processi di PFI nelle imprese di grandi dimensioni e nei gruppi - Organizzazione e gestione della variabile fiscale e finanziaria - Internazionalizzazione dell’impresa multinazionale - PFI e rapporti con l’Amministrazione finanziaria - PFI e riforma societaria: configurazioni strutturali di imprese e gruppi |
Offrire alcuni spunti di riflessione ed aggiorna-menti sugli aspetti teorici, normativi e operativi inerenti alla pianificazione strategica della variabile fiscale d’azienda. Vengono approfonditi, tra le altre cose, temi quali la gestione della variabile fiscale nelle imprese, l’internazionalizzazione dell’economia d’impresa, l’integrazione comunita-ria nella fiscalità diretta, la dinamica dei flussi tran-sazionali di reddito, le norme penali-tributarie della pianificazione fiscale. |
GI - AMFI - 11 | Pianificazione finanziaria e gestione della tesoreria | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Strategia finanziaria e finanza operativa Pianificazione e gestione dei flussi di liquidità Il finanziamento del capitale circolante Il sistema delle relazioni tra banca e impresa I rischi di fluttuazione dei tassi d’interesse I rischi di fluttuazione dei tassi di cambio |
Fornire ai partecipanti metodi e strumenti efficaci per il management alle prese con il soddisfaci-mento dei vincoli appartenenti alla gestione finan-ziaria, l’ottimizzazione dei flussi di cassa e l’obiettivo di rispettare i traguardi economici pre-ventivati e il rispetto della normativa nei confronti dei dipendenti. |
GI - AMFI - 12 | Paradisi fiscali e fiscalità privilegiata | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | 1. Paradisi fiscali e offshore, storia e realtà odierna 2. Le società offshore di Panama 3. Le società offshore di Belize, isole Vergini Britanniche, Nevis, Seychelles, LLC degli Stati Uniti 4. Le Fondazioni Private di Panama 5. La banca offshore 6. Sicurezza nelle operazioni offshore 7. Protezione immobiliare e investimenti immobiliari offshore 8. Le società di Cipro |
Fornire gli strumenti teorici ed operativi per l’efficiente gestione della variabile fiscale nelle re-lazioni con imprese localizzate in Stati o territori a fiscalità privilegiata, illustrando principi e metodi legati alla concorrenza fiscale internazionale e le normative vigenti in materia di diritto tributario comunitario. Fornire inoltre i profili teorici e pro-cedimentali in materia di disciplina CFC e regime di deducibilità dei costi da paesi a fiscalità privilegiata. |
GI - AMFI - 13 | La Funzione Acquisti: corso base | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | ACQUISTI E SUPPLY MANAGEMENT L’A,B,C DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZA PER IL COMPRATORE MARKETING D’ACQUISTO VALUTARE I FORNITORI E LE FORNITURE I FONDAMENTALI DELLA NEGOZIAZIONE ASPETTI LEGALI DEGLI ACQUISTI GESTIONE MATERIALI E LOGISTICA |
Il percorso formativo fornisce un quadro sintetico e concreto delle competenze e degli obiettivi della funzione acquisti e presenta le metodologie utilizzate per la loro realizzazione. Esso evidenzia altresì la trasversalità dei processi d’acquisto e la necessità di un costante dialogo con l’ente richiedente al fine di minimizzare costi e tempi operativi. |
GI - AMFI - 14 | Reti di Impresa: opportunità, contrattualistica e agevolazioni fiscali | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Modelli di business e innovazione basati sulle reti di impresa Il contratto e il programma comune di rete tra le pmi Aspetti economici e agevolazioni fiscali per le reti di imprese Agevolazioni finanziarie per le reti di imprese La progettazione e coordinamento della rete e del programma di rete Competenze relazionali del “manager della rete” Best practices di reti di imprese |
Il coso implementa competenze e capacità gestionali in grado di valorizzare l’effetto-rete presente nelle varie forme reticolari di impresa. Può colmare lo skill gap esistente tra la gestione d’impresa e la gestione delle forme aggregative reticolari. Fornisce conoscenze distintive di governance dell’innovazione e strumenti-modelli usufruibili per forme di impresa aggregate o filiere di imprese. |
GI - AMFI - 15 | Accertamento tributario, soluzioni e strategie difensive | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | L'accertamento Focus: Le scelte di fronte ad un avviso di accertamento L'interpello e gli strumenti deflativi del contenzioso La riscossione Profili introduttivi al processo tributario Il processo di primo grado Le impugnazioni Focus: - Ricorso in commissione tributaria |
Il corso esamina in modo chiaro e schematico tutte le questioni relative alle procedure di accertamento e riscossione e costituisce un valido supporto per assistere i contribuenti nel corso dei controlli, delle verifiche e dei successivi accertamenti nonché per valutare e predisporre le diverse strategie difensive. |
GI - AMFI - 16 | I rapporti di lavoro nella crisi aziendale | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Partendo dalla "centrale" disciplina dei licenziamenti (individuali e collettivi, disciplinari ed economici) e dall'analisi degli ammortizzatori sociali atti a mitigarne la portata, delineando la disciplina relativa ai rapporti di lavoro nelle aziende sottoposte alle varie procedure concorsuali e quella della flessibilità nell'utilizzo della forza lavoro in azienda (modifica delle mansioni e trasferimento del lavoratore, tipologie contrattuali): Contratti di lavoro flessibile Accordi conciliativi Licenziamenti individuali Licenziamenti collettivi Contratti di solidarietà La nuova ASPI Mobilità e CIGS Fallimento e rapporti di lavoro Appalto e somministrazione di Lavoro |
Il corso si prefi gge lo scopo di fornire, anche attraverso l'esame di casi concreti, l'illustrazione dei principali strumenti legislativi e contrattuali per affrontare i rifl essi delle crisi aziendali (temporanee o strutturali) sui rapporti di lavoro. |
GI - AMFI - 17 | Contrattualistica – CCNL Diritto del lavoro | 4 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | 1° MODULO: Le fonti e l’instaurazione del rapporto di lavoro In questo modulo verranno approfonditi i temi base di definizione del rapporto di lavoro, le assunzioni agevolate e i requisiti essenziali relativi al contratto di lavoro individuale. 2° MODULO: I contratti di lavoro atipici e flessibili Verrà dato ampio spazio al contratto a termine, al part time, alla somministrazione e apprendistato di lavoro 3° MODULO: Lo smartworking Il modulo analizza le novità legislative in tema di lavoro agile, controlli a distanza e protezione dei dati. 4° MODULO: Gli Ammortizzatori sociali Cassa integrazione guadagni ordinaria, cassa integrazione guadagni straordinaria, NASPI e solidarietà saranno i temi trattati in questo modulo. 5° MODULO: La risoluzione del rapporto Il modulo analizzerà nel dettaglio i licenziamenti e le dimissioni dando ampio spazio a tutte le novità legislative 6° MODULO: Relazioni sindacali come strumento per la gestione dei conflitti I diritti sindacali, le tecniche di negoziazione e i contratti di prossimità |
Il corso intende migliorare la conoscenza degli allievi in materia di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e Diritto del lavoro in relazione alle più comuni problematiche riscontrabili nella vita lavorativa. |
GI - AMFI - 18 | Contrattualistica – La gestione del contratto commerciale | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Fonti degli obblighi contrattuali ed elementi essenziali contratto Conclusione del contratto: Parti, Trattative e responsabilità precontrattuale, Contratti del consumatore, Clausole vessatorie, Competenza territoriale, Commercio elettronico, Elementi accidentali ed effetti, forme contrattuali, trascrizione, imposizione. Invalidità del contratto: Nullità generali e di protezione, Annullabilità Esecuzione e vicende del rapporto contrattuale: Recesso, Regole esecuzione, Inadempimento e risoluzione Specifiche tipologie contrattuali: Contratto di vendita e relative obbligazioni, permuta, Appalto e contratto d’opera, Trasferimenti o affitto azienda, Contratto di mandato e rappresentanza, Contratti della distribuzione dei prodotti (agenzia, procacciamento affari, mediazione, commissione, procacciamento affari), Contratti di fornitura (somministrazione, subfornitura, fornitura pasti), Contratti di godimento di beni (locazione abitativa e commerciale, comodato, leasing), Contratti di trasporto La mediazione: Definizione di sintesi della procedura di mediazione e riferimenti normativi, La mediazione come obbligo e come facoltà nell’ambito del corso, Principali caratteristiche ed analisi vantaggi / svantaggi per le ipotesi obbligatorie, Procedimento e possibili esiti, Costi e risparmi fiscali, Efficacia dell’accordo attuazione della conciliazione raggiunta in sede di mediazione, Analisi delle prime pronunce giurisprudenziali sui punti controversi |
Il corso intende formare degli esperti che possano ricoprire ruoli di responsabilità nella strutturazione e successiva gestione di contratti commerciali di vendita o prestazione d’opera e di servizi sul territorio nazionale e internazionale, con particolare attenzione alle aree di rischi connesse alla fase di negoziazione ed esecuzione dei contratti. |
GI - AMFI - 19 | Guida agli aspetti legali del recupero crediti | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Quando un credito è esigibile Attività preventive: tutelarsi durante la fase di contrattazione con il creditore Strumenti a garanzia del credito e loro applicazione pratica Gli strumenti di pagamento: come scegliere Gestione del credito e decorso del tempo Come impostare e gestire correttamente il rapporto cliente/avvocato Mezzi in favore del creditore diretti alla conservazione della garanzia patrimoniale del debitore Intentare l’azione legale: come muoversi L’azione esecutiva: presupposti e connotati Il credito di fronte a modifiche della struttura del debitore |
Il corso offre una panoramica sugli aspetti normativi che possono aumentare le difese preventive e consuntive dell'impresa nei confronti dei debitori, migliorare la performance del servizio degli addetti, acquisire delle tecniche telefoniche per migliorare la propria efficacia ed ottenere il pagamento. |
GI - AMFI - 20 | Credit management | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Il credito clienti e la sua rilevanza nella gestione aziendale Cenni sulle disposizioni legislative relative alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali Credit Manager Credit policy Valutare il rischio cliente Coordinare le informazioni disponibili per valutare il rischio perdita Il credito come investimento aziendale Gestione dei fidi Gestire efficacemente il recupero crediti Il tableau de bord della funzione crediti Sistemi di protezione del credito |
Il corso fornisce ai partecipanti le tecniche e le giuste competenze da applicare in azienda al fine di minimizzare i rischi di perdite ed i ritardi di pagamento, garantendo i flussi finanziari previsti. |
GI - AMFI - 21 | Cost deployment | 16 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Sistema raccolta dati sulle perdite di stabilimento Classificazione delle perdite Criteri di predisposizione delle matrici A e B Criteri di valorizzazione economica delle perdite Criteri di predisposizione della matrice C Scomposizione analitica dei dati Priorità e strumenti per aggredire le perdite Stima e monitoraggio dei saving Criteri di predisposizione delle matrici D,E,F,G |
l Cost Deployment, in italiano “Apertura dei Costi”, fornisce un dettaglio dei costi lungo i livelli della struttura organizzativa della produzione (manufacturing) fino ad arrivare alla singola operazione, passando per Unità Operative, Unità Tecnologiche e Centri di Lavoro. |
GI - AMFI - 22 | Privacy: evoluzione e tutela nella normativa europea | 8 | Gestione di Impresa, Amministrazione e finanza | Evoluzione normativa Tipologie di dati personali I soggetti coinvolti nelle attività di trattamento: le nuove figure del DPO (Data Privacy Officer), del soggetto autorizzato al trattamento, del Responsabile per il trattamento dei dati. Nuovi obblighi in materia di Privacy per le aziende Privacy by design e privacy by default. Documentazione privacy (informative, lettere di incarico, ecc.) I Registri delle attività di trattamento. Le misure di sicurezza Pseudonimizzazione, Crittografia, Anonimizzazione. DPIA: la valutazione d’impatto e analisi del rischio. I codici di condotta La nuova gestione del “wistelblowing” Le procedure di Data Breach Diritti dell’interessato Il sistema sanzionatorio: sanzioni amministrative e penali. |
Illustrare i principi fondamentali derivati dalle convenzioni internazionali che hanno ispirato le legislazioni nazionali in materia di tutela della riservatezza, con riferimento al nostro “Codice della privacy” o “Testo Unico della Privacy” (T.U.P.) (Dlgs n° 196/2003) e, in particolare, al Regolamento della Comunità Europea 27 aprile 2016, n. 2016/679, direttamente applicabile nell’area UE e obbligatorio dal 25 maggio 2018. |
GI - EVSG - 01 | Processi e organizzazione del lavoro nell'era digitale | 8 | Gestione di Impresa, L'evoluzione dei sistemi gestionali | Identificare il contesto, i principali attori interni e esterni della trasformazione digitale Individuare e sviluppare nuove competenze digitali Sviluppare e implementare una strategia digitale Digitalizzare la gestione e l’organizzazione: la chiave del successo |
Social, cloud, analytics, big data sono ormai termini di uso comune che hanno profondamente cambiato i processi all’interno delle organizzazioni. Essi sono alla base della HR Transformation. Il mondo delle aziende cambia continuamente e il cambiamento ha ricadute su tutti gli ambiti. |
GI - EVSG - 02 | Industrial Ethernet | 8 | Gestione di Impresa, L'evoluzione dei sistemi gestionali | ? Il modello ISO/OSI per i sistemi di comunicazione ? Standard Ethernet IEEE 802.3 per applicazioni industriali ? Ethernet livello fisico ? Livello TCP/IP ed UDP/IP ? Livello applicativo ? Infrastruttura di rete |
Negli ultimi anni si è affermato sempre di più, anche nel mondo industriale, lo standard Ethernet. Sono infatti in molti a ritenere che l'impiego di Ethernet e dei protocolli TCP/IP, ad ogni livello di un’azienda, semplificherà enormemente la condivisione delle informazioni raccolte sul campo, soprattutto grazie all'interfacciamento pressoché trasparente con le reti Intranet e Internet. Le sue caratteristiche di universalità e interoperabilità ne hanno fatto uno degli standard di comunicazione più utilizzati e ora anche il protocollo che sta registrando la maggiore crescita in ambito dell’automazione e del controllo di processo. |
GI - GEBI - 01 | Total Quality Management | 32 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Apertura lavori e raccolta aspettative dei partecipanti al corso; Origini e significato del TQM; La rete in cui opera l’azienda; Le relazioni sistemiche; Autovalutazione; Criticità e opportunità; Presupposti per introdurre il TQM; Le condizioni per avere successo; Definizione di una politica TQM; L’organizzazione; I ruoli e le responsabilità; Il sistema di apprendimento e di comunicazione; La pianificazione e il sistema di controllo; Il sistema di riconoscimento; |
Acquisire competenze perl a riduzione dei difetti fino a tendere alla loro scomparsa definitiva e un buon utilizzo delle tecniche di misurazione della Qualità. ll Total Quality Management si può definire, infatti come un sistema integrato costituito da una parte di teoria e una parte fondata su una serie di pratiche che enfatizzano l'impegno del top management, l'attenzione al cliente, le buone relazioni con i fornitori, l'utilizzo del benchmarking per migliorarsi, la formazione continua, una grande attenzione ai lavoratori |
GI - GEBI - 02 | Controllo di gestione, finanza e business plan | 16 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | GESTIONE AZIENDALE Introduzione ai concetti di contabilità generale e industriale. Configurazioni dei costi e loro analisi. Il conto economico riclassificato per il controllo aziendale. Il punto di pareggio e le sue applicazioni pratiche. ABC: L’analisi dei costi per attività. Il calcolo dei costi di prodotti di servizi. Programmazione e controllo di gestione. Schemi per la rendicontazione periodica e il controllo di gestione. Analisi per indici economici e finanziari. Il Business Plan ed il controllo economico e finanziario di gestione. BUSINESS PLAN Analizzare l’idea da realizzare. Presentare un’idea tramite il Business Plan. Le sezioni del Business Plan: Marketing, Produzione, Finanza e Costi. La presentazione della società. La descrizione dell’idea imprenditoriale. L’analisi di mercato. Il piano di marketing. Il piano di produzione. Relazione sul piano economico-finanziario. Determinazione e pianificazione dei costi. Calcolo del break even point. Determinazione e pianificazione dei ricavi. Pianificazione del cash-flow d’attività. Il bilancio di previsione dei primi tre anni. |
Fornire soluzioni pratiche che permettano alle aziende di realizzare un controllo di gestione che risponda alle loro necessità, nonché di calcolare i prezzi di vendita dei prodotti e dei servizi offerti dall’azienda, attraverso: rilevazione sistematica dei costi diretti di produzione e dei costi di struttura, calcolo del prezzo standard di ciascuna commes-sa, confronto tra il prezzo proposto con il reale prezzo di mercato e calcolo della redditività, singola e di gruppo. |
GI - GEBI - 03 | La valutazione degli investimenti | 8 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Introduzione alla valutazione degli investimenti Il valore finanziario del tempo Determinazione dei flussi di cassa operativi e di quelli disponibili per gli azionisti Costo del capitale: costo del debito, costo dell’equity e costo medio ponderato del capitale (WACC) Metodi per la valutazione degli investimenti: Net Present Value, IRR, Profitability Index, Pay Back Period Criteri di scelta utilizzando molteplici indicatori Casi applicative |
Presentare le metodologie di corretta valutazione economica degli investimenti nel capitale dell’impresa. |
GI - GEBI - 04 | Il Business Plan | 8 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | La pianificazione finanziaria nel breve periodo Tradurre la pianificazione a medio lungo in breve: il budget di tesoreria Il ruolo degli istituti di credito Tools di Ms Excel® specifici: macro & tabelle pivot Il caso: impresa di vending Il caso: impresa metalmeccanica Il Business Plan La logica del piano finanziario: la creazione di valore Come predisporre la sezione qualitativa del business plan L'approccio al planning di un'impresa in funzionamento Lo sviluppo del conto economico proforma Lo sviluppo dello stato patrimoniale proforma Il cash flow statement proforma Costruzione del Business Plan col foglio elettronico La scelta fra il modello revenues based o break even based Lo sviluppo del modello di Business Plan break even based Cash flow driver planning: il break even finanziario e la modellizzazione delle grandezze pro-forma I tipici errori della pianificazione: focus sulla variabile fiscale Stress test e sensitivity analysis L'approccio al planning di una start up |
Un business plan è un metodo per valutare atten-tamente la fattibilità di un progetto e le sue pro-spettive. La finalità del corso è quella di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per impo-stare ed aggiornare un business plan gestionale. |
GI - GEBI - 05 | Il controllo di gestione | 16 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Cosa controllare: Centri di costo e Oggetti di controllo L’analisi dei costi e dei ricavi: le Voci di Controllo Quale competenza attribuire ai costi: periodi e logiche di attribuzione Fissare le regole di funzionamento del sistema: i Criteri di gestione Le varie configurazioni di costo: formato e contenuti dei Conti Economici I modelli di costing: direct costing e full costing Le strutture e i criteri di ribaltamento dei costi L’analisi dei dati e le procedure organizzative Contabilità generale, sottosistemi extracontabili e contabilità analitica I consuntivi contabili: criteri di rilevazione I consuntivi extracontabili: criteri di rilevazione I preconsuntivi: criteri di definizione e rilevazione I valori standard Il Budget originario e il aggiornato La mensilizzazione per competenza L’elaborazione delle proiezioni a fine esercizio L’elaborazione dei ribaltamenti L’elaborazione dei costi standard e delle varianze L’ottenimento dei report Il miglioramento delle performance Gli obiettivi del sistema di controllo Gli indicatori di performance Il disegno dei report Il controllo periodico dei risultati L’utilizzo dei report ai fini delle decisioni aziendali |
Fornire ai partecipanti un corretto approccio nell’avvio del processo interno di stesura del piano industriale, illustrare il processo di formazione ed interpretazione dei due strumenti di controllo del-la gestione aziendale nel breve termine, presenta-re il giusto approccio per impostare corretti flussi informativi all’interno dell’impresa per la gestione degli strumenti di controllo economici e finanziari. |
GI - GEBI - 06 | Budget: per poter programmare, controllare ed incentivare | 8 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Obiettivi aziendali e obiettivi di controllo: Relazione fra obiettivi e informazioni necessarie, Modalità e raggiungimento dei fini I costi: I costi fissi, I costi variabili, I costi diretti, I costi indiretti, I costi standard Tecniche e formazione dei costi del prodotto: Full costing, Direct costing, Direct costing evoluto, Target costing Il margine di contribuzione: Come determinarlo, Come utilizzarlo nella politica del prezzo Punto di pareggio (break even point): A cosa serve, Come si calcola, La politica dei prezzi, Problematiche aziendali e di mercato Analisi delle varianze nelle vendite: La variante volume, La variante prezzi, La variante mix Il credito nel marketing mix: La concessione del credito e il prezzo, Determinazione del DSO (metodologia per calcolare a quanti giorni i clienti pagano effettivamente) Make or buy: Definizione del costo di produzione di un prodotto e di un servizio, Confronto con il possibile prezzo di acquisto e calcolo di convenienza Il budget: Logiche e strutturazione di un budget aziendale, La tempistica, Le funzioni coinvolte, La metodologia di costruzione I budget settoriali: Budget di vendita (analisi di mercato e opportunità, la programmazione delle vendite), Budget di produzione (la politica delle scorte, l’adeguatezza degli impianti, la disponibilità delle risorse), Budget degli investimenti(metodologie di calcolo e analisi di convenienza), Budget finanziario (definizione e strutturazione di un piano finanziario) Il risultato aziendale: Metodologie per la determinazione, Riflessione e analisi dei risultati economici e finanziari Il reporting e il tableau de bord: Struttura dei report e delle singole aree aziendali, Flash report, Tableau de bord e relazione di accompagnamento |
Fornire le conoscenze per una corretta predisposizione ed elaborazione del budget aziendale, rendere autonomi nella realizzazione concreta del budget all’interno dell’azienda e fornire gli strumenti necessari per verificare i risultati aziendali |
GI - GEBI - 07 | L’analisi dei costi di produzione | 8 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Il sistema di controllo aziendale: Il processo di pianificazione, La creazione di valore, Il Controllo di Gestione, Struttura organizzativa, Decentramento e responsabilità, Il sistema informativo del controllo, Il sistema di reporting Il Budget e le aree di budget aziendale: Procedure, modalità e tecniche di elaborazione del budget, Previsione e predeterminazione Il sistema di controllo aziendale: Il processo di pianificazione strategica, La creazione di valore: concetto e tecniche di calcolo, Il Controllo di Gestione, Struttura organizzativa e definizione del perimetro di intervento, Decentramento e responsabilità, Il sistema informativo del controllo, Il sistema di reporting Il Budget e le aree di budget aziendale: Procedure, modalità e tecniche di elaborazione del budget e del forecast, Previsione e predeterminazione, Iter generale di formazione del budget, Dal budget delle vendite e magazzino al budget per la produzione, La struttura del budget di produzione Budget della manodopera diretta/indiretta: Budget dei materiali di produzione e ausiliari, Budget dei servizi di stabilimento e delle spese generali, Budget degli investimenti industriali Approcci di elaborazione del budget dei costi: Budget su base storica, Zero Base Budget (ZBB) Analisi e riduzione dei costi di produzione: Analisi del valore del prodotto, Analisi del costo di trasformazione ed opportunità di riduzione, Analisi dei costi di acquisto e opportunità di riduzione, Analisi dei costi delle scorte e opportunità di riduzione, Strumenti e tecniche per la riduzione dei costi industriali, Target costing, Cost deployment, Tecniche d’Analisi dei clienti e dei fornitori |
Fornire strumenti e metodologie necessarie per sviluppare un sistema di controllo e di gestione dei costi di produzione. L’obiettivo è quindi la razionalizzazione degli stessi avendo la piena consapevolezza delle modalità di sviluppo e di addebito alla produzione ed ai prodotti/servizi. |
GI - GEBI - 08 | Pianificazione dei flussi industriali di processo | 16 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Pianificazione degli impianti industriali Strategie di espansione degli impianti industriali. Fattori fondamentali. Scelte ubicazionali e scelta del terreno. Elementi condizionanti l'ubicazione. Fattori di costo minimo. Modelli di organizzazione dei reparti produttivi Definizione ed obiettivi. Classificazione, tipologie di layout: punto fisso, prodotto, processo, gruppi; confronto tra i diversi layout. Progettazione del layout di stabilimento Fasi principali: raccolta dati, ricerca di soluzioni, elementi condizionanti, scelta delle soluzioni. Strumenti di supporto. Relazioni tra logiche di flusso - cicli produttivi, sistemi di trasporto - e logiche di gestione. Aree operative di lavoro Economia dei movimenti. Posto di lavoro e aree operative. Segnali e comandi. Progettazione del posto di lavoro. Progettazione del layout lato linea. |
Il corso approfondisce i processi, le analisi delle loro possibilità e del loro limite in relazione alle esigenze di funzionalità e produzione di componenti specifici. Analizza la pianificazione del processo di trasformazione, l'integrazione fra progettazione del prodotto e del processo mediante l'impiego dell'elaboratore. |
GI - GEBI - 10 | Anticipare e gestire la crisi di impresa | 8 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Il nuovo concetto di crisi e la liquidazione giudiziale Procedura di allerta Procedure concorsuali e ambito di operatività Effetti della riforma dl diritto fallimentare Ruolo del curatore fallimentare Albo dei gestori della crisi e insolvenza delle imprese: l’acceso ai Consulenti del Lavoro Concordato preventivo: le condizioni per l’ammissione Requisiti per l’assoggettamento al fallimento Strumenti di gestione della crisi: piano attestato, accordi omologati di ristrutturazione dei debiti e concordato preventivo Modalità di accesso alle differenti procedure Relazioni tra le procedure Misure cautelari protettive Crediti e i finanziamenti prededucibili |
Obiettivo del corso è di trattare e approfondire alcuni temi specialistici e controversi in materia di concordato preventivo alla luce delle rilevanti modifiche introdotte dalla L. 132/2015 interpretate in maniera difformi dai vari Tribunali. |
GI - GEBI - 11 | Risk Management | 16 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Identificare i rischi che l'azienda può affrontare Eseguire la diagnosi dei rischi sui processi Gestione del rischio: determinazione delle azioni di progresso Stabilire una politica di gestione del rischio di processo |
Il corso individua le varie tipologie di rischio progettuale affrontandole tramite una metodologia strutturata che pone le sue basi su un ciclo di vita molto semplice: identificazione del rischio, analisi del rischio, prioritarizzazione del rischio, identificazione delle strategie con cui affrontare il rischio, pianificazione e monitoraggio delle attività necessarie per la gestione del rischio. |
GI - GEBI - 12 | La gestione della Supply Chain in ottica Lean | 16 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Introduzione alla Lean Supply Chain Supply Chain collaboration Lean warehouse e flussi interni La gestione Lean degli Slow Mover La gestione Lean degli articoli su commessa Lean digital Supply Chain |
Fornire una chiara visione della Supply Chain in un'ottica di ottimizzazione dell'intero processo e non delle singole funzioni che lo cosituiscono. Una gestione efficace ed efficiente delle Supply Chain, asset strategico per il business aziendale, permette un incremento della competitività, una riduzione dei fattori di incertezza, un miglioramento del servizio offerto al cliente, un miglior controllo delle scorte. |
GI - GEBI - 13 | Data Mining (Creazione Database aziendali e Gestione dei dati) | 32 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Statistica Descrittiva Univariata Riduzione della dimensionalità dei dati (MDS, PCA e EFA, CA) Clustering (HC, NHC, GMN) Classificazione (LDA, KNN) Previsione (tecniche di modellazione dei dati) |
Corso tecnico di livello medio-alto avente lo scopo di fornire ai partecipanti il concetto di Database relazionale. Si parte dalla creazione di un Database con i diversi tipi di chiave per gestire le relazioni. Quindi si affronterà la validazione preliminare ed eventuale correzione dei dati che vi verranno caricati. Infine la gestione di questi dati utilizzando delle query personalizzate per ottenere le informazioni desiderate. Il tutto utilizzando delle maschere di interfaccia organizzate in cluster. |
GI - GEBI - 9 | La crisi da sovraindebitamento | 8 | Gestione di Impresa, Controllo di gestione e business intelligence | Il concetto di Sovraindebitamento Cenni storici e socio-culturali La Legislazione vigente in materia aggiornata alla luce del nuovo Codice della Crisi di Impresa e Gli strumenti per la Gestione della Crisi: - l’accordo o concordato minore - il piano del consumatore di ristrutturazione dei debiti - il procedimento di liquidazione controllata del sovraindebitato - l'esdebitazione del sovraindebitato L’udienza di verifica dei consensi La Liquidazione del patrimonio Il ruolo del Magistrato nelle procedure di composizione della crisi Gli O.C.C., Organismi di composizione della crisi I Gestori della Crisi I debiti falcidiabili e le classi dei creditori I debiti fiscali e previdenziali I Registri ministeriali e i requisiti di iscrizione La responsabilità connessa alle procedure di gestione La responsabilità dei Gestori e degli O.C.C. Profili civilistici e risvolti penali Gli obblighi deontologici dei Gestori e degli O.C.C. La redazione del Piano del consumatore La redazione e l'esecuzione del Concordato minore L'accesso alle banche dati |
l corso è finalizzato alla specifica formazione interdisciplinare in materia di crisi d’impresa e sovraindebitamento. |
GI - PM - 01 | Project e Process Management | 16 | Project Management, Gestione di Impresa | Definizioni (operative) di “Project Management” Il ruolo del Project Manager Struttura aziendale e Project Management (il PM è possibile?) Lavoro di gruppo: analisi della propria struttura organizzativa in rapporto al PM Dal PMBOK®: i processi del Project Management per un progetto |
Acquisire i fondmentali per gestire un progetto - Saper creare la documentazione progettuale - Introdurre alle logiche di processo per gestire la fase operativa - Imparare ad utilizzare gli strumenti informatici necessari per una gestione complessa dello stato avanzamento lavori |
GI - PM - 02 | Pianificazione delle attività (con utilizzo del programma PROJECT) | 16 | Project Management, Gestione di Impresa | Definizione di progetto e dei suoi obiettivi, sviluppo delle diverse parti di un progetto Elementi fondamentali di Project Programmazione iniziale del progetto Inserimento delle attività, simulazione dell’avanzamento progetto, inserimento dati di progetto, Diagramma di Gantt. Attività manuali o automatiche. Attività di Project, relazioni e vincoli alla programmazione Relazioni tra attività: fine-inizio, fine-fine, inizio-inizio, inizio-fine, tempi di anticipo e di ritardo. Inserimento dei vincoli: il più presto possibile, il più tardi possibile, … Strutturazione di un progetto e risorse Modifica del calendario e dei giorni lavorativi Pianificazione delle risorse e gestione dei carichi di lavoro Come risolvere i conflitti tra le risorse, livellamento manuale, livellamento automatico Creazione di Diagrammi di Gantt personalizzati, creazione di tabelle personalizzate Stampa di viste, stampa di relazioni, opzioni di stampa, grafici Verifica dello stato di avanzamento del progetto e modifiche in corso d’opera Progetti multipli. Condivisione delle risorse con altri progetti Importazioni da Excel. |
Scopo del corso è quello di fornire ai partecipanti la metodogia di come organizzare le attività lavorative ottimizzando tempi e costi, utilizzando anche lo strumento informatico PROJECT. In particolare, dopo la definizione della sequenza delle attività e delle risorse disponibili, la fase successiva prevede l'assegnazione delle risorse alle attività con il controllo di tempi e di costi sostenuti. L'ultimo passo è il monitoraggio dell'avenzameno lavori e delle eventuali correzioni da apportare in termini di risorse e costi. |
GI - PM - 03 | Project management | 24 | Project Management, Gestione di Impresa | La struttura di governo del progetto La definizione dell’organigramma delle attività (WBS) e l'allocazione delle risorse La costituzione di un team efficace di progetto La definizione del budget iniziale del progetto La pianificazione del progetto L’analisi dei rischi (risk analysis) Il controllo dell’avanzamento La preparazione della reportistica La chiusura di un progetto di successo La ‘carta vincente personale’ |
Al termine dell’azione, i lavoratori dispongono delle competenze per: - Organizzare il lavoro e i processi produttivi nella prospettiva del conseguimento di un obiettivo in modo da assicurare il raggiungimento dei vantaggi attesi - Sviluppare metodologie per la gestione efficace dei progetti complessi |
HRPI - HR - 01 | Gestire il team per ottenere risultati | 16 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | Capo, Manager, Leader: le componenti base della leadership in azienda Stili relazionali e stili manageriali La gestione quotidiana dei collaboratori: situazioni da gestire nel day-by-day Obiettivi, delega e motivazione dei collaboratori Gestire, valutare e migliorare le prestazioni del team Elaborazione di un piano d’azione |
Obiettivo dell’azione formativa è quello di far conoscere i riferimenti teorici e le evoluzioni delle teorie motivazionali; Sviluppare capacita di valutazione equa dei collaboratori; Salvaguardare i bisogni dei collaboratori per la creazione di un clima lavorativo positivo; Valorizzare il potenziale; Gestire correttamente tutti gli strumenti e le situazioni di comunicazione interna. |
HRPI - HR - 02 | Leadership per team leader | 16 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | Individuo, gruppo, organizzazione: la visione dinamica dell’ambiente lavorativo Il passaggio da membro a leader del team: ruolo, responsabilità e autorità Tecniche di comunicazione efficace Creare e sviluppare un team ad alta performance Motivazione del gruppo di lavoro Valutare e migliorare la performance Problem solving e decision making |
Obiettivo dell’azione formativa è fornire le competenze per valorizzare le differenze dei membri dei team per raggiungere un obiettivo comune; Essere in grado di definire, comunicare e verificare il raggiungimento di obiettivi condivisi; Essere in grado di risolvere in modo costruttivo i conflitti e creare un clima motivante; Essere in grado di prendere decisioni di gruppo efficaci. |
HRPI - HR - 03 | Problem solving e decision making | 16 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | Definire efficacemente il problema per trasformare difficoltà in opportunità Rimuovere i blocchi alla creatività per avviare un’efficace azione di “problem solving” Il modello “creative problem solving – thinking skills” come frame di riferimento Le fasi del ciclo di soluzione dei problemi: dallo “stadio della chiarificazione del problema/obiettivo” (esplorare la visione e formulare le sfide operative), alla “fase diagnostica”, allo “stadio della trasformazione” (esplorare le idee e formulare le soluzioni), allo “stadio di implementazione” (esplorare l’accettazione e formulare piani d’azione operativi) Regole e pratica del pensiero divergente e del pensiero convergente Analisi e pratica delle capacità di pensiero creativo per il “problem solving” (thinking skills): diagnostico, visionario/strategico, ideativo/valutativo, contestuale/tattico strumenti e tecniche per ogni fase I ruoli funzionali nel “problem solving” di gruppo Il ruolo del “facilitatore” di attività di “problem solving” (introduzione al leader come facilitatore di processo) La creatività applicativa: adeguare le capacità ai nuovi bisogni Il “creative problem solving” per migliorare la partecipazione ed il clima organizzativo Auto-valutazione delle aree individuali di forza e di miglioramento rispetto al “problem solving” |
La definizione delle priorità La fase di semplificazione della situazione (scomposizione di situazione complesse in situazioni più facilmente maneggevoli); La fase di individuazione della causa “vera” (analisi del problema reale); La fase di identificazione della soluzione “ottimale” e di presa della decisione (decision making); La fase di prevenzione dei problemi potenziali (rischi) Metodi e strumenti di Decision Making: Matrice di decisione - Swot analysis - Mind mapping |
HRPI - HR - 05 | Il Welfare aziendale: detassazione e opportunità di riduzione costi | 12 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | Welfare aziendale, crisi economica e contrattazione di secondo livello Il welfare aziendale: analisi del fenomeno e prospettive evolutive Il welfare contrattuale e il welfare unilaterale |
Partendo da una conoscenza di base di cosa si intenda con il termine “welfare”, quali siano i suoi vantaggi, come si possano individuare le iniziative di welfare aziendale migliori per ogni realtà, come le imprese minori possano anch'esse operare in tale materia, il corso vuole fornire un approccio pratico-operativo della materia, mettendo a disposizione dei partecipanti una serie di esempi concreti ed una casistica di dettaglio. |
HRPI - HR - 06 | Promozione del benessere in azienda | 8 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | La cultura ed il clima organizzativo: cosa si intende con cultura e come questa agisce nelle organizzazioni, il clima organizzativo e la sua relazione con la cultura La motivazione: visioni e strategie, motivare le persone per realizzare un ambiente di benessere, principali strategie motivazionali Il benessere organizzativo conviene: il nuovo concetto di benessere, come promuovere il benessere L'integrazione organizzativa: l'integrazione delle funzioni, l'integrazione della cultura |
Favorire una riflessione rispetto alle dimensioni del benessere organizzativo. Attraverso l’analisi dei fattori che lo determinano e promuovere: Il rafforzamento dell’identità personale e professionale; Lo sviluppo di capacità di coping; La consapevolezza dei disagi psicosociali legati all’attività lavorativa; Il rafforzamento del senso di appartenenza all’Azienda; Gli aspetti del benessere dei lavoratori legati alla contrattualistica; |
HRPI - HR - 07 | Tecniche di prevenzione e gestione dello stress | 16 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | Introduzione alla Mindfulness Esperienza pratica del Body Scan Introduzione teorica: il “Pilota automatico” Esercitazioni pratiche: disinserire il pilota automatico Esercitazioni pratiche: “definisco gli eventi spiacevoli e i miei stressors” Introduzione teorica: riconciliarsi col corpo Esercitazioni pratiche: pratica del respiro Esercitazioni pratiche: pratica mindfulness yoga Introduzione teorica: riconciliarsi con la mente Esercitazioni pratiche sulla reazione allo stress Esercitazioni pratiche sulla gestione dello stress Introduzione teorica: rispondere allo stress Esercitazioni pratiche: modello “STOP” Esercitazioni pratiche: respiro, corpo Introduzione teorica: gestire le difficoltà Esercitazioni pratiche: le comunicazioni difficili |
Prevenzione del disagio nel contesto di lavoro supportata anche dall’obbligo di legge previsto dal D.lgs. 81/08. Si pone l’obiettivo di fornire, inol-tre, strumenti per affrontare le situazioni che pro-vocano stress, attivando le risorse individuali e di contesto. Si rivolge ai lavoratori, quindi, con lo scopo di renderli maggiormente consapevoli del rischio stress all’interno del loro contesto lavorativo, delle dinamiche che lo alimentano e delle strategie che è possibile mettere in atto per affrontarlo. |
HRPI - HR - 08 | Valutazione delle prestazioni dei processi produttivi | 16 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | I tre livelli di sapere: sapere, saper fare, saper essere Il ruolo o i ruoli? (ruolo richiesto, effettivo, percepito, dichiarato, presunto, auspicato) Come e perché la valutazione delle prestazioni fa crescere l’individuo Valutazione delle prestazioni e del potenziale: differenze e specificità Valutazione come ponte tra l’auspicato, il raggiunto e il raggiungibile Obiettivi dell’azienda e dell’individuo: aree di connessione e sinergie Costruzione di una scheda di valutazione : ipotesi di sviluppo La definizione degli obiettivi La gestione quotidiana: osservare, registrare, valutare; efficienza ed efficacia; il controllo per eccezioni, il sostegno Il colloquio di miglioramento: i 4 tipi di comportamenti valutativi e loro effetti sulla prestazione futura; piani di sviluppo per l’individuo e nuovi obiettivi per l’azienda, la griglia di valutazione colloquio Le condizioni di un processo di valutazione: i vantaggi per l’azienda (monitoraggio preciso dello stato delle risorse umane, uniformità e confrontabilità dei criteri di giudizio, razionalizzazione delle politiche retributive, individuazione di nuovi obiettivi per il futuro); i vantaggi per il valutatore (razionalizzazione della funzione di coordinamento, attribuzione di trasparenza e finalità alle proprie linee di azione, miglioramento dei rapporti tra obiettivi e utilizzo delle risorse umane); i vantaggi per il valutato (individuazione di aspettative e obiettivi chiari, verifica della propria prestazione, identificazione di aree di miglioramento e linee di azione) |
Fornire le comptenze adeguate ad una riorganizzazione lean dei processi produttivi riguardanti la capacità di analisi e scomposizione dei compensi; individuazione delle criticità; individuazione e monitoraggio dei KPI di processo; PDCA e miglioramento continuativo |
HRPI - SO - 01 | Reengineering: riorganizzazione per aumentare efficienza e produttività | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Introduzione alla gestione per processi; definizioni e concetti di base L’analisi e il miglioramento del processo: il business process reengineering La mappatura dei processi: obiettivi, procedure e strumenti Applicazione pratica della metodologia di rappresentazione con mappatura di un processo Discussione in aula dei risultati della mappatura Introduzione alla simulazione dei processi Obiettivi e benefici della simulazione Gli strumenti per la simulazione dei processi Esempi pratici di utilizzo della simulazione per la il miglioramento dei processi |
Al termine dell’azione, i lavoratori dispongono delle competenze per: - Adottare una visione per processi - Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali - Individuare e sperimentare gli strumenti più adatti alla reingegnerizzazione dei processi |
HRPI - SO - 02 | Time e Meeting Management | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | MODULO 1 – TIME MANAGEMENT Psicologia del tempo: prospettiva, percezione, controllo, la soglia di attivazione, la soglia di tensione, eustress, distress, concentrazione, monotasking vs. multitasking. Le categorie logiche della gestione del tempo: importanza, urgenza, priorità vera, priorità falsa, emergenza, imprevisto, incuria, problema vero e proprio, seccatura, condizione. I criteri corretti e scorretti nel setting delle priorità. Le distorsioni nell’uso del tempo: sensazione di non saper/poter programmare, privilegiare le routine, ottimismo nell’uso del tempo, insensibilità agli impegni di lungo periodo, incapacità nell’autodisciplina, incapacità a dire NO, incapacità a riconoscere lo stress, assenza di delega, errori di delega. La pianificazione e l’uso dell’agenda. MODULO 2 – MEETING MANAGEMENT Anatomia della riunione: il piano della partecipazione, il piano dell’attivazione, il piano della gestione della negatività. Le peculiarità di una riunione ben condotta: finalizzazione, focalizzazione, attenzione, struttura, tempificazione. Il focus di apertura.Il management della partecipazione: free flow, circle time, random time, panel integrato, panel progressivo, panel regressivo, acquario, question time. Il presidio delle aree critiche: controllare i tempi, concentrare l’attenzione e dirigere la discussione, gestire comportamenti turbolenti.Il focus di chiusura. La verbalizzazione. |
Obiettivo dell’azione formativa è trasferire le competenze necessarie per gestire ed ottimizzare le attività lavorative attraverso una corretta pianificazione di lavoro; Migliorare l’organizzazione e l’efficienza nel lavoro; Aumentare l’efficacia operativa attraverso una corretta gestione delle urgenze delle priorità; Riuscire a identificare ed eliminare attività non significativamente incidenti sui risultati; Acquisire maggiore capacita di gestione dello stress. |
HRPI - SO - 03 | Smart Working: Conciliare, Innovare, Competere | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Lo smartworking: cos’è e cosa non è Lo smartworking e le altre normative del lavoro subordinato Impatto dello smartworking sulle persone Come progettare la trasformazione |
contribuire alla realizzazione dei nuovi metodi organizzativi (a favore di un allineamento con la governance prevista dal Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020) previsti dal progetto di sviluppo competitivo aziendale attraverso: l’attivazione di pratiche innovative di lavoro che tengano conto delle esigenze dei dipendenti attraverso (con nuove metodologie che consentono di svolgere le attività in autonomia e in setting poco strutturati) |
HRPI - SO - 04 | Efficacia personale | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Focus sulla consapevolezza e le componenti dell’efficacia personale: l comportamneti chiave, i perimetri d’azione, le sfere di influenza. Azioni per essere efficaci verso tutti i pari, verso chi ha uno stesso livello di decisione e responsabilità rispetto la propria Azioni per essere efficaci verso coloro che hanno un “potere” formale più alto di decisione e responsabilità Azioni per essere efficaci a partire da una riflessione su sé stessi, sui propri punti di forza, debolezze e possibilità di cambiamento. Definire un piano di azione. |
Consapevolezza di se è dei propri pattern Censire i rubatempo, le attività ad alto consumo e basso valore Alimentare e manutenere una Vision personale autentica Dare valore al tempo Come gestire e trasformare lo stress Il senso di autoefficacia percepita è un muscolo Riunioni, meeting, posta elettronica, archivi, armadi… fare ordine, avere metodo |
HRPI - SO - 05 | Come gestire e trasformare lo stress | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Modelli di stress: Eustress e Distress, Modelli di stress integrati, Sviluppare reazioni consapevoli, Conoscere il proprio corpo, I criteri di gestione dello stress La sindrome generale di adattamento: L’analisi dello stress personale e lavorativo, Le regole dello stress produttivo, Stress e Customer Service, Esercitazione pratica: test di autovalutazione del proprio livello di stress,esercizi di gestione(respiro …) Trasformare lo stress in tensione positiva per il miglioramento professionale: S.G.A. Sindrome Generale di Adattamento: cosa significa e come si può combattere anche all’interno dell’azienda, Stress personale e professionale: le differenze e le interrelazioni, Psicologia dello stress: come la mente,il pensiero e le emozioni influiscono sullo stato di salute fisico e sulla produttività. Tecniche e strumenti per combattere lo stress Sviluppo della proattività: Come sviluppare la propria proattività, Tecniche di definizione di obiettivi, Tattiche, Comportamento e Stili di influenza, La gestione degli stati d’animo Il potenziale stress individuale: Come sviluppare strategie produttive, Tecniche di incentivazione e di rilassamento, Stress di sviluppo e motivazioni, Le proprie responsabilità e quelle dei manager, Le variabili oggettive dello stress, La definizione dei livelli di miglioramento Trasformare i momenti critici annuali in opportunità e risorse per l’individuo e l’azienda: i nodi stagionali: Organismo, ambienti e individualità a confronto: riconoscere le necessità psicofisiche individuali ottimizzando le risorse nel lavoro all’ interno, Riconoscere i momenti critici nei quali la produttività viene compromessa, Analisi dei periodi di crisi e di riequilibrio energetico, Aumentare le difese del sistema immunitario per reggere positivamente periodi di alta intensità lavorativa |
Esplorare gli effetti dello stress anche da un punto di vista laterale, psicologico e fisico, intellettuale ed emotivo. Auto osservazione per riconoscere gli effetti delle proprie azioni, riflettere e spezzare meccanismi ripetitivi; Fornire in un contesto di apertura nuovi pattern o soluzioni personalizzate per quelle relazioni critiche e particolarmente spinose di complessa gestione. |
HRPI - SO - 06 | Public speaking | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Valutare le proprie capacità di comunicazione Acquisire l’arte di parlare in pubblico Strategie di comunicazione nel public speaking Preparare, costruire, presentare un discorso Essere incisivi e disinvolti per arrivare all’obiettivo Imparare a gestire “ l’ ansia da prestazione” Gestire l’improvvisazione Check list per auto-monitorare le proprie presentazioni |
L'obiettivo del corso è quello di fornire un valido strumento per riuscire a superare le difficoltà nel parlare di fronte a una platea di persone. Ne rappresentano temi chiave: la preparazione del meeting (analisi del contesto, struttura del messaggio ecc.), l’utilizzo di “strutture” logico-linguistiche, le modalità di apertura a livello cognitivo, affettivo-emozionale-motivazionale, la “struttura” del discorso, il coinvolgimento dell’ uditorio, la curva di attenzione, la gestione di situazioni critiche ecc. |
HRPI - SO - 07 | Diversity - Il valore delle differenze | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Il Diversity Management Nascita del Diversity Management Diversità primarie e diversità secondarie Strumenti di mappatura delle differenze Quali differenze nelle nostre organizzazioni? Differenze di età: il gap tra i neoassunti e le persone con grande anzianità aziendale Differenze di esperienza: il capitale intangibile Differenze di genere: valorizzare le esperienze delle donne e degli uomini Differenze di cultura: radici umanistiche e radici tecniche Differenze di etnia: accogliere provenienze diverse Differenze di religione: gestione dei tempi Le leve nella gestione delle diversità I piani di carriera Flessibilità nell’orario di lavoro Flessibilità nella gestione dei processi Dall’integrazione all’inclusione Integrare significa creare un “noi” Includere significa far sentire accolti Valorizzare l’”io” all’interno del “noi” Gestione dei conflitti per crescere I conflitti che derivano dalle differenze Le questioni di principio Interpretare i conflitti in chiave di sviluppo Saper negoziare tra le diversità Creare un contesto in cui tutti possano essere soddisfatti Esempi di Best Practices |
Costruire un prototipo efficace nella complessità. Diventare consapevoli di chi siamo e di che differenze siamo portatori. Rafforzare le proprie caratteristiche per raggiungere maggiore efficacia. Leggere il contesto e indirizzare le proprie azioni con strategie personalizzate. Arrivare a integrare al meglio chi siamo e cosa facciamo. Vedere e mostrare il nostro valore nelle organizzazioni e nella vita. |
HRPI - SO - 08 | LEGO® SERIOUS PLAY® (LSP) – Improve your business | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Presentazione del metodo LSP Real time for you: il proprio ruolo così come agito e così come viene visto dagli altri Real time for team life: come facciamo ciò che facciamo? Real time for strategy: la propria organizzazione: come è, come è vista e a cosa aspira Progettare utilizzando le tecniche del metodo LSP – si lavorerà su un caso reale Conclusioni |
presentare la metodologia LEGO SERIOUS PLAY attraverso alcune applicazioni concrete che consentano di verificarne il valore, la potenzialità e l'efficacia per organizzazioni e team. Conosciuto anche come "pensare con le mani" il metodo LSP è un metodo di facilitazione utile ad ottenere il massimo ingaggio da parte di tutti i partecipanti coinvolti. Sarà l'occasione per valorizzare di nuovo risorse come la creatività e l'immaginazione intese come capacità di vedere le cose da un punto di vista diverso e di rompere, così, paradigmi che frenano o impediscono cambiamento e innovazione. |
HRPI - SO - 09 | Gestione dei Collaboratori | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Capo, Manager, Leader: le componenti base della leadership in azienda Stili relazionali e stili manageriali La gestione quotidiana dei collaboratori: situazioni da gestire nel day-by-day Obiettivi, delega e motivazione dei collaboratori Gestire, valutare e migliorare le prestazioni del team Elaborazione di un piano d’azione |
Questo corso fornisce strumenti e metodologie per un’ottima gestione delle risorse, che tenga conto da un lato degli aspetti tecnici e organizzativi e dall’altro riprenda comunque sempre gli aspetti relazionali e comunicativi verso il proprio team. |
HRPI - SO - 10 | La gestione del tempo | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Considerazioni generali e struttura del tempo Dove va il mio tempo Pianificare e organizzare il proprio tempo Il tempo ed il Ruolo La nostra mente e la gestione del tempo Tempo, nuove tecnologie e eccesso di connettività Altre dimensioni nella gestione del tempo: la relazione con gli altri, il tempo e la comunicazione Il tempo e il profilo psicologico Piano di miglioramento personale |
Far acquisire ai partecipanti la capacità di gestire efficacemente il proprio tempo nel raggiungimento dei propri obiettivi (attraverso la consapevolezza sulle cause che ne determinano lo spreco, le tecniche per sfruttarlo efficacemente, un piano di miglioramento nella gestione efficace del tempo). |
HRPI - SO - 11 | Le organizzazioni resilienti: resistere alla pressione e cogliere le opportunità | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | STRESS: capirlo, riconoscerlo, prevederlo; gestirlo con stile; locus of control, dentro o fuori? autostima ed autoefficacia; RESILIENZA: cos’è, come si impara (fatica, allenamento); allenare la consapevolezza; STILI COGNITIVI E STRATEGIE DI COPING: IL PENSIERO: credenze e bias cognitivi TECNICHE DI RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA: il modello ABC LE EMOZIONI: quali emozioni e per che cosa; uso degli scopi; ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE: come allenarla e come addestrarla: cenni di mindfulness; MEMORIA: una, tante o nessuna; MOTIVAZIONE E PASSIONE LA FRETTA E IL TEMPO CHE PASSA: passato, presente, futuro; menti accelerate; la dittatura dell’ormai; NUOVI E VECCHI VELENI |
Il percorso è indirizzato a coloro che sentono di avere il coraggio di cambiare il modo con cui di solito interpretano le difficoltà, il cambiamento e la pressione: ti darà gli strumenti per cogliere le opportunità quando tutti annaspano. |
HRPI - SO - 12 | Assertività: comportamenti e comunicazione | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Ruolo, responsabilità e comunicazione Assertività come competenza manageriale Autodiagnosi del proprio comportamento Assertività come guida per comportamenti manageriali efficaci La gestione efficace dei collaboratori. Come evitare passività, aggressività e manipolazione La critica costruttiva: leva di crescita personale e professionale Assertività e gestione dei conflitti Piano d’azione personale: fissare gli obiettivi per orientare la crescita personale |
Il corso introduce al modello della comunicazione assertiva, proponendo tecniche di analisi e di gestione della relazione. Le competenze sviluppate saranno utili per gestire con equilibrio e soddisfazione la situazione professionale, sviluppando relazioni positive ed efficaci. |
HRPI - SO - 13 | Team building | 8 | HR e People Intelligence, La nuova funzione HR | Gruppi di lavoro e lavoro di gruppo Il processo di costruzione del team Organizzazione e ruoli coinvolti La gestione del team Ostacoli al lavoro di gruppo Barriere alla collaborazione La gestione di criticità e conflitti Principali cause di conflittualità nei team Il conflitto come risorsa Le fasi di gestione del conflitto La gestione della performance |
Un team building è un momento unico in cui pos-sono essere condivise emozioni, pensieri, modi di vedere, modi di operare, allo scopo di creare quel-le sinergie per superare ciò che distingue gli indi-vidui da un insieme, che divide un gruppo da un team: in sostanza riflettere sull'importanza di lavo-rare in contesti relazionali piacevoli al fine di essere efficaci nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. |
HRPI - SO - 14 | Team working | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Ingredienti essenziali del team working Definizione e condivisione degli obiettivi comuni Organizzare il team: il modello di Beckhard Le sei funzioni di coordinamento di un team: il modello di John Adair Tecniche per stabilire confronti costruttivi: la comunicazione efficace in team Dagli obiettivi ai risultati Gruppi performanti: dalla reattività alla proattività Come valutare l’andamento del lavoro di team: risultati e relazioni Celebrare i risultati Piano d'azione |
Il corso introduce una modalità formativa capace di fornire le competenze per far migliorare il lavoro di squadra nei team aziendali, le relazioni all'interno dei gruppi e lo spirito di appartenenza all'azienda, cercando di limitare le situazioni conflittuali all'interno del gruppo al fine di potenziare e migliorare le performance sia dei collaboratori sia, di conseguenza, dell'azienda stessa. |
HRPI - SO - 15 | La gestione della delega | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Apertura lavori e raccolta aspettative dei partecipanti al corso; Il ruolo del manager; A cosa serve delegare? Il rapporto dirigere (delegare) e operare (fare); Autodiagnosi delle abilità di delega personali; Gli ostacoli e i timori nella attività di delega: onnipotenza, mancanza di fiducia, "è più veloce farlo che spiegarlo",... Pianificare l'attività di delega; Scegliere la persona giusta a cui delegare; Come comunicare efficacemente la delega; Come far crescere professionalmente i propri collaboratori attraverso la delega; Il decalogo della delega: cosa fare / cosa non fare; Il controllo del collaboratore; Come esercitare la lode e la critica costruttiva per costruire un rapporto proficuo e di fiducia; Affrontare le situazioni e i casi difficili; |
Il corso fornisce gli strumenti e le competenze necessari per una pratica gestionale della delega che garantisca più alti livelli di efficacia, efficienza e sviluppo dei singoli e del sistema riflettendo, in particolare, sugli aspetti organizzativi, di sviluppo delle persone coinvolte e dell’intero sistema. |
HRPI - SO - 16 | Management interculturale: la gestione delle risorse umane provenienti da culture e Paesi diversi | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Il significato di cultura Modelli di interpretazione di culture Sfere culturali e loro interazioni Le sfere di influenza culturale Modalità di interazione tra sfere culturali e la creazione del vantaggio competitivo La comunicazione tra culture diverse Cultura e organizzazione Cultura e strategia Cultura e gestione delle risorse umane Il manager internazionale Il team multiculturale L'organizzazione globale Le opzioni strategiche per la gestione delle differenze culturali Cittadini del mondo: l'etica imprenditoriale e la responsabilità sociale |
Obiettivo è fornire ai partecipanti conoscenze teoriche, competenze pratiche e strumenti operativi concreti per acquisire una competenza interculturale, cioè la capacità di interagire efficacemente ed in maniera appropriata in situazioni di carattere interculturale. |
HRPI - SO - 17 | Intelligenza emotiva: riconoscere e utilizzare le emozioni per fare impresa ad un’altra velocità | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | L’intelligenza emotiva Ragione e passione: due mondi da unire Menti, corpi, emozioni Il flusso del sentimento La tastiera emotiva Emozione e cognizione Il sistema limbico e la sua importanza nella gestione dei nostri comportamenti L’amigdala: la gloriosa “mandorla” del comportamento emotivo Raggiungere l’equilibrio tra emozione e pensiero La consapevolezza emotiva La percezione interiore Il legame tra sentimenti, comportamenti e parole Il legame tra sentimenti e prestazione La consapevolezza dei propri obiettivi L’attenzione è la nostra risorsa più preziosa L’importanza dell’intelligenza emotiva sul lavoro La realizzazione di prestazioni eccellenti Il risultato della competenza emotiva Le emozioni sono contagiose La competenza ai vertici aziendali Competenze personali e autovalutazione Consapevolezza del sé Padronanza di sé e autocontrollo Motivazione e automotivazione Innovazione e adattabilità Le risposte flessibili al cambiamento Prospettive inedite La capacità di gestire molteplici richieste L’intelligenza emotiva al lavoro Impegno Iniziativa e ottimismo Valorizzazione degli altri L’influenza del proprio comportamento Far leva sulla diversità Superare atteggiamenti negativi L’intelligenza emotiva del gruppo Miti e confusione sull’intelligenza emotiva Intelligenza emotiva e talento nella leadership La leadership come fonte di energia Il leader della trasformazione Negoziare e risolvere i conflitti Gestire i conflitti con creatività |
Il corso inquadra il tema dell'intelligenza emotiva nella particolare prospettiva dalla gestione delle emozioni nelle circostanze di difficoltà al fine di acquisire l'abilità di trasformarle in circostanze utili e opportunità. |
HRPI - SO - 18 | Strategie e tecniche di gestione del conflitto | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Cos’è il conflitto Riconoscere e affrontare situazioni conflittuali Strategie di gestione del conflitto Abilità personali per affrontare situazioni conflittuali Metodi e strumenti per la risoluzione dei conflitti Gestione del dopo conflitto Piano d’azione personale |
Promuovere le capacità di negoziazione e gestione dei conflitti intragruppo e intergruppi. Contenere la presenza e l'espansione di fattori di rischio stress o motivazione. Sviluppare la capacità di trasformare i conflitti in forme costruttive di confronto con l'altro. |
HRPI - SO - 19 | La leadership al femminile | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | La dote della donna preistorica: Il senso materno, L’organizzazione dell’accampamento: la praticità, La forza fisica, Il buon senso Le tre componenti della leadership femminile: Pancia, Cuore, Testa La donna-uomo: Autorevolezza e autorità, La seduzione, La comunicazione Un nuovo stile di leadership: Obiettivi e scelte, Impegno e motivazione, Credibilità ed equilibrio La forza e la femminilità: Autostima, Il potere al femminile, Aspetto fisico e autorevolezza, Il sorriso, La positività La comunicazione femminile che crea autorevolezza: La grammatica dell’approccio, La sintassi della relazione, Parole e sguardo La delega femminile, questa sconosciuta: Perfezione vs tempo, Perchè vale la pena delegare, Delegare non significa non controllare, Imparare a fidarsi dell’operatività altrui |
Illustrare le capacità necessarie per una leadership efficace e sviluppare le proprie potenzialità. Far acquisire alle partecipanti consapevolezza di sé e del proprio ruolo e valorizzare la differenza di genere. |
HRPI - SO - 20 | Gestione delle riunioni | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | La riunione come esigenza e ragione di incontro organizzativo Organizzazione e preparazione della riunione Gestione della riunione Strumenti metodologici e operativi per la gestione dei meeting La valutazione della riunione |
La gestione delle riunioni è una delle competenze fondanti di qualsiasi ruolo manageriale e professionale. Le tecniche sono molteplici ma accomunate da regole di base semplici, per quanto controintuitive e di fatto poco supportate dalle abitudini inefficaci di molte organizzazioni. Il corso consentirà di sviluppare le competenze necessarie ad iniziare un percorso di miglioramento orientato all’efficacia gestionale dei meeting. |
HRPI - SO - 21 | Innovative leadership e “self brand” | 8 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | • La leadership: evoluzione degli stili di leadership, caratteristiche e abilità necessarie (hard skills e soft skills). Stili di leadership e smart power. Analisi del ciclo di vita del gruppo e dell’azienda • Laboratori esperienziali d’apprendimento su intelligenza contestuale, abilità politiche e tecniche di negoziazione e comunicazione efficace • Il “self brand” e la costruzione della propria immagine: cosa vuol dire, come costruirlo e comunicarlo. Il networking e il mantenimento nel tempo • Laboratorio sulla creazione del proprio “self brand” |
Obiettivo del corso è illustrare le capacità necessa-rie per una leadership efficace e per sviluppare le proprie potenzialità. Il corso mira a far acquisire ai partecipanti consa-pevolezza del proprio stile di leadership e riconoscerne gli effetti per modulare il proprio compor-tamento e le competenze per creare il proprio “self brand”. |
HRPI - SO - 22 | Il ruolo di Capo intermedio in un progetto Industry 4.0 | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Ruolo del Responsabile Produzione Leadership nel contesto produttivo Gli elementi di base per una efficace gestione del team di lavoro I principali aspetti della gestione del manufacturing |
Il corso esplora in modo particolare le difficoltà specifiche insite nel ruolo di manager intermedio, stretto tra le esigenze/richieste dei propri collaboratori e le linee strategiche ed operative dettate da chi lo precede nella linea gerarchica aziendale. |
HRPI - SO - 23 | Strategie ed approcci nella gestione del cambiamento | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | E’ un percorso formativo che definisce le fasi e logiche attraverso cui disegnare ed implementare un progetto di cambiamento del SISTEMA-IMPRESA, partendo dal livello della macro struttura, dei processi organizzativi funzionali-interfunzionali, della cultura e delle competenze distintive. Il nostro approccio, che utilizza anche modelli "agile", strumenti di gap analysis ecc., sviluppa le competenze e le tecniche necessarie per definire il piano di sviluppo prodotto/servizio/mercato, delineare ed implementare la nuova struttura aziendale, disegnare ed introdurre miglioramenti nei processi organizzativi e porre le basi per la realizzazione di un piano formativo e di coaching teso ad accrescere le competenze distintive attese. | Identificare i principali elementi che consentono o ostacolano la realizzazione di un piano di change management Conoscere ed analizzare gli impatti del cambiamento organizzativo sulle persone Comprendere le logiche necessarie per una gestione efficace del cambiamento organizzativo Comprendere come i middle manager possono contribuire concretamente ai progetti di cambiamento organizzativo |
HRPI - SO - 24 | Diagnostica e tecniche di selezione del personale | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | ASPETTI FONDAMENTALI Il processo di selezione Il colloquio di selezione come relazione interpersonale CONOSCERE IL CANDIDATO Il colloquio di selezione strutturato L’analisi transazionale: strumento di miglioramento della conoscenza del candidato Tecniche di PNL applicate alla relazione professionale e al colloquio di selezione La lettura del comportamento del candidato attraverso la sua comunicazione non verbale (CNV) Colloquio e valutazione del candidato Ausilio dei test OLTRE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE Dalla selezione tradizionale ai nuovi approcci dell’e-recruitment |
Il corso vuole portare i partecipanti a condurre il processo di selezione con il più elevato livello di 'controllo dell'errore', con l'obiettivo di costruire un quadro interpretativo dei fattori di successo del processo; favorire l'apprendimento delle metodologie e degli strumenti operativi necessari per gestire in modo efficace ogni sua fase; accrescere le proprie capacità diagnostico-interpretative dei profili personali e professionali |
HRPI - SO - 25 | Pianificazione strategica, programmazione aziendale e gestione delle performance | 16 | HR e People Intelligence, Lo sviluppo dell'organizzazione | Il sistema di management aziendale La pianificazione strategica L’architettura del sistema di controllo, misurazione delle performance e Reporting Il Reporting come strumento funzionale alla direzione strategica e alla direzione operativa La determinazione degli obiettivi, dei target e dei KPIs da monitorare Il collegamento tra obiettivi ed azioni da implementare La progettazione del sistema di Reporting I centri di responsabilità: centri di ricavo, centri di costo, centri di profitto Introduzione ai sistemi di budgeting e analisi dei costi I sistemi di Performance Measurement e Reporting Il collegamento tra strategy execution e Performance Management La creazione di valore integrato Mappe strategiche e relazioni tra obiettivi, target e indicatori La Balanced Scorecard e le performance integrate Il collegamento tra performance integrate e Risk Management Reporting direzionale e sistemi informativi aziendali Il Reporting integrato e i diversi capitali d’impresa |
Creare consapevolezza e fornire i primi strumenti per: a) creazione e contenuto del piano strategico; c) pianificazione e programmazione aziendale; d) Key performance indicators - KPI; d) rischi d'impresa; e) individuazione KPI, monitoraggio e gestione performance. |
IN - DI4.0 - 01 | User Experience for mobile applications | 16 | Innovazione, Digital Transformation e Industry 4.0 | Conoscere i concetti e il linguaggio specifico del mondo dello sviluppo di app per dispositivi mobili; Configurare l’ambiente di lavoro per lo sviluppo di app, connettere un dispositivo mobile reale per la simulazione di progetti; Conoscere e utilizzare JQuery Mobile per lo sviluppo delle interfacce grafiche e integrare nel framework Cordova/PhoneGap; Conoscere l’so di base di Cordova/PhoneGap con l’utilizzo di alcuni plugin ad approccio nativo; Utilizzo e confgurazione di PhoneGap Build, creare un file di debug dell’app e installarla sul dispositivo reale per i test, creare un file di release per la distribuzione, pubblicare sui market store una app; |
Il corso, pensato sia per sviluppatori che non, ha l'obiettivo di trasferire le conoscenze necessarie per progettare App per dispositivi mobili. |
IN - DI4.0 - 02 | Lean Manufacturing e industria 4.0 | 8 | Innovazione, Digital Transformation e Industry 4.0 | 1. I principi base della Lean Manufacturing e il concetto di "flusso del valore" per il Cliente 2. L’ inquadramento generale del contesto attuale di Industria 4.0 3. La fabbrica intelligente e i concetti chiave dell’innovazione 4. L’ approccio culturale necessario dell’uomo 4.0, sia esso manager o imprenditore, per compiere le scelte corrette 5. Sinergia tra l’approccio Lean di semplificazione e le performance dell’automazione 6. I fattori abilitanti di I4.0 7. Il legame tra fattori e tecnologie abilitanti 8. Le tecnologie innovative a disposizione che abilitano le strategie proprie della Lean: 9. Inserimento di sistemi flessibili, intelligenti e collaborativi per un nuovo modello di organizzazione snella 10. Casi applicativi di successo |
Grazie alle innovazioni tecnologiche dell’Industria 4.0 e organizzative del Lean management, il manufacturing sta assumendo sempre di più un ruolo centrale nella creazione di vantaggio competitivo. Poiché esistono varie strutture dei sistemi produttivi, e varie leve per gestirli, è importante conoscere le caratteristiche di ciascuna di esse e come sfruttarle per aumentare la competitività. |
IN - DI4.0 - 03 | Gestire l'innovazione nell'era di Industry 4.0 | 8 | Innovazione, Digital Transformation e Industry 4.0 | La quarta rivoluzione industriale - Cosa si intende con il termine Industry 4.0? Definizione e contesto tecnologico - Tecnologie abilitanti. I nove pilastri dell'lndustry 4.0: • l’Internet of Things • il cloud e cloud computing • additive manufacturing/3D printing • cybersecurity • big data e data analytics • robotica avanzata • realtà aumentata • wearable technologies • sistemi cognitivi - Nuovi modelli di business: come prepararsi |
Il corso presenta gli strumenti di gestione dei progetti di innovazione, fornendo una serie di strumenti per garantirne l’efficacia e l’efficienza e focalizzando tutti quegli aspetti di organizzazione del lavoro connessi anche alla gestione della leadership e followership di progetto. |
IN - DI4.0 - 04 | Big Data Analytics | 32 | Innovazione, Digital Transformation e Industry 4.0 | • Introduzione ai Big Data e Big Data Analytics • Big Data Lifecycle: l’esecuzione del processo • Privacy e Big Data • Le tipologie di Data Analytics • La creazione di una data pipeline • Monitoring e logging • Data warehouse e data lake • Utilizzo e analisi dei Big Data • Datafication: casualità, correlazione e valore • Confronto tra tipologie di database • Advanced Analytics |
INDUSTRY 4.0 utilizza le tecnologie ICT per creare un’integrazione trasparente della linea o dell’intera fabbrica. Ciò significa che, disponendo delle necessarie autorizzazioni, da qualunque punto della fabbrica è possibile accedere in tempo reale alle informazioni che servono, utilizzando dispositivi d’interfaccia fissi o portatili. L’avvento dei Big Data mette a disposizione delle aziende un potenziale pressoché infinito di dati, abbattendo i confini organizzativi così come li abbiamo sempre conosciuti |
IN - DI4.0 - 05 | Le basi dell'automazione industriale: concetti, tecnologie e componenti fondamentali | 8 | Innovazione, Digital Transformation e Industry 4.0 | 1. Automazione e storia dell’Automazione 2. I Mezzi Trasmissivi Le linee di trasmissione 3. Modulazione 4. Fondamenti di Telecomunicazioni 5. Porte Logiche 6. Elementi base della comunicazione dati 7. Protocolli Accesso Multiplo 8. Analisi in frequenza |
L’automazione è ormai entrata in ogni settore, in campo sia industriale che civile. Nonostante la grande diversità di applicazioni, esistono delle basi comuni che possono essere ritrovate in ogni sistema di automazione. È quindi possibile apprendere un approccio di progettazione unico che permetterà di risolvere ogni problema in questo ambito. |
IN - DI4.0 - 06 | Prototipazione virtuale | 16 | Innovazione, Digital Transformation e Industry 4.0 | Ruolo della modellazione nei sistemi grafici per la progettazione e la simulazione Tecnologie per la modellazione geometrica di corpi rigidi: modellazione per solidi, modellazione per superfici, modellazione spaziale ad elementi discreti Modellazione physically-based Il ruolo de lla modellazione e della simulazione nelle fasi di progettazione: aspetti funzionali, modellazione parametrica, modellazione knowledge-based Prototipo virtuale: realizzazione e funzionalità Ruolo e tecniche di simulazione nello sviluppo prodotto Aspetti estetici e tecnologie di rendering. |
Obiettivo del corso è fornire le competenze per analizzare i diversi strumenti commerciali utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale e sviluppare le abilità necessarie ad approcciare diversi modelli di simulazione, relativi alla modellazione di intere macchine automatiche e i modelli caratterizzati da un livello di dettaglio maggiore, relativi a singoli gruppi macchina. |
IN - DTDS - 01 | Il digitale per il manager | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | La funzione attuale del manager Tradizione e innovazione nella gestione di tutti i giorni: il percorso di evoluzione personale Le fasi di conduzione di ogni team lavorativo e gli strumenti per gestirle La trasformazione digitale in atto La trasformazione organizzativa non è una semplice questione tecnologica: come mappare questa trasformazione in aula Gli elementi in cambiamento che si accompagnano alla trasformazione digitale Il ‘digitale’ come tool della innovazione sociale: la sensibilità di contesto che si richiede all’e-leader Il gap attuale in azienda in termini di digitalizzazione Le barriere che possono ritardare l’adozione della digitalizzazione organizzativa La transizione verso la figura dell’e-Manager Bilancio delle attività gestionali trasformabili in forme digitali: comunicazione virtuale lavoro mobile processi aziendali online gestione degli spazi Quali supporti tecnologici necessari: dall’idealità ad un quadro realistico La preparazione attuale del manager verso il percorso di transizione Una ricerca sulla “maturità digitale”: le 4 tipologie di Manager/Leader e la correlazione con l’azienda di appartenenza (Esercizio di Scoperta) Il piano d’azione individuale Un metodo “fattibile” in 5 passi Crescita personale, crescita organizzativa, crescita di contesto: quale breakeven point |
Il corso ha l'obiettivo di creare o rafforzare il “digital acumen” (ossia la capacità di essere confidenti con l’uso degli strumenti digitali) della stragrande maggioranza dei componenti aziendali attraverso una precisa sensibilizzazione che deve fare capo ad attori manageriali in grado di cogliere le opportunità di sviluppo di una simile trasformazione. |
IN - DTDS - 02 | L'allineamento Business/ICT | 16 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | Visione d’assieme dell’ICT nel contesto dell’innovazione aziendale – Visione dell’azienda per processi; L’arena competitiva e il processo di pianificazione strategica; L’ICT come variabile di struttura; Le aree di applicazione; Evoluzione del ruolo dell’ICT; Allineamento strategico e operativo ICT/Business; La “vision” dell’ICT come servizio. | Il corso ha l'obiettivo di allineare ITC al Business aziendale attrraverso una tecnologia più semplice ed efficace con servizi familiari integrati nel mondo Office; questo significa anche dotare l'ITC di strumenti in grado di seguire la variabilità e la velocità delle scelte di business che sono necessaie per essere competitivi. |
IN - DTDS - 03 | Organizzare e gestire il proprio lavoro e i propri contatti con Outlook | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | Prima parte. Elementi di base di Outlook - Comprendere e utilizzare l'interfaccia del programma Il programma Outlook e il sito www.outlook.com caratteristiche e differenze. Elementi di base del programma Outlook: lavorare con gli strumenti di Outlook. Importare dati da altri programmi o versioni precedenti. Seconda parte. I messaggi di posta elettronica Scrive un messaggio di posta elettronica. Elementi di formattazione del testo. Lavorare con elementi HTML. Utilizzare e impostare la rubrica di Outlook. Creare e utilizzare le Firme nel messaggio di posta. Gestione dei messaggi di posta elettronica e creazione di cartelle. Terza parte. Gestire e lavorare con i contatti Visualizzare e inserire nuovi contatti. Organizzare e comunicare con i contatti (elementi introduttivi alla pianificazione di riunioni e attività) |
Outlook permette di comunicare con gli altri, di gestire il tempo, i contatti, gli appuntamenti e le attività da svolgere (o da assegnare alle persone preposte). il corso fornisce gli steumenti per utilizzare Outlook al pieno delle sue potenzialità e per aumentare la propria produttività e la produttività aziendale. |
IN - DTDS - 04 | Dal documento analogico a quello digitale | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | Archiviazione e conservazione elettronica - Documento analogico e Documento elettronico - Cenni normativi sulla definizione e validità del documento elettronico - Il processo di Digitalizzazione - Esportazione dei dati - La conservazione sostitutiva - Smaterializzazione e dematerializzazione - I costi ed i vantaggi della Conservazione Sostitutiva - L’impianto normativo vigente - Il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) - Provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate - Outsourcing |
Fornire una panoramica sull’Archiviazione Elettronica, quale passaggio fondamentale e propedeutico per la Conservazione Sostitutiva, focalizzando l’attenzione sulla realizzazione pratica del processo. Il corso introduce inoltre elementi della normativa vigente con riferimento alle modalità attuative, alle caratteristiche di validità dei documenti, nonché ai ruoli ed alle responsabilità previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale. |
IN - DTDS - 05 | Implementazione di un sistema di gestione documentale informatizzato | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | Introduzione ai sistemi di gestione documentale (DMS – Document Management System) - L’utilizzo di un software di DMS per l'archiviazione, la catalogazione, la gestione e la ricerca full-text di risorse e contenuti digitali - Gestione degli utenti e dei ruoli per la condivisione dei documenti - Gestione dei documenti, delle cartelle e delle categorie - Ciclo di vita dei documenti (salvataggio, versione, condivisione, ricerca e verifica) - Gestione e personalizzazione delle ricerche - Integrazione con Microsoft Office - Creazione di regole per l'automatizzazione delle procedure e creazione di workflow di base - Interazione ed integrazione con altri Sistemi di Gestione Aziendale (ISO 9001:2008, responsabilità amministrativa dell’impresa ex D.lgs. 231/01) |
Fornire le conoscenze necessarie per implementa-re ed utilizzare un sistema di gestione documenta-le informatizzato e di workflow management in ambito aziendale. Proporre un modello di orga-nizzazione, gestione e condivisione dei documenti e degli altri contenuti digitali che costituiscono la “conoscenza aziendale” fondato sulla collabora-zione attiva del personale coinvolto nei processi. |
IN - DTDS - 06 | Business Process Reengineering - BPR | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | I 5 principi Lean base. Valore vs. spreco. Mura, Muri e Muda. Gli sprechi degli uffici. Sviluppo di un servizio: la casa della Qualità. Tecniche di mappatura dei processi (Value stream, swim lane, flow chart, process observation). Cenni di problem solving (report A3, 5 Perchè, Ishikawa). Applicazioni pratiche della metodologia di rappresentazione con mappatura di un processo. Introduzione alla gestione per processi; definizioni e concetti di base L’analisi e il miglioramento del processo: il business process reengineering La mappatura dei processi: obiettivi, procedure e strumenti Applicazioni pratiche di miglioramento dei processi. Lean Office game di CSMT: In una fabbrica simulata di vendita di articoli di elettronica i partecipanti applicano le tecniche di mappatura e miglioramento dei processi organizzativi con misura quantitativa delle performance. Argomenti: ottimizzazione layout, bilanciamento carico lavoro, mappatura e analisi dei processi, eliminazione degli sprechi organizzativi, process re-engineering. Ciascuna persona ricopre un ruolo nella fabbrica: vendite, operations, magazzino, trasporti, amministrazione, supervisore, service, cliente, tempista, osservatori. |
l Business Process Reengineering (spesso chiamato BPR dal suo acronimo) è uno strumento utilissimo per tutte quelle organizzazioni che vogliono diventare più efficienti e moderne perché è in grado di trasformarle, influenzandone direttamente le prestazioni. |
IN - DTDS - 07 | BUSINESS MODEL GENERATION: innovazione nella progettazione del business | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | • Cosa si intende per Business Model. • L’importanza dell’innovazione dei modelli di business. • Esempi di modelli di business dirompenti. • Lo strumento del Business Model Canvas per rappresentare ed innovare un modello di business. • Casi di studio per l’applicazione del Canvas. • Segmenti di clientela e valore offerto: gli strumenti della Empathy Map e del Value Proposition Canvas. • Il Business Model Canvas e la Strategia Oceano Blu. • Le 7 regole per creare un modello di business imbattibile. |
Il corso fornisce stimoli e strumenti utilizzabili sia dai vertici dell'azienda sia, in modo organizzato, anche dai principali collaboratori, per rigenerare e sviluppare l'idea di business intorno alla quale creare il massimo valore possibile, per i propri clienti, per l'azienda stessa e per l'insieme. |
IN - DTDS - 08 | Innovazione tecnologica di prodotto e qualità di processo | 16 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | Benchmarking - Sviluppare un’attività mirata sui processi di innovazione delle aziende - Analizzare i contenuti ed evidenziare i migliori contenuti. - Definire una “best practice” per il processo di innovazione interfunzionale. Processo di innovazione Illustrazione e analisi del processo Pianificazione tecnica: linee guida, budget, progetti, stati di avanzamento e review Strumenti operativi Schede prodotto, processo e metodologia Value Engineering Analisi della concorrenza |
Obiettivo del corso è quello di acquisire le logiche di rapporti tra innovazione e processi di sviluppo prodotto e del relativo impatto sul business, conoscere i principali driver strategici per sviluppo prodotto e le possibilità innovative ad esso collegate. Identificare, nelle sue diverse dimensioni, la capacità di innovazione aziendale e le aree critiche e conoscere le caratteristiche per una gestione strutturata per efficacia di innovazione. |
IN - DTDS - 09 | Cogliere i vantaggi di Industry 4.0: da Internet of Things all'impresa interconnessa | 8 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | ? La Quarta Rivoluzione Industriale ? Internet of Things: dalla teoria alla pratica ? Come gestire l’impresa interconnessa ? Come cambia il lavoro con INDUSTRY 4.0 ? Le nuove funzioni a disposizione del management ? I sistemi ciberfisici (CPS) e la loro applicazione ? La Wireless Sensor Network (WSN): tutti i dati in tempo reale ? La sicurezza in un ambiente INDUSTRY 4.0 ? I Big Data e la loro utilità ? Casi applicativi e testimonianze ? Gli scenari futuri |
La Quarta Rivoluzione Industriale (INDUSTRY 4.0) tocca oggi tutte le imprese impegnate nella produzione manifatturiera, nei processi continui o nella gestione di impianti di pubblica utilità. È quindi indispensabile conoscerne le basi per cogliere i vantaggi per rendere più competitiva la propria azienda. |
IN - DTDS - 10 | Lean Thinking | 16 | Innovazione, Ideare l'innovazione: DT e DS | Definire con precisione il “valore”, o meglio quali sono le esigenze del cliente e quanto è disposto a pagare per soddisfarle Determinare il corretto “flusso del valore” attraverso la “soluzione dei problemi” dall’ideazione alla produzione, la “gestione delle informazioni” dal ricevimento dell’ordine alla consegna, la “trasformazione fisica” dalla materia prima al prodotto finito in mano al cliente “Far scorrere il flusso” attraverso l’eliminazione, per quanto possibile, di lotti e code durante il ciclo del prodotto Lavorare solo sui “flussi richiesti dal cliente”, l’attività ha origine solo quando il Cliente posto a valle richieda il prodotto/servizio Perseguire la “perfezione”, cioè eliminare tutti gli spechi in modo che tutte le attività poste lungo un flusso di valore possano creare effettivo “valore”. |
Scopo del corso è fornire le principali conoscenze della filosofia TOYOTA WAY e della sua parte più operativa, il Toyota Production System |
IN - EVSI - 01 | Analizzare i dati con excel | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Creare tabelle dinamiche; Usare le tabelle pivot; Capire ed usare una query; Gli strumenti Power Pivot; Visualizzare i dati analizzati tramite grafici. |
Il corso permette di acquisire le funzioni logiche e di ricerca, indispensabili per lavorare con informazioni provenienti da uno o più file. |
IN - EVSI - 02 | Excel - le conoscenze base per essere operativi (anche in E-learning) | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Il foglio elettronico Ambiente di Excel: comandi e menu principali, muoversi tra le celle Funzionalità di base Selezionare, copiare e spostare il contenuto delle celle Elenchi e riempimento automatico Tagliare, copiare e incollare un blocco di celle Formati delle celle Impostare e modificare il formato di celle, righe e colonne Formattazione automatica Funzionalità matematiche di base Le formule matematiche di base: +, -, *, / Le funzioni SOMMA, MEDIA, MAX, MIN, CONTA.VALORI Copiare formule con riferimenti assoluti e relativi Realizzare grafici Menu dei grafici e tipi di grafici Creare grafici semplici e complessi Modificare a posteriori motivi, colori, testo del grafico Stampa Impostare il foglio Anteprima ed opzioni di stampa |
Il corso consente di ottenere una visione globale degli strumenti di base e delle opportunità offerte dal foglio di calcolo. |
IN - EVSI - 03 | Excel - Gestione elenchi e DataBase (anche in E-learning) | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Usare excel come database; Creare e Modificare un Database; Ordinare un Database; Filtro automatico; Filtro avanzato; Lavorare con i dati filtrati; Moduli; Importare dati da fonti esterne; Importare file di testo; Microsoft Query; Convalida dei dati; Cos’è Access?; Creare file; Aprire e chiudere un database; Creare una tabella; Lavorare con le tabelle; Creare una query; Creare ed usare le maschere; Mostrare e collegare immagini; Creare e usare i report; Salvare e stampare report; Collegamenti a sorgenti dati esterne; Importare dati; Esportare dati; |
Il corso consente di apprendere le funzionalità indispensabili per gestire e manipolare i dati, riepilogandoli grazie alle tabelle pivot. |
IN - EVSI - 04 | Le macro con Excel | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Personalizzazione dell'ambiente Office Gestire le macro nell'ambito di Office Moduli di analisi del codice generato Introduzione alla programmazione ad oggetti L'ambiente VBA in Excel Gestione delle finestre Modulo e delle barre degli strumenti Visual Basic Codice e sintassi VBA Struttura di un'applicazione Priorità di oggetti ed eventi Principali costrutti Visual Basic Progettare un'applicazione in VBA Registrazione delle macro Comunicazione tra applicazioni: OLE e DDE Le chiamate alle API di Windows Controllo dell'esercitazione del codice Debug del codice e gestione degli errori run time |
Il corso consente di acquisire le basi di VBA e le capacità necessarie alla costruzione delle macro di Excel.Requisiti di partecipazioneAvere una buona padronanza di Excel in termini di utilizzo di formule, funzioni e formattazione del foglio. |
IN - EVSI - 05 | Excel avanzato per la Business Intelligence | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Introduzione alla Business Intelligence ed ai relativi componenti disponibili in Mocrosoft Office Excel Creazione di modelli dati in Excel utilizzando Power Pivot Utilizzo e sintassi del linguaggio DAX in un modello dati realizzato con Power Pivot Creazione Campi calcolati e KPI con il linguaggio DAX in tabelle Pivot Creazione Dashboards in Excel con grafici Pivot sincronizzati a filtri dati Introduzione a Power Query Importare dati con Power Query Introduzione a Power View Creazione di report dinamici Power View Introduzione a Power Map Utilizzare Power Map Condividere i report |
Obiettivo del corso è quello di trasferire ai partecipanti le competenze per l'utilizzo dell'excel per la Business Intelligence, la gestione e l'elaborazione avanzata di grandi elechi di dati |
IN - EVSI - 06 | Analisi economiche con Excel | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | L’importanza strategica del controllo della gestione economica in contesto aziendale. Metodi di analisi. Dove si genera e dove si impiega/perde il valore generato. Come tenere sotto controllo i centri di costo. Come si calcola il valore aggiuntivo. Margine operativo lordo. |
Il corso mira a fornire le conoscenze teoriche e pratiche per comprendere e realizzare analisi inerenti la redditività aziendale o di una organizzazione produttiva. |
IN - EVSI - 07 | Analisi finanziaria con Excel | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | ANALISI E PIANIFICAZIONE FINANZIARIA SU EXCEL ANALISI DELLA DINAMICA FINANZIARIA Le fonti documentali: bilancio di esercizio ed allegati Riclassificazione del bilancio e definizione delle rettifiche Analisi della struttura finanziaria secondo il ciclo finanziario ed il ciclo operativo La gestione del capitale circolante e le relazioni gestione economica-gestione finanziaria Indicatori di struttura finanziaria e del capitale circolante analisi del grado di equilibrio strutturale Analisi della leva finanziaria Analisi dei flussi finanziari: il rendiconto dei flussi finanziari cash flow, flussi di capitale circolante, variazione dell'indebitamento finanziario netto I principali interventi di risanamento della struttura finanziaria: approccio alla pianificazione di breve e medio periodo |
Il corso mira a fornire le nozioni teoriche per affrontare alcuni degli aspetti dell’analisi dell’andamento finanziario di un’azienda e permette ai partecipanti di sviluppare autonomamente con Excel le proprie analisi fondamentali. |
IN - EVSI - 08 | Il controllo di gestione con Excel | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | FUNZIONI DI CALCOLO Funzioni condizionali (applicazione e tecniche d’uso di SE, E, O, CONTA.SE, CONTA.PIU.SE, SOMMA.SE, SOMMA.PIU.SE) Collegamento di più fogli e di più file tra loro Somma 3D e Somma Montante Funzioni di ricerca e riferimento (applicazione e tecniche d’uso di CERCA.VERT, SE.ERRORE, CONFRONTA, INDICE, INDIRETTO) Nomi di intervalli nel foglio Matrici FORMATI CONDIZIONALI Formati condizionali personalizzati con uso di formule CONVALIDA E PROTEZIONE DEI DATI Tecniche di protezione e condivisione dei dati Attivazione di regole di convalida semplici e complesse sulle singole celle |
Il corso mira ad approfondire l’utilizzo del foglio di calcolo in modalità avanzata ed allo stesso tempo prepara i partecipanti allo sviluppo dell’analisi finalizzata al controllo di gestione. |
IN - EVSI - 09 | Power BI ed Excel | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Introduction to Self-Service BI Solutions Introducing Power BI Power BI Shaping and Combining Data Modelling data Interactive Data Visualizations Direct Connectivity Developer API Power BI mobile app |
Il corso Power BI introduce l’utente alle nozioni di base del software fino ai suoi aspetti più complessi nell'interfacia con Excel. L’intero percorso formativo permetterà all’utente di utilizzare lo strumento sia in semplici situazioni d’analisi sia in scenari più strutturati di Business Intelligence. |
IN - EVSI - 10 | Word - le conoscenze base per essere operativi (anche in E-learning) | 4 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Creare, modificare, salvare, condividere un documento Formattazione del documento Tabelle, immagini, oggetti Stampa Unione Impostazione della pagina Stampa finale Esercitazioni Test Finale |
Obiettivo del corso Microsoft Word e? fornire ai partecipanti tutte le conoscenze necessarie per creare documenti di testo utilizzando Microsoft Word. |
IN - EVSI - 11 | Word - corso intermedio | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Barra degli strumenti e menù file; Stili e paragrafi dinamici, tabulazioni, indici e sommario; Tecniche di selezione del testo ed uso efficiente di mouse e tastiera; Comando “trova e sostituisci”; Impaginazione: testo in colonne, margini, dimensioni e orientamento foglio, interruzioni di pagina, filigrana, intestazioni e piè di pagina, inserire numeri di pagina; Modalità di visualizzazione, stampa ed esportazione dei file, stampa unione e creazione di lettere circolari, buste ed etichette, creazione modulistica; Inserimento grafici, caselle di testo, collegamenti ipertestuali, figure e didascalie; Indice e sommario; Tabelle: progettazione e incorporamento con Excel; Controllo ortografia e grammatica e personalizzazione dell’ambiente di lavoro; | Obiettivo del corso è quello di fornire all’utente tutti gli strumenti per un’utilizzazione più sofisticata di Microsoft Word. |
IN - EVSI - 12 | Word - corso avanzato | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | definizione ed utilizzo di un modello di documento stili di formattazione : utilizzo, creazione e modifica gestione dei contenuti a livello di struttura indici e sommario segnalibri, riferimenti e didascalie tabelle dati ed utilizzo di formule inserimento e gestione di campi predefiniti note a piè di pagina inserimento ed eliminazione di interruzioni di pagina nel documento gestione delle sezioni e impaginazione su più colonne utilizzo di voci di glossario protezione documenti condivisione documenti revisione di un documento la stampa unione creazione di buste ed etichette documenti master interazione con altri programmi (Excel, Powerpoint, Outlook) le macro come strumento di automazione |
Il corso mira a far acquisire gli strumenti di Microsoft Word che permettono di creare documenti di tipo avanzato, in particolare documenti con soluzioni tipografiche, formattazioni sofisticate e strutture complesse. Inoltre verrà mostrato come eseguire operazioni complicate e di routine con rapidità grazie all'utilizzo delle macro. |
IN - EVSI - 13 | Business Writing con Microsoft Word | 8 | L'evoluzione dei sistemi gestionali, Innovazione | Acquisire consapevolezza sulle competenze fondamentali della scrittura professionale: scrivere in modo chiaro e diretto, o in modo seduttivo, per raggiungere la massima efficacia del messaggio. Padroneggiare le tecniche necessarie a organizzare la struttura del testo. Sviluppare la sensibilità di comunicazione dei partecipanti, con attenzione sia agli aspetti strutturali sia a quelli emotivi. Potenziare le tecniche creative. Sviluppare varietà di scelta stilistica: saper scegliere il registro più efficace per il contesto, per l’obiettivo e soprattutto per il destinatario. Scrivere efficace: adeguare il linguaggio all’obiettivo della scrittura |
l corso Business Writing con Microsoft Word, mira a preparare all'utilizzo di Microsoft Word per ottenere documenti professionali, ordinati, puliti, efficaci. Il corso espone le principali regole per il business writing, facendo riferimento ai vari tipi di documenti: lettere, contratti, email interlocutorie, email tecniche, atti e verbali della governance, relazioni, documenti tecnici e pubblicitari. |
IN - EVSI - 14 | Access - primo approccio pratico | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Database Oggetti del database Come strutturare un database Struttura della tabella Creare una tabella: definizione dei campi Campi: Si/No, Oggetto Ole, Collegamento ipertestuale, Ricerca Proprietà dei campi: generale e ricerca Proprietà dei campi e della tabella Visualizzare i dati: Foglio dati e Struttura tabelle Relazioni tra tabelle Tipi e definizione di relazione Impostare una chiave primaria, chiavi secondarie e il campo Contatore Maschere Creazione guidata di una maschera Estrarre i dati da un database Strutturare una query ed impostare condizioni semplici Estrazioni con operatori logici Stampare i dati con un report Creazione guidata del report Struttura del report: le sezioni intestazione e piè di pagina |
Il corso offre un primo approccio ai vari oggetti disponibili per memorizzare i dati in diverse tabelle, definire le relazioni tra esse, filtrare i dati con le query e stamparli. |
IN - EVSI - 15 | Access - Query, maschere e report | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Interrogare il database Struttura di una query Ordinare i dati Condizioni di estrazione Impostare criteri con operatori di confronto e con operatori relazionali Query con parametri Query con relazioni Concatenare due o più tabelle Estrazioni su tabelle multiple Eseguire calcoli in una query Utilizzare le formule di aggregazione e creare calcoli personalizzati Strutture SQL Query di unione, di definizione dati, sottoquery Altre query Query a campi incrociati, creazione tabella, accodamento, aggiornamento, eliminazione Maschere e report di Access Struttura di una maschera o di un report Tipi di maschera o di report Definizione e funzionamento dei controlli Ordinare e raggruppare i record del report Personalizzare la maschera o il report Sottomaschere Collegare una maschera ad una sottomaschera Tipi di sottomaschera Macro e maschere Bottoni sulla maschera Tipi di eventi associabili a bottoni e campi Report sulle tabelle in relazione Report con campi provenienti da più tabelle Report su query di relazione |
Il corso permette di imparare ad utilizzare diversi tipi di query per recuperare, analizzare ed aggiornare il database. Consente inoltre di acquisire le competenze indispensabili per creare maschere, inserire e consultare più semplicemente database e stampare gli stessi in report. |
IN - EVSI - 16 | Microsoft Access VBA Programming | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | • Utilizzo avanzato delle formule e di altri strumenti evoluti. • Creazione e modifica di macro in ambiente Excel. • Elementi base della programmazione. • Le strutture fondamentali della programmazione: sequenza, selezione, iterazione. • Registrazione, modifica e lancio di una macro con pulsanti di comando specifici e con la personalizzazione della barra multifunzione. • I Moduli e l'Editor di VBA. • Utilizzo del codice VBA al fine di sviluppare procedure adeguate al controllo, alla modifica e all'inserimento di valori nelle celle di Excel tramite codice VBA. • Utilizzo del codice VBA per creare autonomamente un semplice programma che giri in ambiente Excel. |
Il corso ha l'obiettivo di fornire agli utenti le conoscenze base necessarie per sviluppare applicazioni in Access con l'ausilio di VBA. |
IN - EVSI - 17 | Power Point - le conoscenze base per essere operativi | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Introduzione a PowerPoint Ambiente di lavoro e comandi principali Gestire i file di PowerPoint Diversi metodi per visualizzare una presentazione Pianificare la presentazione Scegliere e modificare il layout Utilizzare lo Schema diapositiva ed i modelli di presentazione Utilizzare la Diapositiva Sommario Testo delle presentazioni Formattare caratteri e paragrafi Elenchi puntati Modificare il piè di pagina di una diapositiva Arricchire le presentazioni Inserire note e creare stampati Inserire immagini Cenni sull’inserimento di grafici, tabelle e organigrammi Animare la presentazione Creare diapositive animate e con effetti di transizione Stampa della presentazione Impostare le diapositive per la stampa Soluzioni di stampa |
Il corso consente di acquisire il metodo corretto per creare rapidamente ed efficacemente una presentazione o per modificarne una esistente. |
IN - EVSI - 18 | Power Point - utilizzo di strumenti avanzati (anche in E-learning) | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Pianificare la presentazione Scegliere e modificare il layout Utilizzare lo Schema diapositiva ed i modelli di presentazione Utilizzare la Diapositiva Sommario Inserire immagini Inserire clipart e immagini da file Formattare le immagini e personalizzarle Inserire grafici e tabelle Creare grafici e tabelle direttamente in PowerPoint Importare grafici e tabelle da altri ambienti: l'OLE in Windows Inserire un organigramma Animare la presentazione Creare diapositive animate e con effetti di transizione Inserire suoni e filmati Creare presentazioni interattive Collegamenti ipertestuali Pulsanti d’azione Aprire programmi durante l’esecuzione Stampa della presentazione Impostare le diapositive per la stampa Soluzioni di stampa |
Perfezionare la conoscenza di PowerPoint consente di creare presentazioni più complete. Il corso fornisce le conoscenze per utilizzare grafici e diagrammi, collegamenti ed animazioni. |
IN - EVSI - 19 | Come preparare una presentazione efficace in power point | 4 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Le basi per la comunicazione efficace Identificazione della circostanza di presentazione: documento, piccolo gruppo, grande audience Definizione del target di comunicazione: raccolta informazioni sui partecipanti, definizione dei Social Style Strutturazione dei contenuti: sequenza di costruzione dei contenuti, Pyramid Principle, Executive Summary, Story Board Hacks per preparare e presentare al meglio Definizione del formato: Layout di presentazione, Allineamenti, Forme, Colori Creazione dei contenuti; struttura, testi e grafica, foto e video. Revisione e presentazione dal vivo: prepararsi alla presentazione e adattare il documento; esercitare la presentazione e prepararsi a ogni evenienza |
Il corso fornisce le tecniche salienti indispensabili per realizzare presentazioni a forte impatto visivo in Power Point, utilizzando correttamente gli strumenti di comunicazione grafica e creazione del testo. |
IN - EVSI - 20 | OneDrive for Busienss | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | 1 - Introduzione Cos'è OneDrive for Business Come orientarsi nell'interfaccia web Come accedere a OneDrive for business sul tuo smartphone 2 - Gestione dei file tramite l'applicazione web Come creare file e cartelle Come caricare file e cartelle dal tuo computer Come ordinare, filtrare e visualizzare i file Come aprire o scaricare i file Come cercare e navigare tra file e cartelle Come spostare, copiare e rinominare file e cartelle Come eliminare o ripristinare file e cartelle Come vedere informazioni e attività recenti di un file o di una cartella Come contattare e vedere informazioni sull’autore dell’ultima modifica Come vedere e ripristinare versioni precedenti di un file Come ricevere email o sms di notifica su modifica di un file 3 - Condivisione Come condividere file e cartelle Come condividere con un gruppo o con tutti Come creare un link interno o pubblico a un elemento Come gestire file e cartelle condivise da altri Come creare un sondaggio in Excel Come sincronizzare la raccolta OneDrive forBusiness 4 - Gestione dei file tramite l’applicazione client Cos’è e come gestire il client di OneDrive for Business Come scegliere le cartelle di sincronizzazione e tutte le impostazioni Come caricare file e cartelle Come spostare, copiare e rinominare file e cartelle Come eliminare o ripristinare file e cartelle Come gestire la sincronizzazione 5 - Integrazione con Office desktop e condivisione Come creare e aprire file con le app desktop di Office Come creare un blocco appunti da OneNote Come condividere file e cartelle Come condividere da un’app desktop di Office Come collaborare contemporaneamente con altri sullo stesso file 6 - Procedure avanzate Come risolvere i problemi di sincronizzazione Come visualizzare l’allocazione della quota all’interno del sito Come cambiare il percorso della cartella di sincronizzazione |
Il corso ti porta ad esplorare tutte le funzionalità del prodotto, sia nella sua versione web, che nella sua versione client, così da poter gestire i tuoi file da qualsiasi dispositivo, dentro o fuori ufficio e in totale sicurezza. |
IN - EVSI - 21 | Skype for Business | 4 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | 1 - Introduzione Cos’è Skype for Business Come accedere a Skype for Business Come orientarsi nella finestra principale Come accedere a Skype for Business sul tuo smartphone 2 - Configurazione iniziale Come configurare e testare audio e video Come impostare l'immagine personale Come impostare la presenza e riconoscere quella degli altri Come aggiungere un contatto e impostarne la relazione di privacy Come creare e gestire gruppi Come impostare i tuoi numeri di telefono 3 - Messaggistica Come inviare un messaggio istantaneo e allegati Come usare la cronologia delle conversazioni Come impostare le opzioni di messaggistica istantanea 4 - Chiamate vocali e video Come effettuare e rispondere a una chiamata vocale Come effettuare e rispondere a una videochiamata Come avviare una conferenza telefonica Come registrare e riprodurre una conferenza telefonica 5 - Riunioni Come impostare una riunione di Skype con Outlook Online Come impostare una riunione di Skype con Outlook Come gestire il controllo e i permessi Come impostare una riunione con Skype for Business Web Scheduler Come avviare una riunione immediata Come caricare gli allegati per una riunione Come partecipare a una riunione Come partecipare a una riunione con Skype for Business Web App Come condividere il desktop Come condividere una presentazione o un programma Come condividere lavagna, sondaggio, domande e risposte Come registrare e riprodurre una riunione 6 - Riunioni in broadcast Come creare una riunione Skype Meeting Broadcast Come gestire una riunione Skype Meeting Broadcast Come partecipare a una riunione Skype Meeting Broadcast |
Obiettivo del corso è fornire gli strumenti per imparare l’utilizzo di Skype for Business come strumento di comunicazione per l'Instant Messaging, per effettuare chiamate, per definire e condurre riunioni. |
IN - EVSI - 22 | La certificazione MOS – Microsoft Office Specialist Master | 32 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Il corso, il cui programma si basa sul Syllabus, documento ufficiale Microsoft di preparazione al conseguimento della certificazione Microsoft Office Specialist, consente di apprendere l’utilizzo dei software ad un ottimo livello e mette l’allievo in condizione di sostenere gli esami di certificazione. Particolare attenzione verrà data agli strumenti che aiutano a migliorare la produttività e la redazione collaborativa. Infine si scoprirà che i file prodotti con il pacchetto office posso facilmente essere pubblicati sul web. | Riconoscimento della completa padronanza delle applicazioni Word Expert, Excel Expert, Access, PowerPoint. Rendere operativi i partecipanti sulle funzionalità più evolute del pacchetto Office. Utile anche per superare i moduli omonimi nella certificazione ECDL ed EIPASS. |
IN - EVSI - 23 | Web desing | 16 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Introduzione ai temi trattati durante il corso di Web Design. La figura del Web designer, responsabilità, mansioni, obiettivi, specializzazioni. Creare siti Web imparando HTML, CSS e JavaScript partendo dalle basi e sviluppando competenze grafiche utilizzando i migliori software come Illustrator e Photoshop. Progettare contenuti creativi attraverso lo studio di un concept di progetto. Layout, teoria del colore, gli strumenti necessari e le tecniche base per affrontare un progetto di comunicazione. Impara le basi di Sketch, strumento specifico per chi si occupa di User Interface e User Experience Design per siti Web o applicazioni mobile. Crea grafiche con Illustrator. Impara a utilizzare il migliore strumento per la progettazione grafica. Scopri le principali funzionalità, i comandi, gli effetti, la gestione di un file e la sua corretta esportazione. Sono previste prove pratiche ed esercitazioni in classe per una completa applicazione della base teorica. Identificare il modo migliore per organizzare le informazioni in un sito o in un’app, apprendere come progettare interfacce digitali fruibili e intuitive, utilizzando il visual design. Apprendere gli strumenti per creare dei corretti wireframe e dialogare con gli sviluppatori e visual designer. HTML, CSS, JAVA SCRIPT Pubblica in poche ore il tuo primo sito on-line imparando le basi di HTML, CSS. Impara a programmare da zero in modo da creare una landing page efficace e andare on-line con il tuo primo sito Web. Inoltre, andremo ad applicare i principi base di Web Design utilizzando gli strumenti corretti. Sono previste numerose esercitazioni in classe per una completa applicazione della base teorica. WORDPRESS Scopri il CMS più diffuso al mondo: impara a utilizzare WordPress per creare siti vetrina e blog accattivanti. Sfrutta la semplicità degli strumenti di personalizzazione e brandizzazione per creare una landing page accattivante. Impara a utilizzare i corretti plugin per integrare funzionalità utili al tuo sito. PRIVACY POLICY E DIRITTO D’AUTORE Lavorare nel mondo del Web comporta responsabilità e doveri da conoscere e rispettare. Apprendere la normativa per l’impostazione di una corretta privacy policy. Imparare a gestire correttamente il flusso di dati sensibili e la sua archiviazione. Conoscere la giurisprudenza in tema di diritto d’autore e copyright. |
Obiettivo del corso è rendere i partecipanti in grado di sviluppare in autonomia il processo di produzione dell'applicazione, di saper coordinare e gestire le diverse fasi di lavorazione fino alla messa online |
IN - EVSI - 24 | Sicurezza informatica – TCP/IP Security | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | TCP/IP fundamentals - Introduzione alle tipologie di firewall - Protocolli - Tipi di attacco - Introduzione agli IDS - Identificazione e Autenticazione dell'utente (su domini e Active Directory) - Host Security: sicurezza a livello di file system, privilegi locali, patch di sistema, crittografia del file system, malware - Politiche di Log e Auditing |
Il corso si propone di fornire una solida base teo-rica a chiunque debba realizzare o amministrare reti basate su TCP. Il corso si propone di offrire ai partecipanti una panoramica sulle problematiche di security per le reti Windows based, fornendo informazioni utili a chi deve amministrare e gestire la sicurezza negli ambienti di LAN. |
IN - EVSI - 25 | Analisi dei Rischi per la Sicurezza delle Informazioni | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | I principi, la struttura di riferimento ed il processo per la gestione del rischio secondo le linee guida ISO 31000; nalisi del contesto e delle parti interessate, definizione del campo di applicazione e dei confini di un Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni; Il processo di valutazione e trattamento del rischio nella norma ISO / IEC 27001; Tecniche di identificazione, analisi e ponderazione dei rischi; Profili di potenziali attaccanti e le motivazioni; Valutazione dei possibili impatti sulle informazioni e sui beni dell’organizzazione; Le minacce accidentali, ambientali e deliberate, incluse le tecniche di social engineering; Le vulnerabilità della Sicurezza delle Informazioni; Valutazione della verosimiglianza di accadimento per eventi e incidenti legati alla Sicurezza delle Informazioni; Ponderazione e trattamento dei rischi; Il presidio sui rischi introdotti dalla filiera ICT; Laboratorio per la realizzazione di un modello di valutazione dei rischi connessi alla Sicurezza delle Informazioni. |
Realizzare un sistema sicuro non è semplice: è necessario disporre di competenze specifiche in hardware, software, integrazione di sistemi informatici, sistemi di sicurezza fisica, gestione d'impresa, adempimenti legali. Per affrontare in maniera sistematica la progettazione della sicurezza delle informazioni e per valutarne i risultati, nel corso degli anni si sono consolidati metodi specifici, indicati come analisi e gestione del rischio. |
IN - EVSI - 26 | ITIL v4 Foundation | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Comprendere i concetti chiave del Service Management Comprendere principi guida di ITIL e come possono aiutare le organizzazioni nella gestione dei servizi Capire le quattro dimensioni del Service Management Comprendere lo scopo e gli elementi del sistema di valori ITIL (ITIL Service Value System) Comprendere le attività della Service Value Chain e come sono interconnesse Conoscere la finalità e i concetti chiave delle 15 pratiche ITIL Comprendere 7 pratiche ITIL (ITIL practices) |
ITIL, Information Technology Infrastructure Library (ITIL), è un framework pubblico che descrive le best practice dell’IT Service Management e mette a disposizione strumenti per il governo IT rispetto alla gestione del servizio nonché elementi per la continua misurazione e miglioramento della quali-tà dei servizi erogati |
IN - EVSI - 27 | Sicurezza ICT: norme e frodi | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Sicurezza delle informazioni - Governo della Sicurezza e Gestione della Sicurezza - Integrità, Disponibilità e Riservatezza delle Informazioni - Ambiti della Sicurezza delle Informazioni - Analisi dei rischi - Business Continuity e Disaster Recovery - Standard e best practice di riferimento - La sicurezza delle informazioni nella normativa - Privacy, Responsabilità Amministrativa, Criminalità Informatica - Agenzia per l’Italia Digitale: Sicurezza dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture delle pubbliche amministrazioni - Frodi ICT - Gli impatti economici delle frodi ICT - Frodi “Interne” e frodi “esterne” - L’evoluzione delle frodi - La sicurezza ICT come deterrente per le Frodi ICT |
Il corso realizza una panoramica sui concetti della sicurezza delle informazioni e su come questa sia legata a normative nazionali ed internazionali vigenti, oltre ad essere elemento fondamentale per la gestione delle frodi, interne e/o esterne, in ambito ICT. |
IN - EVSI - 28 | Office 365 Adoption: imparare a lavorare meglio valorizzando le opportunità fornite da Office365 | 8 | Innovazione, L'evoluzione dei Sistemi Informativi | Formazione sui principali applicativi: - Teams; - Sharepoint; - skype for business; - Planner; - Flow; - Power BI; - One Note; - Calendar. |
L'obiettivo del progetto è quello di rendere pervasiva l’adozione di Office 365 in azienda, fornendo alle persone le competenze necessarie per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla piattaforma. |
MI - INT - 01 | Export Management | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Strategie di internazionalizzazione - Pianificare l’ingresso nei mercati esteri Export Manager: ruolo, mansioni e responsabilità Come analizzare e selezionare i nuovi mercati Analisi del macro-ambiente e del micro-ambiente economico per Paese di ingresso Definizione dei criteri di scelta degli intermediari (i canali di vendita) Pianificazione delle strategie di internazionalizzazione e definizione degli obiettivi di medio lungo-termine Elaborazione di un piano di azione Il quadro giuridico Conoscere e padroneggiare i rischi giuridici correlati a export e internazionalizzazione La protezione dei marchi e dei brevetti Conoscere le normative doganali e fiscali per coglierne i vantaggi Gestire contenziosi nel commercio internazionale Vendere all'estero - Gestire la forza vendita sui mercati esteri Pianificare e gestire l’attività del team commerciale estero e dell’ufficio export Definire gli obiettivi di performance commerciale e gli strumenti di monitoraggio della rete vendita internazionale (KPI) Monitoraggio dei risultati e forecasting |
Capire come entrare in contatto e selezionare aziende e partner Approfondire le principali tematiche sui processi di internazionalizzazione Sviluppare le capacità di lettura e analisi dei mercati esteri Elaborare strategie di ingresso vincenti e durature Utilizzare il web nei processi di internazionalizzazione Apprendere le testimonianze dai Paesi esteri analizzando casi concreti |
MI - INT - 02 | Dogana e commercio con l'estero | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | 1. Introduzione alla pratica di import export e al diritto del commercio internazionale 2. Fonti normative e tecnica doganale: la gestione dei più importanti documenti doganali 3. Origine delle merci 4. L’esportazione dei beni dual use e le restrizioni verso alcuni paesi |
Analizzare i risvolti operativi per le imprese alla luce del nuovo Codice Doganale dell’Unione con particolare riferimento ai seguenti temi: - novità introdotte dal nuovo Codice dell’Unione - la qualifica di esportatore nel nuovo CDU - prove alternative di avvenuta esportazione - nuove procedure di sdoganamento e semplificazioni per esportatori e importatori - modifiche alla tariffa doganale, l’importanza della corretta attribuzione di nomenclatura ai propri prodotti - autorizzazione AEO: figura chiave per poter operare sui mercati internazionali - nuove regole di origine delle merci e made in. |
MI - INT - 03 | Fiscalità internazionale | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | la dimensione fiscale di un business internazionale la stabile organizzazione Il gruppo internazionale Il transfer pricing – prima parte Il transfer pricing – seconda parte Dividendi, interessi e royalties Pianificazione fiscale e disposizioni antielusive |
l percorso è finalizzato ad approcciare in modo operativo le problematiche più ricorrenti di fiscalità internazionale, alla luce sia delle recenti modifiche della disciplina domestica che degli sviluppi avvenuti nel contesto sovranazionale. |
MI - INT - 04 | Contratti di acquisto e vendita internazionali | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Il contratto in generale Come condurre le trattative precontrattuali Progettazione del contratto d’acquisto Principali forme di inadempienza contrattuale e relative possibili tutele Contratti tipici e atipici: la compravendita Contratti tipici e atipici: appalto, contratto d’opera e somministrazione Contratti di integrazione produttiva |
Obiettivo del corso è fornire ai partecipanti le competenze per affrontare i mercati esteri minimizzando i rischi e massimizzando i vantaggi, integrare aspetti tecnici ed economici nella valutazione dei fornitori, razionalizzare il portafoglio fornitori esteri. |
MI - INT - 05 | Sviluppo delle attività B2B (BUSINESS TO BUSINESS) | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Vendita consulenziale, inbound sales e strategie di vendita B2B B2B (Business to Business) vs B2C (Business to Consumer) Analisi del mercato di riferimento Gestire il database clienti: lead, prospect, clienti attivi e clienti passivi Mappare i processi decisionali e di acquisto dei clienti (buyer's journey) Strumenti, tecniche e strategie di vendita B2B: inbound sales vs outbound sales Integrazione tra marketing e vendite: da inbound marketing a inbound sales, sales enablement e sales content strategy Strategie di up-selling e cross-selling Il kit mentale del venditore Motivazione, automotivazione e intelligenza emotiva I problemi della vendita e l’atteggiamento vincente Time management e pianificazione dell’attività di vendita nel medio-lungo termine Gestire le relazioni con i clienti La vendita come costruzione di rapporti interpersonali duraturi Il concetto di comunicazione e la sua applicazione alla vendita L’ascolto attivo e i livelli di comunicazione (comunicazione verbale, non verbale e paraverbale) Definire il mix ideale di canali di comunicazione online e offline Il concetto di scambio Gestire l’appuntamento di vendita Lo sviluppo del colloquio di vendita La gestione delle obiezioni Di fronte all’esito del colloquio di vendita La gestione del follow-up |
L'obiettivo del corso è quello di fornire ai partecipanti un quadro di riferimento per affrontare, con un approccio manageriale, le decisioni chiave nell'ambito delle attività di comunicazione di marketing. I diversi moduli del programma sono orientati ad approfondire la conoscenza dei modelli teorici, dei metodi e delle tecniche per elaborare, a partire dalla strategia e dagli obiettivi di marketing, una strategia di comunicazione, gestire in modo efficace e sinergico i diversi strumenti del communication mix, controllare e misurare la performance delle iniziative sviluppate. |
MI - INT - 06 | Corsi di lingue | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Il corso offre al partecipante un percorso formativo nella lingua richiesta adeguato alle proprie esigenze e finalizzato ad acquisire un livello di conoscenza adeguito agli obbiettivi prefissati. | Offriamo una vasta gamma di corsi di lingue organizzabili a tutti i livelli, con modalità di fruizione flessibili e modulabili sulla base delle esigenze e degli obiettivi dei discenti e delle aziende. |
MI - INT - 07 | Marketing Internazionale | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | 1. Country analysis e stima dei potenziali di mercato all’estero Le informazioni e le basi di dati per l’analisi dei Paesi e dell’andamento dei principali settori di attività sui mercati esteri Gli indici di competitività e doing business e l’analisi dei rischi I vantaggi (e svantaggi) competitivi delle nazioni, criteri per la valutazione del loro impatto sui settori di attività: un’applicazione concreta e un aggiornamento del modello di Porter Un metodo pratico di valutazione dell’attrattività dei Paesi Stima dei potenziali di mercato all’estero sulla base di fonti di carattere secondario Valutazione dei fattori di successo competitivo all’estero, in funzione dei settori di attività e delle caratteristiche dei Paesi Linee guida per l’effettuazione di efficaci e poco costose ricerche sul campo. 2. strumenti di supporto alle decisioni di marketing internazionale L’importanza di un piano: come superare gli ostacoli alla sua formulazione Proiezione del profilo competitivo aziendale sui mercati esteri e implicazioni strategiche Valutazione e scelta delle strategie di ingresso e di presenza più promettenti, con particolare riferimento alle eventuali opportunità di adattamento o integrazione della gamma di offerte Sviluppo di strategie di prezzo coerenti con il profilo competitivo e con gli obiettivi di presenza sul mercato Valutazione e scelta delle strategie distributive più appropriate in funzione delle strategie di presenza e dell’assetto dell’organizzazione di vendita a supporto delle strategie distributive Linee guida per lo sviluppo di strategie di comunicazione, on e off-line Un cruscotto per il controllo strategico ed economico-finanziario multicountry e multibusiness. |
Acquisire le capacita per una valutazione critica delle caratteristiche del proprio prodotto/servizio in relazione ai prodotti/players concorrenti su un determinato mercato target Fornire nuovi strumenti concettuali e metodologici per sviluppare o consolidare la capacita di formulare analisi e piani di marketing internazionale di prodotto e servizio ` Saper attivare un processo di internazionalizzazione e sviluppare azioni di marketing di prodotto e servizio adeguate Definire una politica commerciale su scala internazionale Ottimizzare il risultato delle azioni di marketing internazionale Sviluppare competenze di marketing con particolare riferimento agli strumenti e alle tecniche di ingresso nei mercati internazionali, alle strategie di entrata sul mercato estero |
MI - INT - 08 | L’origine preferenziale ed il Made In – istruzioni operative | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Differenze tra il concetto di origine non preferenziale (Made in) ed origine preferenziale individuazione dei Paesi con i quali la UE ha siglato accordi di origine preferenziale; le regole di origine preferenziale; le dichiarazioni da rilasciare su fattura; l'assunzione dello status di esportatore autorizzato a fare dichiarazioni su fattura; l'accordo UE/Corea entrato in vigore il 01.07.11. Le dichiarazioni da rilasciare per ottenere il certificato Eur1 impatto daziario dei certificati Eur1; raffronto tra il certificato Eur1 ed il certificato ATR (valido per la Turchia); le dichiarazioni da richiedere ai propri fornitori (Long term declaration); discussione di casi pratici. |
Obiettivo del corso è fornire la prassi operativa di costruzione della filiera dell’origine in funzione del controllo doganale, le modalità di una eventuale richiesta per divenire “esportatore autorizzato “ e le normative che regolamentano l'attribuzione dell'origine non preferenziale e del "Made in" |
MI - INT - 09 | Le reti per l’internazionalizzazione e i consorzi per l'internazionalizzazione | 12 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Le reti di impresa: riferimenti normativi nazionali ed internazionali Come costituire una rete Le forme organizzative per gli accordi di cooperazione commerciale, (joint venture, accordi commerciali, mandato alla vendita, accordi di distribuzione etc). I possibili assetti societari da realizzare all’estero per favorire l’export Le cessioni di beni all’interno dell’Unione europea La contrattualistica internazionale e le principali consuetudini giuridiche nelle operazioni di esportazione Il Web Marketing come strumento di comunicazione sui mercati esteri: check preliminare aziendale e valutazione delle potenzialità |
Obiettivo dell’azione formativa è quello di fornire le linee guida principali per favorire la condivisione e la coesione tra le realtà delle PMI per svilupparsi nel mercato internazionale |
MI - INT - 10 | Corsi di lingue Business | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Durante il corso, verranno affrontate una serie di attività, tra le quali simulazioni di conversazioni formali ed informali, discussioni e esercizi mirati al miglioramento della pronuncia. I partecipanti svilupperanno le abilità per rendere efficace la comunicazione e per essere sicuri e professionali nelle conversazioni con colleghi e clienti. Verrà sviluppato un vocabolario di termini tecnici in linea con il settore richiesto. | la globalizzazione e la crescente competitività dei mercati richiedono una formazione sempre più specifica e mirata che consenta a imprenditori, dipendenti e manager di fronteggiare con professionalità e competenza l’incalzante moltitudine di attività da svolgere. Non basta saper parlare ed esprimersi in lingua straniera: l’utilizzo dello strumento linguistico è finalizzato al raggiungimento di obiettivi di business specifici. |
MI - INT - 11 | Italiano per stranieri | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Progettare l'internazionalizzazione | Il programma del corso è definito in base al livello del gruppo di studenti e si basa sempre su un approccio comunicativo-funzionale che pone attenzione alle quattro abilità linguistiche: comprensione scritta e orale e produzione scritta e orale. | Al termine del corso il partecipante riuscirà a comprendere espressioni di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sarà in grado di interagire in modo efficace con un focus ai contesti lavorativi. |
MI - MARK - 01 | Pricing: dal costing alla strategia di prezzo | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | • Chi stabilisce il prezzo in azienda? • Il prezzo come fattore strategico • Modelli di determinazione del prezzo di vendita • I costi rilevanti nella determinazione del prezzo • Tecniche di pricing a partire dai costi: Cost Plus Pricing, Target Return Pricing, l’analisi di pareggio • Metodi a confronto e implicazioni strategiche: direct costing e full costing • Prezzo e valore per i clienti • Misurazione del valore percepito • Strategie di discriminazione dei prezzi • Versioning e prezzo per la gamma prodotti • Prezzo, razionalità limitata ed incertezza • Il prezzo come leva promozionale • Decidere il prezzo per un nuovo prodotto • Teoria dei giochi e impatto competitivo delle decisioni di prezzi |
il corso ha l'obiettivo di fornire gli strumenti per rendere in grado i partecipanti di fare la scelta più appropriata della metodologia di pricing e in maniera consapevole, coinvolgendo nel processo gli attori aziendali necessari ed allineando la metodologia agli sviluppi del prodotto, del mercato e dei processi aziendali. |
MI - MARK - 02 | Tecniche base di vendita | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Conoscere il proprio mercato: il marketing per il venditore Organizzare la propria azione di vendita Applicare le regole di base di una buona comunicazione Padroneggiare gli strumenti di dialogo con il cliente Utilizzare un filo conduttore per dirigere la vendita Preparare una visita Stabilire un contatto positivo con il cliente Far parlare il cliente Utilizzare il telefono come strumento di vendita |
Il corso propone un approccio unico e testato alle tecniche di vendita più operative, trasmette le competenze indispensabili per vendere con successo, dalla definizione del target fino alla conclusione della trattativa. |
MI - MARK - 03 | Tecniche avanzate di vendita | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Conoscere l’azienda e i suoi bisogni Stabilire rapidamente una comunicazione di qualità Costruire, valorizzare e sostenere la propria offerta Il momento della verità, ovvero come concludere per vendere Costruire e mantenere il rapporto con il cliente Laboratorio pratico: sviluppare comportamenti |
Il corso, studiato per chi ha già maturato esperienza nelle vendite, trasmette le più moderne tecniche di vendita e di negoziazione per sviluppare un approccio consulenziale alla vendita e concludere con successo anche le trattative più complesse. |
MI - MARK - 04 | Motivare e gestire la forza vendita | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Il ruolo del Direttore/Responsabile Vendite: sapere, saper fare, saper far fare, saper essere; La gestione e la motivazione della forza vendita; La pianificazione e l'organizzazione delle attività e la gestione del tempo; Stimolare l'adesione e l'impegno della forza vendite nel raggiungimento degli obiettivi; Come aumentare l'efficacia e l'efficienza dei venditori; Individuare punti di forza e aree di miglioramento nella forza vendite; L'affiancamento ed il coaching del venditore; La gestione delle riunioni commerciali; Realizzare piani d'azione commerciali; Gli strumenti di misurazione e di controllo della forza vendita; La gestione delle situazioni difficili: dire di no, gestire i conflitti, comunicare cattive notizie,...; |
In un contesto che ogni giorno propone sfide sempre più ambiziose, la gestione di un team commerciale è efficace se si combinano alcuni ingredienti-chiave: strategia, leadership e gestione. Il corso fornisce leve e strumenti operativi per accompagnare il Manager Commerciale nella gestione quotidiana dei propri collaboratori, per acquisire una reale leadership “sul campo”. |
MI - MARK - 05 | Sales Manager: la gestione della struttura commerciale | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Il ruolo del Sales Manager La sfera di influenza del Sales Manager Le competenze chiave di un Sales Manager Stili di leadership. Guida o Dittatore? I principi base della vendita e i 6 punti nei quali si sviluppa Il principio di causa-effetto – Il corretto punto di vista con il quale affrontare le difficoltà Alcune idee autolimitanti da cambiare La gestione della rete di vendita Rete di vendita diretta vs rete di vendita indiretta Come strutturare e organizzare la propria forza vendita Dimensionamento ottimale della forza vendita Effettuare la pianificazione strategica e tattica delle vendite – Come mettere in atto un piano commerciale Selezionare, formare e motivare i venditori Utilizzare correttamente le riunioni La valutazione della performance commerciale Definire gli obiettivi di vendita e come assegnarli Misurare i risultati commerciali per stimare crescita e continuità Valutare i venditori con strumenti appropriati Gli errori di vendita più comuni: come individuarli e correggerli Come applicare premi e penalità Come costruire una squadra vincente |
Il corso fornisce gli strumenti e le competenze per gestire la struttura commerciale coinvolgendo e motivando i venditori, scegliere e applicare la strategia in linea con gli obiettivi aziendali, per essere fonte di ispirazione nei processi di innovazione e cambiamento, ottimizzare l’efficacia della forza vendita, dalla selezione dei venditori alla costruzione del piano di vendita. |
MI - MARK - 06 | Gestione commessa | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Migliorare la gestione della relazione con il cliente esterno e interno: specifiche di commessa, gestione rapporti con fornitori e reparti, gestione varianti e modifiche Migliorare la gestione del tempo e le best practice sulle riunioni Anticipare le derive di commessa Migliorare la propria capacità di problem solving e problem setting Negoziare e finalizzare il contratto Conoscere le principali caratteristiche e peculiarità dei contratti di commessa |
Obiettivo del corso è di migliorare le competenze di Project Management lungo tutte le fasi del processo di gestione di una commessa industriale, sia dal punto di vista del fornitore che del cliente. |
MI - MARK - 07 | Il responsabile acquisti | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Gli acquisti nel nuovo sistema competitivo La gestione del portafoglio acquisti La gestione dei mercati di fornitura La gestione dei rapporti di fornitura Analisi e valutazione dei prezzi di acquisto L’outsourcing Il supply chain management Il budget degli acquisti Il controllo economico degli acquisti Il controllo delle prestazioni degli acquisti Assetto organizzativo della funzione acquisti |
Inquadrare il ruolo strategico della funzione acquisti in azienda Sviluppare le competenze di management degli acquisti Fornire gli strumenti operativi a supporto della gestione degli acquisti |
MI - MARK - 08 | Il buyer d'effetto | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | 1. Il buyer: responsabilità, obiettivi, attività principali 2. Le Tecniche e gli strumenti per un'attività efficace del Buyer 3. Le Tecniche di negoziazione per una trattativa vincente 4. Gli Strumenti per comunicare con efficacia |
Il percorso formativo intende fornire gli strumenti e le tecniche per lavorare con efficacia garantendo vantaggi concreti all'azienda attraverso le conoscenze approfondite dell'intero processo d'acquisto e le capacità di negoziazione. Il Buyer, infatti deve essere in grado di sviluppare una strategia di negoziazione per condurre un'efficace trattativa, analizzare le offerte e i prezzi per acquistare al meglio, saper valutare i fornitori per migliorare le loro prestazioni, sviluppare una relazione positiva, vincente e duratura con i fornitori. |
MI - MARK - 09 | Gestione dei Clienti | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Il ruolo dell’Addetto al Customer Care oggi – Le competenze richieste – Le risorse da mettere in campo Il servizio Post-vendita come valore aggiunto – Il ciclo di vita del Cliente – Le potenzialità di un Customer Service efficente – Le opportunità da cogliere La gestione del reclamo – Customer Loyalty e Customer Retention – I 7 principi fondamentali – Ogni reclamo al suo posto – Il giusto atteggiamento di fronte al reclamo La giusta comunicazione – Pensieri negativi vs. parole positive – Comunicare assertivamente – Ad ogni mezzo il suo messaggio – La comunicazione fra i reparti aziendali Creare un contatto duraturo nel tempo – Le fasi del problem solving – Le tecniche di decision making La professionalità al servizio del Cliente – Gestione delle informazioni – Condivisione di buone pratiche per prevenire future anomalie – Le azioni da intraprendere dopo la chiusura del reclamo |
Il corso risponde a questi interrogativi, esplorando le diverse componenti del " relationship marketing " e, in particolare, ponendo l'attenzione su: Quali sono gli aspetti rilevanti per la soddisfazione del Cliente; Quali sono le metodologie di “ascolto” del cliente; Come è possibile misurare e controllare la Qualità erogata; Quali sono le metodologie per misurare e incrementare il “Valore” percepito Come progettare prodotti e servizi che accrescano il “Valore” offerto |
MI - MARK - 10 | Qualità del servizio e customer satisfaction | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | approfondire il controllo dei servizi aziendali. conoscere il sistema di indicatori di performance customizzato sulle caratteristiche ed esigenze della propria organizzazione. conoscere il processo di miglioramento continuo delle prestazioni delle facility aziendali. organizzare la pianificazione di efficaci indagini sulla soddisfazione del cliente. |
Il costante miglioramento della capacità di legare a sé il proprio cliente è diventato un fattore critico di successo. L’acquisizione di nuovi clienti ha dei costi elevatissimi, la fidelizzazione dei clienti acquisiti è vitale per l’impresa: è quindi fondamentale la loro soddisfazione, meglio e prima della concorrenza, per mantenere e accrescere la posizione competitiva. |
MI - MARK - 11 | Tecniche di Comunicazione efficace | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | La comunicazione verbale, non verbale e para verbale Che cos’è il “Public Speaking” e primi rudimenti su come parlare in pubblico Il metodo Gordon Saper gestire lo stress e le emozioni Il linguaggio del corpo: postura, mimetica, gesto, voce Il contatto visivo La stretta di mano Personal brand e Personal Touch: che cos’è e quanto è importante lo “stile personale” La comunicazione efficace Organizzazione e scelta dei contenuti Scelta dei messaggi da veicolare Pianificazione del discorso: inizio, sviluppo, conclusioni Lo storytelling management applicato in azienda L’uso della parola e i “mattoni” della comunicazione efficace Le regole della chiarezza verbale Facilità e chiarezza espositiva L’arte della sintesi L’uso delle parole-chiave Parlare per immagini Usare correttamente numeri, statistiche, grafici Comprensione e Gestione delle 7 “C” della comunicazione Come iniziare e come concludere il discorso Coinvolgere il “pubblico” con la Leadership Conversazionale Come informarsi sul pubblico L’uso dell’umorismo Saper trasmettere visioni Esprimere opinioni e accettare critiche Le 4 chiavi della Leadership conversazionale: Intimità, Interattività, Inclusione e Intenzionalità Atteggiamento conversazionale La gestione delle domande Qual è la vera intenzione delle domande Qual è la vera intenzione di una domanda difficile Come rispondere ad una domanda di cui non si conosce la risposta Il contatto visivo e la gestione degli interlocutori nelle domande Esprimere opinioni e accettare critiche |
Dedicare la giusta rilevanza agli aspetti comunicativi e relazionali vissuti all'interno del luogo di lavoro, promuovendo e migliorando le capacità di comunicazione, affinché esse divengano uno strumento propulsore di efficienza e attivatore di dinamiche positive. Incrementare le abilità comunicative consentirà un più adeguato e positivo confronto sociale e contemporaneamente stimolerà un ambiente di lavoro collaborativo, comunicativo ed efficace. |
MI - MARK - 12 | Promuovere e vendere con i Social Media | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Caratteristiche del web Analisi dei prinicpali social media per la promozione Google + Google My Business YouTube Creare un esempio di comunicazione |
Il corso si propone di analizzare le opportunità offerte dal web per implementare un'attività di business on line che sia integrata con il canale di vendita off line, approfondendo i nuovi modelli emergenti, social commerce e mobile commerce. |
MI - MARK - 13 | Brand reputation | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Digital reputation Cos’è la digital reputation Come analizzare e monitorare la digital reputation della propria azienda Perché è importante avere una buona digital reputation Digital reputation negativa Gestire una digital reputation aziendale negativa Conseguenze ed effetti Casi esemplificativi di crisi aziendale online SEO plan Introduzione al Search Engine Marketing: componenti SEM (SEO, SEA), l'utente e i suoi bisogni I principi della SEO: Google e i fondamenti del posizionamento sui motori di ricerca I diversi fattori di ranking sui motori di ricerca Gestione e pianificazione dei contenuti online Tecniche SEO per arginare una digital reputation negativa Monitoraggio dei risultati Le principali metriche SEO per misurare i risultati raggiunti Usare i risultati per ottimizzare la strategia Tool e strumenti SEO utili |
Il Corso fornisce le competenze e le conoscenze necessarie per comprendere, gestire e sviluppare la reputazione dei brand, cogliendo le nuove opportunità di lavoro offerte oggi nella Comunicazione soprattutto nelle aree Reputation Management, Digital Reputation e Digital Communication. |
MI - MARK - 14 | Marketing digitale: strumenti e pratiche d’uso del marketing sul web | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | progettare una strategia di Marketing Digitale rispettando la normativa vigente integrare i Social Media in una strategia digitale e coinvolgere gli Influencer pianificare campagne di lead generation e gestire un database creare contenuti efficaci e ideare attività di Email Marketing, Video Marketing, SEO e SEM implementare la Marketing Automation e adottare i principi di UX e UI Design definire il pricing dei prodotti e capire le logiche dell’Affiliation Marketing |
Il corso sviluppa i principali contenuti necessari per predisporre un piano di marketing digitale, al fine di rendere l'azienda in grado di cogliere le opportunità derivanti dal fare marketing con il web. |
MI - MARK - 15 | Il digitale per l'internazionalizzazione d'impresa | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | Aziende e consumatori in un mondo digitale E-commerce in Italia e nel mondo Strategia e organizzazione d’impresa nell’era digitale Digital marketing – comunicazione 4.0 Progetto e-commerce I Key Performance Indicators Investimenti – costi e ricavi Make or buy Digital export – vendere in Europa, USA e Cina Marketplace B2B e B2C Selezione mercati Strategie omnichannel “Consumatori digitali” Mobile user experience Applicazioni digitali per il B2B Fabbrica 4.0 ed e-commerce Search engine marketing Search media marketing Digital direct marketing Analytics e strumenti di monitoraggio performance Le opportunità del digitale Ruolo di importatori, distributori e partner locali Le fiere al tempo di internet Negozi, centri commerciali e omnicanalità |
Il percorso si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi: - la pianificazione strategica nei mercati internazionali; - il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane; - le agevolazioni per l'internazionalizzazione; - il contratto internazionale dalla negoziazione alla sua redazione; - la gestione delle problematiche doganali e dei trasporti nelle operazioni all'estero. |
MI - MARK - 16 | La business presentation | 8 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | La comunicazione come processo dinamico; gli elementi del processo comunicativo, gli assiomi ed i principi fondamentali, il feedback come elemento cardine per la valutazione dell'efficacia della comunicazione Gli stili di comunicazione: formale ed ufficiale, informale ed amichevole Canale e messaggio: come impostare lo stile di comunicazione più efficace Empatia e persuasione: come creare sintonia con l'interlocutore Il conflitto e la sua gestione, Ascolto attivo ed assertività nella relazione La business presentation attraverso l'uso di powerpoint La preparazione della presentazione: strategia, obiettivi, storyboard Le principali funzioni grafiche e multimediali che il software ci offre Come rendere efficace al massimo una business presentation Gli strumenti multimediali e la loro interazione con l'oratore e l'audience Il public speaking: dovere di efficacia nella comunicazione L'arte del parlare in pubblico: creatività, influenza e persuasione Le tre fasi del public speaking: decollo, volo, atterraggio La gestione dello stress nella comunicazione La relazione con l’ambiente e con l’audience, trasformare la tensione da negativa a positiva Come gestire la respirazione e favorire il rilassamento |
I contenuti riguardano il quadro metodologico e operativo che un manager deve seguire per assicurare la massima efficacia ad una presentazione, effettuata nei confronti di un pubblico ristretto ed avente peso decisionale in relazione all'oggetto della stessa. |
MI - MARK - 17 | La presenza online per un brand di successo: dal sito alla multicanalità | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: - digital brand strategy & identity; - la comunicazione online: semiotica/semantica in ottica di cross device e multipiattaforma; - obiettivi del sito e sua architettura (tipologie di siti in funzione degli obiettivi); - analisi dei touchpoint con il consumatore; - analytics: statistiche sito, lettura, interpretazione dati, perche’ sono utili e a cosa servono; - le piattaforme tecnologiche e i tools a supporto nella gestione dei contenuti; - self site management: come gestire aggiornamenti e contenuti; - omnicanalità: integrazione degli asset digitali e interconnessione con la rete vendita; - la presenza sul Mobile (M-site, App). |
Fornire metodologie e conoscenze di base per riuscire ad identificare le leve e gli strumenti del marketing digitale che permettono di lavorare al successo di un brand. Riuscire quindi a padroneggiare gli strumenti e le appicazioni a sostegno di un lavoro di costruzione di un'identità digitale. |
MI - MARK - 18 | La strategia di comunicazione online, strumenti e metodi | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: - creare una Digital strategy coerente ed efficace; - definizione degli obiettivi - individuazione del target - definizione del budget - il messaggio e i contenuti, come comunicare online - campagne di comunicazione online (planning, buying..); - presenza organica sui motori di ricerca (SEO) - l'offerta pubblicitaria di Google - principali Canali di adv online - youTube e le campagne di brand/tutorial - mail marketing: DEM e Newsletter, differenze di utilizzo e tools - definizione KPI e calcolo del ROI - social Media strategy: Utilizzo, presidio, ottimizzazione, misurazione. |
Incrementare le competenze specifiche nell'area Web Marketing andando a illustrare nel dettaglio il modo in cui si possa creare una strategia digitale, dall'impostazione iniziale agli aspetti comunicativi fino alla fase di misurazione e controllo. |
MI - MARK - 19 | Dalla comunicazione alla relazione: come acquisire clienti fedeli | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: - la comunicazione per l’acquisizione di nuovi contatti; - il processo comunicativo di nurturing per convertire contatti in clienti; - Lead Generation: strumenti e tecniche di acquisizione clienti; - DEM e Newsletter, differenze ed utilizzo; - tecniche di marketing automation; - DB building ed integrazione con il CRM; - clusterizzazione del database contatti e clienti; - misurare il successo di una campagna Internet e integrare i risultati in un piano di comunicazione multimediale; - analisi del percorso da contatto a cliente; - modelli di calcolo dei Costi per contatto/cliente. |
Fornire le conoscenze utili per poter utilizzare le leve del web marketing in ottica di sviluppo business, con particolare riferimento all'ingaggio di nuovi clienti e sul percorso utile per sviluppare una fedeltà di marca elevata. |
MI - MARK - 20 | E-commerce: come vendere prodotti e servizi online | 16 | Marketing e Internazionalizzazione, Nuovi strumenti di marketing e vendita | All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: - Il mercato dell’E-commerce in Italia; - Logiche di promozione online di prodotti e servizi; - La comunicazione persuasiva per la vendita online; - Il catalogo online, presentare prodotti e servizi; - Up selling e cross selling tecniche e strumenti; - CRM: come incrementare le vendite attraverso l’analisi dei clienti; - Amazon: opportunità e limiti; |
L'obiettivo del corso è quello di sviluppare una maggior consapevolezza sul potenziale dei nuovi media in ottica internazionale, andando ad illustrare le potenzialità dell'e-commerce e il modo in cui poter utilizzare uno strumento di vendita online. |
OPE - EM - 01 | Modelli di consumo energetico basati su risparmio e sostenibilità ambientale | 16 | Operation, Energy management | Economia e mercato dell’energia - La bolletta energetica di impresa, il mercato libero e la borsa dell’energia, i contratti di acquisto di energia elettrica e gas metano - La normativa e le politiche incentivanti sull’efficienza energetica - Il D.Lgs 102/2014: obbligo di Audit, tipologia di imprese coinvolte, metodologia - I contratti di Servizio Energia e di Servizio Energia Plus - Gli aspetti ambientali legati all’utilizzo di energia - I Certificati Bianchi ed il ruolo delle ESCO |
Il corso fornisce le conoscenze necessarie sui modelli di consumo energetico basati su risparmio e sostenibilità così da poter favorire un nuovo modello di sviluppo basato su un approccio più “snello”, sia in termini burocratici che di impatto ambientale. |
OPE - EM - 02 | Efficienza energetica a e uso delle FER in azienda | 8 | Operation, Energy management | Strategie di efficientamento energetico - Check up ed Audit Energetico: metodologie e strumenti di analisi e valutazione - Analisi delle principali tipologie di interventi di miglioramento - Predisposizione e lettura di indici di prestazione energetica - Valorizzazione dei risparmi energetici Pianificazione di investimenti nell’efficienza energetica - Valutazione e comparazione di investimenti in ottica di risparmio energetico - Tipologia e valutazione delle principali forme di incentivazione - Autogenerazione da fonti rinnovabili e cenni sui Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) - Autogenerazione ad alta efficienza (cogenerazione e trigenerazione) |
Il corso fornisce le conoscenze necessarie sul sistema delle FER e dell’efficienza energetica per consentire ai discenti di adottare una corretta strategia, finalizzata al soddisfacimento di un bilancio energetico-ambientale positivo. |
OPE - EM - 03 | Energy manager | 24 | Operation, Energy management | Inquadramento normativo comunitario, nazionale e regionale in tema di efficienza e certificazione energetica degli edifici Quadro sovranazionale Quadro nazionale Quadro regionale Mercati nazionali dell’energia Legislazione ed incentivazione per rinnovabili ed efficienza Normative tecniche di riferimento per le prestazioni energetiche di impianti ed involucro Dati di base, parametri significativi e misurazioni, tecnologie dei materiali per l’efficienza energetica e risparmio energetico Concetti di Valutazione di Impatto Ambientale Tecnologie a confronto (sistemi involucro-impianti) Impianti a Fonti Energetiche Tradizionali e Rinnovabili L’efficienza energetica negli impianti ad uso industriale e nel civile di piccole e grandi dimensioni |
Il corso fornisce ai partecipanti conoscenze e competenze di base per svolgere il ruolo dell'Energy Manager all’interno della propria struttura organizzativa. Obiettivo del corso è di formare professionisti nel campo della gestione e dell’ottimizzazione dei costi e dei consumi legati alla spesa energetica e ambientale. |
OPE - EM - 04 | Gestione risorse idriche | 8 | Operation, Energy management | Sviluppo di conoscenze teoriche e applicative nel campo dell’idrologia delle acque sotterranee finalizzate a valutare le disponibilità idriche ed il destino di sostanze inquinanti nei mezzi saturi e non saturi utilizzando tecniche differenti (traccianti, geofisiche, idrauliche) e sperimentazioni in campo ed in laboratorio. Sviluppo di modelli concettuali e matematici per la valutazione delle disponibilità idriche, dell’impatto antropico, delle concentrazioni di inquinanti e per il bilancio tra disponibilità e domanda idrica anche in realazione aii cambiamenti climatici; Individuazione di tecnologie, elaborazione di liste di misure gestionali ed organizzative adeguate all’ambiente mediterraneo finalizzate al contenimento dei consumi idrici e dell’inquinamento diffuso, per la rinaturalizzazione dei corpi idrici, per il miglioramento della ritenzione idrica nei suoli. Sviluppo di sistemi integrati ed interoperabili per il monitoraggio in continuo quali quantitativo della risorsa idrica anche utilizzando dati provenienti da piattaforme remote; integrazione di soft-data all’interno di sistemi di monitoraggio tradizionali mediante l’utilizzo di metodi partecipativi, e metodologie di collective decision making; metodi per il trattamento, la stima e la riduzione dell'incertezza associata a dati ambientali |
Il corso approfondisce la normativa sulla gestione delle risorse idriche e del servizio idrico integrato. Il D.lgs. 152/99 (art. 44), richiede di individuare adeguati strumenti organizzativi di pianificazione per l'integrazione dei diversi piani, di bacino, di gestione del servizio idrico integrato e dei Piani di tutela delle acque. |
OPE - EM - 05 | UNI/CEI EN 50001:2011 i Sistemi di Gestione dell'energia | 8 | Operation, Energy management | Il Sistema di Gestione dell'Energia e le norme della serie ISO 50000 La nuova ISO 50001:2018 - Modifiche dovute all’adozione della ISO High Level Structure (HLS) Termini e Definizioni Analisi del contesto e delle aspettative delle parti interessate Scopo e Campo di Applicazione del SGE Leadership, Politica energetica e responsabilità Analisi Energetica Iniziale - analogie e differenze con la diagnosi energetica Valutazione della prestazione energetica Conduzione e manutenzione impianti Approvvigionamento e progettazione di apparecchiature e servizi energetici Miglioramento continuo – Non conformità e azioni correttive |
i partecipanti saranno in grado di svolgere un' analisi dello stato di fatto e delle novità in materia sia di regolamenti ministeriali, sia tecniche del come si deve realizzare la prossima diagnosi energetica. Il corso si focalizzerà sulla necessità di scegliere ed installare gli strumenti di misura e implementare un energy management reale nelle aziende. |
OPE - MA - 01 | Additive Manufacturing | 24 | Operation, Maintenance | Materiali per AM da polveri metalliche Sicurezza Caratteristiche dell’impianto AM Progettazione per AM Elementi di statistica per l’ottimizzazione della stampa Simulazione del processo AM Data preparation (Materialise Magics) Job preparation (EOSPRINT) Post processing Difettologia Normazione e qualifica (metrologia) |
Introduzione al Rapid Manufacturing (RM). Il passaggio dalla prototipazione alla produzione. Il concetto dello Slicing. Pensare Additive. Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica. Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing. Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing. Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche. Esempi di prodotti. Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo. Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche Rapid Manufacturing. |
OPE - MA - 02 | Ogni cosa al suo posto: METODO 5S | 8 | Operation, Maintenance | Avere il posto di lavoro pulito e ordinato e il primo passo per implementare la Lean Production, migliorando la qualità del prodotto, il Lead Time (tempo di attraversamento)la salute e la sicurezza sul posto di lavoro e la riduzione delle scorte La prima S: Seiri, Separare/Organizzare la postazione La seconda S: Seiton, Sistemare/Mettere in ordine La terza S: Seiso, pulire La quarta S: Seiketsu, ovvero standardizzare il processo La quinta S: Shitsuke, la disciplina per sostenere l’implementazione/Seguire le regole |
Le 5S sono un metodo della filosofia Lean, per creare postazioni di lavoro ordinate e pulite, evidenziare gli sprechi e rendere immediatamente visibili gli oggetti fuori posto. Il metodo 5s ha come scopo il miglioramento dell’organizzazione dei posti di lavoro favorendo l’ordine, la pulizia e la visibilità di quanto avviene in produzione. |
OPE - MA - 03 | Total Productive Maintenance - TPM | 8 | Operation, Maintenance | I principi di base del TPM - La metodologia TPM - Lean Production e TPM - I 5 pilastri del TPM - L’Efficienza Globale degli impianti (OEE) - I concetti di base: guasto, affidabilità e disponibilità - La definizione e classificazione dei guasti - Affidabilità e disponibilità - MTBF e MTTR: gli indici per monitorare affidabilità e tempi di intervento Le politiche di manutenzione - La manutenzione a guasto / su chiamata - La manutenzione programmata / ciclica - La manutenzione predittiva / su condizione - La manutenzione migliorativa La manutenzione autonoma (Autonomous Maintenance) - I 7 passi per la realizzazione della Manutenzione Autonoma - Esempi di applicazione La manutenzione preventiva e predittiva (Professional Maintenance) - Come impostare un piano di manutenzione preventiva/predittiva - La scelta delle macchina critiche - Esempi di applicazione L'analisi dei guasti e degli interventi - I guasti come base per il miglioramento dell’affidabilità e disponibilità impiantistica - Il sistema di raccolta ed analisi dei guasti più efficace Il ruolo del sistema informativo di manutenzione | Le aziende che adottano modelli basati sui principi “Lean” o “WCM” considerano la manutenzione un pilastro fondamentale per migliorare l’efficienza globale degli impianti (Overall Equipment Effectiveness). In queste aziende è fondamentale sviluppare le politiche di manutenzione, passando da una logica di intervento a guasto ad una efficace manutenzione preventiva e predittiva, con un forte coinvolgimento della Produzione nelle attività di manutenzione autonoma. Il corso è strutturato in modo concreto e pragmatico, anche attraverso l’illustrazione di esempi e casi aziendali. - Valutare il ruolo della Manutenzione in un sistema di produzione orientato ai principi “lean”. - Saper sviluppare le attività di Autonomous Maintenance e di Professional Maintenance, in un’ottica di prevenzione e riduzione dei guasti. – presentare esempi di aziende eccellenti dal punto di vista del TPM |
OPE - MA - 04 | Manutenzione autonoma | 16 | Processo produttivo, Maintenance | Introduzione sugli obiettivi e sui concetti chiave della Manutenzione Autonoma Una sessione pratica di conduzione di un impianto produttivo Attacco alle perdite per mancanza di condizioni di base di un impianto e implementazione delle soluzioni proposte Creazione di standard operativi basati sul Visual Management e garantire il mantenimento e il miglioramento tramite procedure e strumenti operativi |
Implementare il metodo Manutenzione Autonoma su una vera macchina di produzione coinvolgendo e responsabilizzando i partecipanti alla gestione degli impianti attraverso pulizia, controlli giornalieri, lubrificazioni, regolazioni, individuazione precoce delle anomalie con lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impianto e prolungarne la longevità |
OPE - MA - 05 | Uso in sicurezza delle macchine | 16 | Operation, Maintenance | 1. Il contesto legislativo di riferimento 2. Direttiva macchine e Titolo III 3. Processo di valutazione della conformità di macchine ai sensi della direttiva 2006/42/CE; il fascicolo tecnico 4. Output della direttiva macchine 5. Il Titolo III Dlgs 81/08. dagli obblighi del Datore di Lavoro alla gestione delle macchine nel rispetto degli adempimenti 6. La valutazione del rischio delle macchine all’interno del DVR aziendale 7. Formazione, informazione, addestramento nell’uso delle macchine 8. Art. 71 Dlgs 81/08 |
Fornire ai partecipanti gli strumenti per valutare le modalità di utilizzo delle attrezzature aziendali in un'ottica di migliorarne l'efficienza produttiva unitamente agli aspetti di utilizzo in sicurezza |
OPE - MA - 06 | Set-up: efficienza nei tempi di attrezzaggio macchina | 16 | Operation, Maintenance | Il processo di attrezzaggio Il “peso” del SETUP nell’azienda snella Lotto, Lead Time e Produttività Set up e lead time Approccio sistematico alla riduzione del Setup La pianificazione del miglioramento Il progetto di riduzione del setup La metodologia Analisi e miglioramento del processo di attrezzaggio SMED e le fasi concettuali La separazione dell’IED e OED La standardizzazione Il miglioramento delle operazioni L’adozione dell’automazione Le attività operative Il rilevamento, l’elaborazione, la sintesi La valutazione economica delle soluzioni |
Obiettivo del corso è quello di evidenziare l'importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio ed i suoi effetti diretti sulla flessibilità degli impianti produttivi ed illustare l'applicazione dei principi della metodologia SMED (Sigle Minute Exchange of Die) |
OPE - MA - 07 | Tecniche della Manutenzione Predittiva e Proattiva | 8 | Operation, Maintenance | All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: - le diverse tipologie di manutenzione; - case study; - le tecniche predittive; - analisi delle vibrazioni (introduzione, componenti e principi): > i sensori di misura; > diagnosi dei difetti. - analisi dei lubrificanti (definizione e regole). |
Fornire ai partecipanti le conoscenze utili per poter: > distinguere manutenzione predittiva, preventiva, correttiva, proattiva; > conoscere le diverse tecniche di manutenzione predittiva (ultrasuoni, vibrazioni, oli lubrificanti, termografia, …); > capire quando/dove usare le diverse tecniche; > comprendere i punti di forza delle diverse tecniche. |
OPE - PP - 01 | Pneumatica ed Elettropneumatica per applicazioni Industriali | 16 | Processo produttivo, Operation | Struttura e applicazione dei terminali di valvole Realizzazione di sequenze di controllo con sovrapposizione dei segnali soluzioni secondo il metodo dei gruppi, catene sequenziali con valvole monostabili e bistabili Identificazione e scelta dei modi operativi Funzionamento ed applicazione di un contatore presettabile Realizzazione di una funzione di emergnza tramite valvole monostabili Condizioni di emergenza Struttura, funzionamento ed utilizzo delle elettrovalvole 5/3 Descrizione e scelta del modo operativo‚ 'Set‘ Ricerca guasti in circuiti elettropneumatici complessi |
Pneumatica di base: trasmissioni di potenza; caratteristiche e settori d’impiego della pneumatica; principi fisica dell’aria compressa; produzione dell’aria compressa; distribuzione dell’aria compressa; trattamento dell’aria compressa; cilindri pneumatici (descrizione, funzionamento, tipologie costruttive); Normative, dimensionamenti e schemi base: accessori per cilindri; dimensionamento cilindri; normative sui cilindri; valvole pneumatiche; normative sulle valvole; cenni di elettrotecnica; elettrovalvole pneumatiche; Pneumatica analogica: dimensionamento delle valvole ed elettrovalvole; accessori di circuito; simbologia pneumatica schemi base. |
OPE - PP - 02 | Oleodinamica per applicazioni Industriali | 16 | Processo produttivo, Operation | Fluidi idraulici Pompe Motori oleodinamici Unità a pistoni assiali Cilindri Attuatori oscillanti Accumulatori idraulici e loro impiego Calcolo degli accumulatori con elemento di separazione Distributori Valvole di bloccaggio Filtri e tecniche di filtrazione: indicazioni per la manutenzione Accessori Indicatori fissi e portatili Tecniche di collegamento |
Richiamo sui principi elementari, unità di misura, leggi fisiche dell’oleodinamica; Pressione, portata e potenza; Dimensionamento cilindri, dispositivi di frenatura e tubazioni; Valvole di controllo pressione e controllo portata; Valvole direzionali e di controbilanciamento; Funzione rigenerativa dei cilindri; Manipolatori, Accumulatori; Divisori di flusso e deviatori sei vie; Idroguide; Classi di contaminazione e Filtrazione; Circuito aperto e circuito chiuso; Modalità di controllo per applicazioni mobili (Open Centre - Load Sensing - Flow Sharing); Lettura e analisi schemi idraulici per applicazioni Mobili |
OPE - PP - 03 | Azionamenti Elettrici e Controlli | 16 | Processo produttivo, Operation | Generalità sugli azionamenti elettrici. Modelli dei motori elettrici. Caratteristiche di controllo dei motori a corrente continua, dei motori asincroni trifase, dei motori sincroni trifase a magneti permanenti isotropi e anisotropi, a riluttanza. Richiami sui convertitori a corrente continua. Azionamenti elettrici con motori a corrente continua. Richiami sui convertitori a corrente alternata. Azionamenti elettrici con motori asincroni e sincroni. | Motori elettrici - Fondamenti, tipologie, principi di funzionamento, caratteristiche operative, ambiti di applicazione, criteri di scelta; Inverter - Fondamenti, tipologie, principi di funzionamento, caratteristiche operative di controllo e regolazione, ambiti di applicazione, criteri di scelta; Bus di Campo - Panoramica generale e prospettive; Safety Technology - Direttiva macchine, norme, soluzioni, esempi applicativi. Dimensionamento di sistemi di azionamento elettrico; Sistemi di azionamento elettromeccanici - Teoria, tecniche ed esempi di progettazione, criteri di selezione dei componenti. La diagnostica di motori ed azionamenti elettrici; Versatilità degli azionamenti elettrici - Esempi di applicazioni speciali Richiamo sui principi elementari, unità di misura, simbologia, leggi fisiche dell’oleodinamica |
OPE - PP - 04 | PLC e Automazione Industriale | 24 | Processo produttivo, Operation | Generalità e campo di impiego del PLC Comparazione con elettromeccanica ed elettronica dedicata Sistemi di numerazione e numeri binari Algebra booleana e teoremi di De Morgan Struttura hardware e progettazione di un software e diagrammi di flusso Linguaggi di programmazione e sistema di programmazione Indirizzamento ingressi/uscite Descrizione CPU logica e repertorio istruzioni logiche Temporizzatori, contatori e istruzioni di comparazioni Blocchi dati e blocchi di programma e cenni di programmazione strutturata Nozioni sulle procedure diagnostiche Prove pratiche di programmazione ed esercitazioni |
Automazione industriale: sistemi ed architetture; Classificazione delle macchine e meccanica nei sistemi automatizzati; organi meccanici, cinematismi e sollecitazioni; Impianti pneumatici: funzioni logiche di base e componentistica; Applicazioni industriali dei circuiti pneumatici; Idraulica: applicazioni industriali; Gestione impianti automatizzati: utilizzo dei PLC; Elementi generali sul controllo numerico delle Macchine Utensili; Interfacce u/m e m/u; Caratteristiche dei Torni, centri di Tornitura, Fresatura e delle relative unità di governo; Caratteristiche peculiari dei C.N.C.: la conduzione delle Macchine Utensili a CNC |
OPE - PP - 05 | Meccatronica | 32 | Processo produttivo, Operation | – Segmento di accoglienza e messa a livello – Esercizio di un’attività lavorativa in forma dipendente o autonoma – L’attività professionale di addetto Tecnico meccatronico delle autoriparazioni – La definizione dell’offerta di servizi – La relazione e la negoziazione con il cliente – Diagnosi tecnica e strumentale delle parti meccaniche del veicolo – Riparazione e manutenzione delle parti meccaniche del veicolo – Diagnosi dell’impianto elettrico/elettronico di un veicolo a motore – Riparazione e manutenzione degli apparati elettrico/elettronici del veicolo – Elementi di organizzazione del lavoro e di gestione delle risorse umane – Le risorse strumentali dell’officina – Sicurezza, igiene e pulizia – La valutazione della qualità di un servizio d’officina |
Esercizio di un’attività lavorativa in forma dipendente o autonoma L’attività professionale di tecnico meccatronico delle autoriparazioni Definizione dell’offerta di servizi Relazione e negoziazione con il cliente Diagnosi tecnica e strumentale delle parti meccaniche del veicolo Riparazione e manutenzione delle parti meccaniche del veicolo Diagnosi tecnica e strumentale degli apparati elettrico/elettronici del veicolo Riparazione e manutenzione degli apparati elettrico/elettronici del veicolo Elementi di organizzazione del lavoro e di gestione delle risorse umane Risorse strumentali dell’officina Sicurezza, igiene e pulizia Valutazione della qualità di un servizio d’officina |
OPE - PP - 06 | La manutenzione predittiva | 8 | Processo produttivo, Operation | Introduzione alle politiche manutentive La manutenzione predittiva Analisi vibrazionale nella manutenzione predittiva L’analisi dei lubrificanti nella manutenzione predittiva La termografia infrarossa nella manutenzione predittiva L’analisi agli ultrasuoni nella manutenzione predittiva L’analisi dei motori elettrici nella manutenzione predittiva Le tecniche non distruttive nella manutenzione predittiva |
Nelle aziende moderne, orientate alla massima efficienza produttiva ed alla riduzione dei costi gestionali, non è possibile trascurare un diverso e più efficiente approccio alla Manutenzione di macchine ed impianti. |
OPE - PP - 07 | SOLIDWORKS CAD | 16 | Processo produttivo, Operation | • Metodi di modellazione solida 3D di parti • Tecniche di costruzione e di modifica degli schizzi 2D • Utilizzo dei comandi per creare e per togliere materiale (estrusioni, rivoluzioni, fori, specchiature, ripetizioni, raccordi, smussi…) • Procedure d'assemblaggio dei componenti e di verifica dei cinematismi • Metodi di esplosione degli assiemi • Caratteristiche fisiche dei modelli 3D (massa, volume, baricentro, interferenze...) • Creazione tavole 2D a partire dai modelli 3D di parte e di assieme (viste, sezioni, quotature, distinte, bollature...) • Stampa/plottaggio con gestione degli stili/spessori delle linee e scalatura del disegno 2D |
Per acquisire le nozioni e le abilità di base atte a realizzare corretti e funzionali modelli solidi 3D di componenti/assiemi del settore meccanici/arredo con SolidWorks, pacchetto standard di mercato. Inoltre creare le tavole 2D collegate ai modelli 3D con viste, sezioni, quote, distinte. |
OPE - PP - 08 | FEM con SOLIDWORKS Simulation | 16 | Processo produttivo, Operation | L'analisi lineare delle sollecitazioni di SolidWorks Simulation consente ai progettisti e agli ingegneri di convalidare in modo rapido ed efficiente la qualità, le prestazioni e la sicurezza del prodotto, durante il processo di progettazione. Calcoli statici lineari e non-lineari, calcoli in transitorio termico, calcoli dinamici lineari e non lineari e calcoli a fatica secondo le disposizioni dei principali codici di calcolo ti permettono una verifica veloce e affidabile del progetto realizzato. |
Il corso si propone di trasmettere ai partecipanti le conoscenze e le competenze specifiche relative all'analisi FEM con l'utilizzo di SolidWorks Simulation, con l'obiettivo di poter ottimizzare e convalidare in modo rapido ed efficiente ciascuna fase della progettazione, per verificare la qualità, le prestazioni e la sicurezza del prodotto. |
OPE - PP - 09 | Lean Logistic | 16 | Processo produttivo, Operation | L’applicazione dei concetti Lean al Magazzino, consente di ottenere i seguenti vantaggi: eliminazione dei problemi che causano ritardi nell’evasione degli ordini maggior volume movimentato senza aumento delle ore di lavoro risultato di una migliore distribuzione del lavoro e di un flusso più efficiente miglioramento nell’accuratezza degli inventari e delle giacenze minori danni derivati dalla minore movimentazione dei materiali aree e spazi di immagazzinamento meglio utilizzati |
L’obiettivo del corso è presentare i vantaggi della trasformazione snella applicata ai processi logistici e di magazzino. |
OPE - PP - 10 | Gestione della produzione | 16 | Processo produttivo, Operation | Ambiti produttivi e sistemi di programmazione Dati di base della programmazione Demand Planning Pianificazione della produzione Programmazione della produzione – logica push Programmazione della produzione – logica pull Gestione dei materiali Modello organizzativo lean per migliorare l’efficienza produttiva Controllo delle prestazioni |
Dare un quadro interpretativo delle caratteristiche e dei principi della produzione snella, evidenziando i fattori di competitività del nuovo sistema di manufacturing. Supportare il cambiamento organizzativo aziendale verso le logiche lean. Identificare finalità, modalità e leve gestionali per indirizzare il cambiamento organizzativo secondo logiche lean. |
OPE - PP - 12 | La Produzione World Class | 8 | Processo produttivo, Operation | 1. Da un obbligo… ad un’opportunità. L’eccellenza organizzativa negli ultimi anni, differenze tra WCM, TPS, Lean. 2. I quattro livelli del WCM e l’organizzazione. L’approccio dei pillar e dei 7 steps 3. Supply Chain come gioco a somma zero 4. Gli strumenti di base 5. Semplificazione dei flussi organizzativi e produttivi per ottenere miglioramenti reali su efficienza ed efficacia. 6. Identificazione di una strategia WCM coerente con gli obiettivi aziendali |
Il corso permette di comprendere le caratteristiche dominanti di un progetto orientato alla Fabbrica World Class, definire le necessità di cambiamento nella gestione dei processi produttivi e degli altri processi che risultano maggiormente critici. Conoscere le principali leve tecniche e strumenti che consentono di ottenere prestazioni specifiche quali flessibilità, adattabilità e qualità a prezzi competitivi dei prodotti realizzati. |
OPE - PP - 13 | Layout e flussi di produzione | 16 | Processo produttivo, Operation | Pianificazione degli impianti industriali Modelli di organizzazione dei reparti produttivi: il layout Studio del layout: pianificazione; progettazione; disposizione di macchinari ed impianti Vincoli impiantistici: opere edili; impianti di servizio e servomezzi; reti fluidiche; i mezzi di movimentazione, stoccaggio e manipolazione Relazioni tra logiche di flusso (cicli produttivi, sistemi di trasporto) e logiche di gestione Illustrazione carico macchina a prodotto e a processo Progettazione del posto di lavoro Aspetti economici |
Il corso intende fornire le nozioni necessarie alla sistemazione planimetrica di macchinari e impianti, introducendo metodologie utili alla scelta dei sistemi di movimentazione interna e alla disposizione dei reparti e dei magazzini, integrate dalle necessarie predisposizioni antinfortunistiche e dagli accorgimenti volti ad umanizzare il lavoro. |
OPE - PP - 14 | Programmazione della produzione a commessa | 16 | Processo produttivo, Operation | Le 5 fasi del processo di progettazione e le metodiche a supporto della loro gestione: > Concezione - Il Project Charter > Pianifcazione - l’obiettivo e la WBS > Esecuzione: tecniche di programmazione reticolare, il diagramma di Gantt, la stima dei costi Come gestire la “risorsa vincolo” Il metodo Critical Chain Gli strumenti per la pianifcazione, gli applicativi e il loro funzionamento |
Il corso introduce a basilari conoscenze macroeconomiche e ai principali strumenti di organizzazione e gestione della produzione nelle aziende manifatturiere. |
OPE - PP - 15 | Studio del lavoro: tempi e metodi | 40 | Processo produttivo, Operation | 1. Contenuti teorici 2. La nuova figura dell’analista Tempi e Metodi nella visone Lean 3. La classificazione della Attività VA/NVA (Valore Aggiunto) 4. La creazione del valore 5. L’analisi del Lavoro 6. Il tempo Ciclo Standard 7. L’abbinamento Uomo/Macchina 8. L’organizzazione del posto di lavoro e cenni di ergonomia 9. La definizione ed il calcolo del Takt Time 10. La saturazione ed il Bilanciamento delle risorse 11. I principali indicatori di valutazione delle performance delle risorse impiegate |
Il corso rende i partecipanti in grado di attuare le corrette procedure di rilevazione e valutazione del lavoro per consentire la determinazione del Tempo Ciclo Standard, il dimensionamento del sistema produttivo ed il successivo controllo delle attività di produzione, l'ottimizzazione delle risorse impiegate. La prospettiva di analisi e miglioramento che si vuole fornire ai partecipanti è quella attuale, cioè orientata ai principi del Lean Manufacturing. |
OPE - PP - 16 | Gestione operativa degli impianti di produzione | 16 | Processo produttivo, Operation | Analisi dei processi aziendali, caratteristiche del processo produttivo: dall’ordine al lancio in produzione. Procedure controllo qualità. Programmazione logistica. Tecniche di analisi criticità di processo, di decision making, di pianificazione di risorse e mezzi. Tecniche di project management. (cenni) Tecniche di analisi criticità di processo FMEA E FTA Strumenti e tecniche per la misurazione degli standard di qualità. |
Fornisce i fondamenti sull’organizzazione e gestione delle attività di manutenzione, sull’ingegneria e sulla pianificazione della manutenzione, sui sistemi informativi di supporto alla manutenzione. |
OPE - PP - 17 | Riduzione Dei Tempi di Set-up | 8 | Processo produttivo, Operation | – Formazione teorica – Principi e strumenti per la riduzione dei tempi di setup – Efficienza – flessibilità: come ottenerla – Applicazione della metodologia SMED – Simulazioni ed ottimizzazioni di un cambio formato – Indicatori di prestazione e valutazione economica – Analisi casi aziendali – Laboratorio di analisi e confronto – Visione e analisi critica del filmato rilevato in azienda – Elaborazione degli elementi rilevati – Proposte d’intervento – Discussione con definizione Indicatori – Ipotesi di Recupero ed elaborazione piano d’intervento – Verifica eventuali applicazioni SMED |
In corso insegnerà ai partecipanti a ridurre al minimo i tempi di attrezzaggio delle macchine, consentendo una riduzione dei lotti al fine di avvicinarsi alla produzione Just in time / lean, quindi senza sprechi. Ad incrementare la capacità produttiva e la flessibilità operativa sul mix dei prodotti minimizzando la necessità di nuovi investimento. |
OPE - PP - 18 | Gestione degli impianti industriali | 16 | Processo produttivo, Operation | Criteri di classificazione dei sistemi produttivi: job-shop e flow-shop Analisi economica dei sistemi produttivi Tecniche di previsione della domanda Fasi della progettazione di un impianto industriale Project Management deterministico e probabilistico Determinazione della durata ottimale di un progetto Criteri di ubicazione di un impianto industriale e progetto del lay-out Studio dei tempi e dei metodi di lavorazione (MTM) Codifica e distinta base del prodotto |
Il corso intende fornire le basi di conoscenza dei modelli di gestione degli impianti industriali attraverso la definizione degli elementi organizzativi e strategici, l’individuazione delle problematiche caratteristiche del sistema impianto-filiera e le più comuni tecniche di gestione della produzione e dei magazzini, anche in ottica di efficientamento. |
OPE - PP - 19 | Controllo Statistico di Processo - SPC | 8 | Processo produttivo, Operation | Il Corso Controllo Statistico di Processo - SPC è strutturato in moduli sia allo scopo di una migliore focalizzazione degli argomenti, che possono essere considerati anche unità a se stanti, sia per “customizzare” il percorso formativo secondo le necessità professionali e di tempo dei singoli partecipanti | Obiettivo del corso sarà quello di fornire ai partecipanti la terminologia, le nozioni e gli strumenti fondamentali per pianificare, intraprendere e coordinare insieme ai responsabili di produzione un progetto di controllo statistico della qualità. |
OPE - PP - 20 | Misurazione e metrologia | 8 | Processo produttivo, Operation | Il Sistema internazionale di Unità Regole di scrittura in metrologia Concetti generali: misurazione, misurando, processo di misura, incertezza, accuratezza, errore, compatibilità delle misure, riferibilità metrologica. Scopo e significato della taratura e della conferma metrologica Significato ed esempi delle caratteristiche metrologiche degli apparecchi per misurazione: |
Il corso introduce gli elementi di base della metrologia, la disciplina che studia le attività di misura. La corretta gestione del processo di misurazione impatta molte attività aziendale dalla conformità dei prodotti al controllo del processo, dai parametri ambientali alla sicurezza. |
OPE - PP - 21 | Ottimizzazione del processo produttivo | 16 | Processo produttivo, Operation | Lean: valore e spreco Just in time Takt time Kanban Bilanciamento e livellamento della produzione One piece flow FMEA di processo Data mining e analisi di stratificazione e correlazione Tecnica DoE Metodo base e taguchi Cenni a tecniche avanzate di analisi Tempi e metodi I principi base dello studio del lavoro |
Obiettivo del corso è quello di fornire ai partecipanti conoscenze teoriche/pratiche su metodologie innovative per la raccolta e l'analisi efficace delle informazioni derivanti dalla produzione al fine di migliorare la performance produttiva mediante l'ottimizzazione dei costi e dei resi e l'eliminazione delle inefficienze riscontrate, operando secondo le procedure del sistema aziendale per la qualità. |
OPE - PP - 22 | Quality Manager | 16 | Processo produttivo, Operation | L'approccio progettuale alla qualità (Quality Function Deployment) L'analisi dei processi aziendali La tecnica dei diagrammi di flusso L'analisi FMEA di processo L'analisi FMEA di prodotto L'analisi di correlazione L'analisi di stratificazione L'analisi dei dati di qualità (scarto, costi, …) Il controllo statistico del processo (SPC) L'analisi di capacità qualitativa (Capability) L'analisi dei sistemi di misura (MSA) Lo strumento degli audit stratificati sul processo (LPA) Gli indicatori di prestazione (KPI) La gestione dei piani di miglioramento, le azioni correttive e preventive Il Sistema Qualità Italia e le norme di riferimento I modelli di certificazione, loro documentazione ed integrazione Le caratteristiche di prodotto e le variabili di processo La definizione delle procedure di lavoro |
Obiettivi dell'intervento formativo sono: - far acquisire ai partecipanti metodi innovativi per la gestione ed il monitoraggio della qualità; - renderli in grado di definire gli specifici indicatori di qualità di processo da utilizzare; - renderli in grado di ridurre i tempi e incrementare l'efficienza e l'efficacia dei mezzi di produzione |
OPE - PP - 23 | Innovazione di prodotto | 24 | Processo produttivo, Operation | superare gli ostacoli all’innovazione gestione dei progetti d’innovazione il finanziamento dell’innovazione la “progettazione per piattaforma” fasi della progettazione prodotto/servizio il Lean Design lo sviluppo-prodotto (New Product Development – NPD) tecniche innovative di sviluppo prodotto: Co-Design (COD) / Early Supplier Involvement (ESI) e molte altre principi di Service Management dimensioni del servizio e progettazione dei contenuti progettazione dei processi di erogazione del servizio innovazione semantica |
L'obiettivo del corso è quello di far acquisire le logiche di rapporti tra innovazione e processi di sviluppo prodotto e di relativo impatto sul busienss e identificare, nelle sue diverse dimensioni, la capacità di innovazione aziendale e le relative aree critiche. |
OPE - PP - 25 | Corso di Metallurgia | 16 | Processo produttivo, Operation | Cenni di fisica dello Stato Solido. Lo stato metallico, cristalli metallici, proprietà e difetti reticolari. L'atomo. Stato metallico. Cristalli metallici. Trasformazioni allotropiche. Caratteristiche meccaniche dei cristalli. Dislocazioni. Autodiffusione. Leghe metalliche Le trasformazioni in condizioni d'equilibrio. Diagrammi di stato e diagramma Fe C. Regola delle fasi. Analisi termica. La varianza nei sistemi metallurgici. Le trasformazioni in condizioni d'equilibrio Le trasformazioni in condizioni di non equilibrio. La microsegregazione e la struttura a bande. La macrosegregazione. Il fenomeno della solidificazione e fenomeni e difetti connessi. Macro e microstrutture dei metalli grezzi di solidificazione. Leghe ferrose. Cinetica di trasformazione dell'austenite. Influenza della velocità di raffreddamento ed influenza sulla microstruttura. Cenni di microstrutture ottenibili. Cenni sulla tempra e temprabilità degli acciai. Micrografia: Scopo e campo d'applicazione. Strumenti e materiali per la preparazione delle provette micrografiche (Troncatori, levigatrici, polimentatri-ci, carte, panno ecc).Teoria dell'abrasione e della polimentazione meccanica delle provette micrografiche. Preparazione meccanica ed identificazione delle provette. Polimentazione elettrolitica. Il microscopio ottico: regolazioni, messa a fuoco, utilizzo dei dispositivi accessori. Osservazioni al microscopio ottico metallografico. Il microdurometro. Attacco micrografico: tecniche e reattivi d'attacco. Esame macrografico: Attacco macrografico e messa in evidenza di macrostrutture (dendritismo, bande, fibratura, zone indurite, bruciature da rettifica, ecc). |
Il corso base mira alla formazione iniziale di figure professionali operanti nei laboratori metallografici dell'impresa. Lo scopo del corso è il far apprendere le principali caratteristiche dei materiali metallici, con specifico riferimento all'alluminio, esaminando i principali trattamenti e le microstrutture per la formazione di figure professionali con competenze teorico pratiche sufficienti per operare nei laboratori metallografici. |
OPE - PP - 26 | Oleodinamica avanzato | 32 | Processo produttivo, Operation | richiamo ai principi e formule di base dell'oleodinamica; analisi di valvole di regolazione di portata e pressione - forze di flusso: da dove derivano, espressione, esempio di misura sperimentale, compensazione -forze di incollaggio -cenni sui solenoidi -buone pratiche di dimensionamento-caratterizzazione dinamica valvole, ruolo strozzatori "dinamici", caratteristiche; cenno sui materiali | Il corso di propone di fornire le competenze e le conoscenze necessarie affinche i partecipanti comprendano la simbologia e la funzionalità della componente oleodinamica; riconoscere la componentistica impiegata per la realizzazione di una centralina di comando; leggere ed interpretare circuiti oleodinamici |
OPE - PP - 27 | Solidworks PDM | 16 | Processo produttivo, Operation | A cosa serve PDM e come si usa In cosa consiste una installazione PDM (indicazioni generali per capire cosa comporta) Elementi principali dell’amministrazione PDM: Gruppi Utenti Flusso di Lavoro Creazione di un proprio ambiente PDM (esercizio) Test del flusso di lavoro Come funzionano le variabili in PDM e come si gestiscono le DataCard. Creazione delle variabili e di una DataCard (esercizio) Test di funzionamento |
Durante il corso SolidWorks PDM Professional verranno illustrate le funzionalità di gestione degli utenti e dei gruppi, il sistema delle licenze, la gestione dei workflow e le indicazioni per la corretta manutenzione/backup dell’infrastruttura. Particolare attenzione verrà dedicata al processo di aggiornamento dei softwares, in modo tale da garantire continuità ed affidabilità del sistema. |
OPE - PP - 28 | pneumatica base | 16 | Processo produttivo, Operation | Principi fondamentali Caratteristiche dei gas Cenni sul gruppo generatore d'aria compressa Trattamento aria Azionatori pneumatici Cilindri speciali Valvole Ausiliari di distribuzione |
Obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per comprendere la funzionalità dei componenti, la loro funzione e la relativa simbologia; individuare i componenti a bordo macchina; leggere ed interpretare circuiti pneumatici |
OPE - PP - 29 | Pneumatica ed Elettropneumatica | 16 | Processo produttivo, Operation | Generalità ed introduzione alla pneumatica Principi fisici; leggi e principi fondamentali Unità di misura secondo il sistema S.I. Strumentazione; Caratteristiche dell’aria Norme di sicurezza specifiche per gli addetti alla manutenzione degli impianti a fluidodinamica Le Valvole pneumatiche La normativa ISO 5599 Gli attuatori Caratteristiche funzionali delle valvole Normativa di sicurezza (EMERGENZA, STOP, RESET,..) Comando con controllo della posizione Circuiti PNEUMATICI Analisi dei segnali di Comando Sequenze senza segnali bloccanti Sequenze con segnali bloccanti Simulazioni su pannello Tecnica in cascata Esercitazioni pratiche con e senza segnali bloccanti Circuiti ELETTROPNEUMATICI La corrente elettrica ed i suoi effetti Componenti elettropneumatici Esercitazioni proposte Simulazioni su pannello Metodologia di ricerca guasti su impianti pneumatici ed elettro-pneumatici Schemi pneumatici; Esercitazioni pratiche per schemi circuitali Manutenzione Gestione ricambi Progettazione di circuiti pneumatici |
Il corso Pneumatica ed Elettropneumatica mira a formare professionisti che siano in grado di realizzare gli schemi funzionali e la documentazione tecnica di supporto relativi alla produzione di circuiti pneumatici ed elettropneumatici e prevede lezioni teoriche in aula ed esercitazioni pratiche in laboratorio. Nello specifico i corsisti impareranno a realizzare circuiti di comando e di controllo funzionanti, a diagnosticare guasti e malfunzionamenti individuando soluzioni e apportando miglioramenti. |
OPE - PP - 30 | La lettura ed interpretazione del disegno tecnico | 24 | Processo produttivo, Operation | Nozioni e argomenti fondamentali Basi del disegno tecnico. Norme ed unificazioni. Norme di rappresentazione. Linee e scritture. Proiezioni ortogonali. Proiezioni assonometriche. Scale di rappresentazione del disegno. Formato unificato dei fogli e tabella di riferimento. Sezioni. Quotature e tolleranze Norme di quotatura. Disposizione delle quote. Metodi e sistemi di quotatura. Stato delle superfici e finitura superficiale. Tolleranze: generalità. Tolleranze lineari. Sistema ISO delle tolleranze. Tolleranze di forma e posizione. Collegamenti Collegamenti permanenti. Saldatura: generalità sulle metodologie. Chiodatura e rivettatura: rappresentazione grafica a norma. Collegamenti smontabili. Filettature: tipologie. Elementi caratteristici dei collegamenti filettati: rappresentazione grafica a norma. Collegamenti albero–mozzo. Linguette e chiavette. Profili scanalati. Spinature. Sistemi di tenuta Rappresentazione grafica a norma. Sistemi di tenuta. Tenuta statica. Tenuta dinamica. Rappresentazione grafica a norma. Guida e trasmissione del moto Guida del moto. Cuscinetti di strisciamento. Cuscinetti volventi: tipologia e criteri di scelta, rappresentazione grafica a norma. Trasmissione del moto. Cinghie trapezoidali. Ingranaggi: elementi caratteristici di una dentatura, rappresentazione grafica a norma. Esercitazioni pratiche Lettura ed interpretazione di disegni tecnici di pezzi singoli e complessi e di disegni d’assieme. |
Il Corso Lettura e Interpretazione del Disegno Tecnico ha l’obiettivo di far acquisire le conoscenze di base del disegno tecnico per poter efficacemente tradurre i disegni tecnici ai fini della produzione o controllo dei prodotti. Alla fine del corso il partecipante sarà in grado di leggere e comprendere i disegni tecnici ai fini della produzione o controllo dei prodotti. Sarà in grado di leggere e comprendere il significato delle scritture e misure applicate al disegno. |
OPE - PP - 31 | La metallurgia degli Acciai | 24 | Processo produttivo, Operation | Fisica dei metalli § Fabbricazione degli acciai § Solidificazione degli acciai § Trasformazioni in condizioni di equilibrio e di non equilibrio § Temprabilità e principi della tempra martensitica § Trattamenti termici massivi, superficiali e termochimici di diffusione § Deformazione plastica a caldo e a freddo degli acciai § Designazione e classificazione degli acciai § Applicazioni tipiche delle principali famiglie di acciai § Infragilimento degli acciai § Caratterizzazione meccanica e metallografica dei prodotti in acciaio § Normativa di riferimento |
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai Partecipanti le nozioni fondamentali, teoriche ed applicative, necessarie all’interpretazione dei fenomeni metallurgici che avvengono durante la fabbricazione, il trattamento termico e l’esercizio dei componenti realizzati in acciaio. Al termine del Corso il Partecipante sarà in grado di definire, in fase di acquisto, progettazione e collaudo, le caratteristiche meccaniche, tecnologiche e microstrutturali di semilavorati e prodotti finiti, realizzati nelle principali famiglie di acciaio, in funzione dello stato di fornitura e trattamento termico |
OPE - PP - 32 | Il trattamento termico termochimico degli Acciai | 24 | Processo produttivo, Operation | Richiami di metallurgia e diagrammi di stato Il diagramma Fe-C Curve TTT - Curve CCT Trattamenti termici degli acciai Trattamenti termici di indurimento superficiale La disponibilità, durante il corso, di un microscopio ottico e di programmi di analisi di immagine consentirà l'esame "on-line" delle principali microstrutture degli acciai e lo sviluppo di significative case-histories.. |
Il corso si propone l'obiettivo di trasmettere ai partecipanti la conoscenza delle basi teoriche e degli aspetti applicativi necessari per la comprensione del trattamento termico massivo, superficiale e termochimico di diffusione degli acciai. Saranno sottolineate le problematiche relative alla deformazione da trattamento termico ed alla corretta caratterizzazione microstrutturale dei componenti. Al termine del corso il partecipante sarà in grado di prescrivere e collaudare ogni trattamento termico relativo alle principali famiglie di acciaio ad uso ingegneristico |
OPE - PP - 33 | Gli Acciai inossidabili | 28 | Processo produttivo, Operation | Il Corso tratta in modo esaustivo la metallurgia ed i trattamenti termici degli acciai inossidabili, le diverse famiglie e le relative proprietà, i processi produttivi, le lavorazioni ed i prodotti, la saldatura e la sinterizzazione. Ampio spazio sarò inoltre dedicato alle norme di riferimento e alle specifiche di acquisto, oltre che ai criteri di progettazione e alla scelta del materiale in funzione degli impieghi. | Il corso ha l'obiettivo di trasmettere ai partecipanti la conoscenza della metallurgia degli acciai inossidabili ferritici, martensitici, austenitici, duplex ed indurenti per precipitazione. Saranno approfonditi gli aspetti relativi alla fabbricazione, lavorazione, saldatura, trattamento termico e messa in opera di componenti o messa in opera di strutture realizzate in acciaio inossidabile. Verrà approfondita la teoria della corrosione e la correlazione della stessa con la corretta scelta dell'acciaio in funzione dell'ambiente corrosivo. Al termine del corso il partecipante sarà in grado, in fase di acquisto e progettazione, di selezionare l'acciaio inossidabile ed il relativo trattamento termico in funzione dell'ambiente corrosivo e, in fase di collaudo, di selezionare i test di controllo idonei ed interpretare correttamente le microstrutture. |
OPE - PP - 34 | Tecniche di saldatura ad arco elettrico - Elettrodo rivestito | 20 | Processo produttivo, Operation | Metallurgia della saldatura. Saldabilità degli acciai al carbonio, bassolegati e ghise; acciai inossidabili; metalli non ferrosi Il circuito di saldatura, generatori a corrente continua. Preparazione dei pezzi e dei lembi Posizioni di saldatura Difetti nelle saldature; classificazione dei controlli nelle saldature Sicurezza e salute nei processi di saldatura – norme specifiche - utilizzo DPI Caratteristiche della saldatura ad ELETTRODO - MMA composizione dell’elettrodo; tipologie di rivestimento ed applicazioni Macchine per la saldatura ad elettrodo rivestito e regolazioni Applicazioni della saldatura ad elettrodo Esercitazioni pratiche MMA Esecuzione di cordoni di saldatura su piastre. Saldatura ad angolo (FW) in posizione piana (PA), frontale (PB) verticale (PF) e sopratesta (PD) Saldatura di testa (BW) in posizione piana (PA), frontale (PC), verticale (PF) e sopratesta (PE) |
Il corso ha l’obiettivo di fornire al partecipante competenze di base sia teoriche che pratiche di saldatura ad arco elettrico con la tecnica ad elettrodo rivestito (MMA) su piastre in acciaio con giunti testa a testa e ad angolo in posizione piana, frontale, verticale e sopratestadi apporto ed i relativi trattamenti termici, per i principali procedimenti di saldatura per fusione. |
OPE - PP - 35 | Pianificazione, programmazione e schedulazione della produzione - Kanban | 16 | Processo produttivo, Operation | Gestione su previsione (PUSH) e gestione a fabbisogno (PULL) del sistema produttivo Push e Pull: pregi e limiti Prevedere per decidere Previsioni a breve termine. Previsioni intuitive e modelli matematici. (Tecniche previsionali) La gestione dei magazzini d’acquisto metodo a quantità costante metodo a intervallo costante Introduzione dei Supermarket e del Kanban come elemento di coesione tra i processi Kanban prelievo e Kanban produzione Kanban interno ed esterno Dimensionamento dei supermarket Studi di ottimizzazione per il dimensionamento dei lotti Tecniche di simulazione per l’andamento dei supermarket Regole e vantaggi del kanban |
Il Kanban, quando applicato, permette di introdurre definitivamente una produzione tirata dagli ordini, in tutte le sue fasi, senza bisogno di lavorare tramite MRP e sulle previsioni di vendita del periodo. In sostanza meno scorte immobilizzate e flusso più veloce. Ma la realtà non è così semplice, occorre fare i conti con i fornitori e con resistenze anche culturali interne. Il corso intende approfondire proprio questi vincoli ed opportunità, mostrando, concretamente, come si può gradualmente arrivare al Kanban. |
OPE - PP - 36 | Panoramica Amianto e Fibre Artificiali Vetrose | 0 | Processo produttivo, Operation | Panoramica Amianto Aspetti generali Campi di utilizzo dei manufatti in amianto Aspetti sanitari Riferimenti normativi (Legge 81/2008) Adempimenti legali per le aziende bonificatrici e per quelle addette allo smaltimento D.P.I. – Dispositivi di Protezione Individuali Amianto a matrice compatta (Tipi, impieghi, bonifica) Tipi di incapsulanti e loro utilizzo La segnaletica di riferimento Amianto a matrice friabile (Tipi, impieghi, bonifica) La procedure di smaltimento I monitoraggi ambientali e i criteri di restituibilità L’utilizzo della tecnica del glove-bag Pietrisco amiantoso (Caratteristiche, impieghi, bonifica) Vinilamianto (Caratteristiche, impieghi, bonifica) Utilizzo di materiali sostitutivi Fibre Artificiali Vetrose Aspetti generali (gli stessi del corso Panoramica Amianto) Aspetti sanitari (gli stessi del corso Panoramica Amianto) Tipi di Fibre: Naturali e sintetiche Campi di utilizzo delle Fibre Artificiali Vetrose Classificazione delle Fibre Artificiali Vetrose secondo la pericolosità Analogie tra Fibre di Amianto e Fibre Artificiali Vetrose D.P.I. – Dispositivi di Protezione Individuali (gli stessi del corso Panoramica Amianto) Riferimenti normativi (Legge 13541/2010) Confronto tra Legge 81/2008 e Legge 13541/2010 Principali metodi di bonifica Utilizzo di materiali sostitutivi Modalità operative di come maneggiare le Fibre Artificiali Vetrose in sicurezza |
Scopo del seminario è quello di fornire ai partecipanti la conoscenza di base del “mondo amianto”. In particolare: i vari tipi di amianto, la diffusa utilizzazione dei manufatti in tutti i settori, la pericolosità per la salute umana, la classificazione di cancerogenicità, le varie tecniche di bonifica, i Dispositivi di Protezione Individuale utilizzati nella bonifica e la relativa decontaminazione degli addetti al termine dell'intervento. Verrà inoltre trattato in modo approfondito, l’argomento relativo alle Fibre Artificiali Vetrose. |
OPE - PP - 37 | Emission trading | 16 | Processo produttivo, Operation | Il meccanismo dell’ETS in Europa: la direttiva 2003/87/CE e successive modifiche. Il recepimento in Italia con il Decreto legislativo 30/2013. Il piano di monitoraggio e la comunicazione Casi di studio su assegnazioni, rilasci, nuovi entranti, modifiche e cessazioni Casi di studio su piani di monitoraggio La nuova direttiva su Emissions Trading per il periodo 2021-2030 |
La conoscenza per la gestione del meccanismo "Emissions Trading" è per gli operatori la base per implementare e gestire le migliori opzioni nel rispetto dei vincoli ambientali e di convenienza economica. |
OPE - PP - 38 | La gestione dei rifiuti | 8 | Processo produttivo, Operation | Normativa sui rifiuti: definizione di rifiuto, obblighi del produttore, vincoli autorizzativi per trasportatori e destinatari. Esercitazioni: - compilazione del registro di carico e scarico - compilazione del formulario - lettura delle iscrizioni all'albo dei trasportatori - lettura delle autorizzazioni dei destinatari dei rifiuti |
I temi affrontati riguardano il nuovo regime della gestione dei rifiuti, con particolare attenzione all‘affidamento del servizio e alla TARI, all’analisi dei sistemi di raccolta ecoefficienti, al controllo di gestione e smartness nella gestione dei rifiuti. |
OPE - PP - 39 | La gestione dei rifiuti di laboratorio | 8 | Processo produttivo, Operation | Quadro normativo nella gestione dei rifiuti: - Definizioni; - Responsabilità del produttore; - quadro sanzionatorio; - Riferimenti della normativa ai fini della assegnazione codice CER, classificazione di pericolosità, trasporto in ADR dei rifiuti prodotti in un laboratorio ambientale. - Tipologie di rifiuti prodotti in laboratorio: Il ciclo dei materiali nei laboratori a gestione degli “Scarti di Laboratorio”; - Classificazione generale dei rifiuti generati in un laboratorio; - Rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi a rischio chimico; - Rifiuti speciali pericolosi a rischio infettivo; - Scelta del codice EER. La gestione operativa: - Raccolta confezionamento imballaggio ed etichettatura del rifiuto in funzione della tipologia dello stesso (solidi, liquidi, KIT, etc…) in base alle caratteristiche di pericolo; - Elementi per la etichettatura dei rifiuti; - Tempi di permanenza presso il luogo di produzione (reparto/servizio); - Custodia nel punto di formazione in laboratorio; - Caratteristiche del punto di custodia; - Tempi di stoccaggio presso deposito temporaneo: gestione del deposito temporaneo; - Spedizione, tramite ditta di trasporto autorizzata, agli impianti autorizzati di smaltimento ultimo: obblighi del produttore. |
Obiettivo del corso è fornire gli elementi basilari tecnici e normativi in materia di classificazione e gestione dei rifiuti in particolare per i rifiuti prodotti da attività laboratoristica. |
OPE - PP - 40 | Gestione delle acque reflue industriali | 8 | Processo produttivo, Operation | Definizione di scarico; acque reflue industriali e acque reflue domestiche Acque meteoriche e di dilavamento; definizione di acque reflue urbane e valori limite Adempimenti; istanza di autorizzazione e rinnovo Controlli e campionamenti; accessi, ispezioni e prelievi Metodi analitici; il sistema sanzionatorio; responsabilità |
In questo corso si chiariscono in modo pratico e organico tutti i dubbi e i problemi, con particolare attenzione alle novità normative e giurisprudenziali intercorse negli ultimi mesi. Il corso si rivolge a tutte le Aziende che hanno bisogno di conoscere con autorevolezza le principali criticità, adempimenti e responsabilità, prevista dalla disciplina degli scarichi industriali, con particolare riguardo alla gestione tecnica. |
OPE - PP - 41 | Gestione del Magazzino e Logistica | 24 | Processo produttivo, Operation | 1. Gestione scorte • I concetti di base della gestione delle scorte • Tecniche e strumenti di analisi delle scorte: analisi ABC semplici e incrociata, indici di rotazione e di durata • I principali modelli di gestione delle scorte: sistemi a punto d'ordine e a riordino periodico. Determinazione dei livelli di scorta ottimali • La gestione delle scorte degli articoli a domanda stagionale. La gestione delle scorte su base previsionale • Il servizio al cliente: principali indicatori, possibili misurazioni, scelta del livello da offrire 2. Gestione magazzino • Sistemi di stoccaggio: caratteristiche e parametri di valutazione • Sistemi di movimentazione: caratteristiche e ambiti di utilizzo • Sistemi di picking: logiche di elaborazione delle liste di prelievo; elaborazione dei percorsi ottimali, parametri di valutazione • Allocazione delle merci a magazzino: modalità di gestione dello spazio • Mappatura del magazzino • Misurazione delle performances di magazzino • Tracciabilità e rintracciabilità • Elementi costitutivi di un sistema di tracciabilità |
Il corso ha l’obiettivo di formare le figure dell’operatore di magazzino e del responsabile, nei diversi settori economici. Al termine del corso, l’operatore sarà in grado di gestire il corretto stoccaggio delle merci, la gestione delle merci in entrata ed in uscita con la relativa preparazione dei documenti di spedizione. Il responsabile, oltre alle attività sopra elencate, sarà anche in grado di utilizzare diversi indici per valutare la corretta gestione del magazzino, classificare periodicamente i prodotti presenti nel magazzino in base alle classi ABC, calcolare la scorta di sicurezza, calcolare il lotto economico di acquisto per ogni codice prodotto, valutare le rimanenze a magazzino secondo le indicazioni del Codice Civile, calcolare i costi di spedizione delle merci utilizzando i Container. |
OPE - SIC - 01 | La sicurezza proattiva ed il behavior based safety (BBS) | 8 | Operation, Sicurezza | Behavior Based Safety e il metodo scientifico Innovazione e managerialità La necessità di monitoraggio La descrizione del Metodo Individuazione dei comportamenti Misurazione oggettiva Analisi funzionale dei diversi comportamenti Applicazione di nuove, diverse contingenze per ottenere il cambiamento dei comportamenti Adozione di strategie per il mantenimento dei risultati nel tempo |
Il corso si propone di introdurre il tema della cultura per la sicurezza in azienda e di presentare l’esperienza applicativa di uno strumento che contribuisce al suo sviluppo e consolidamento: il Programma Behavior Based Safety per la sicurezza comportamentale. |
OPE - SIC - 02 | Sicurezza comportamenti e cultura oltre la norma | 8 | Operation, Sicurezza | Apertura lavori e raccolta aspettative dei partecipanti al corso; Le quattro D DE Dimensione Emotiva della sicurezza La percezione del rischio, il livello di attenzione, il livello valoriale, il livello di attenzione. DCa Dimensione Cognitiva della sicurezza I concetti di rischio, infortunio, pericolo, prevenzione, norme e procedure, la catena degli errori, il modello Swiss Cheese, il diagramma di Ishikawa, ostacoli organizzativi, l'errore umano ed i suoi fattori scatenanti (stress, fatica…). DS Dimensione Sociale della sicurezza Il gruppo, la dipendenza e l'interdipendenza, il conformismo e la minoranza attiva, comunicare in modo efficace, le dinamiche di gruppo, il ruolo della leadership, il punto di vista del leader, la cultura della segnalazione. DCe Dimensione Comportamentale della Sicurezza La responsabilità, i comportamenti proattivi, la resilienza, gli stili di coping, la self efficacy. |
Individuare vincoli che ostacolano la creazione e la diffusione di una cultura della sicurezza e l'adozione di comportamenti sicuri; Condividere soluzioni e strumenti che aiutino a gestire comportamenti inefficaci e ad implementare comportamenti efficaci; Individuare risorse individuali, di gruppo ed aziendali che rafforzino in senso verticale ed orizzontale la cultura della sicurezza; Sviluppare il senso di responsabilità dei lavoratori verso se stessi ed i colleghi nell'adozione di comportamenti sicuri. Sviluppare strumenti legati all'assertività ed alla proattività per diffondere e condividere la cultura della segnalazione e della sicurezza in generale. |
OPE - SIC - 03 | Sistema di gestione della sicurezza (SGSL) | 16 | Operation, Sicurezza | Rispondere efficacemente ai requisiti normativi riducendo al minimo le procedure formali; essere conforme allo standard BS OHSAS 18001 e ai dettami dei D.Lgs. 231/01 e 81/08; Distribuire su più persone i carichi di lavoro e permettere la condivisione delle responsabilità; Fondere gli obiettivi (gestione responsabilità amministrativa, tutela ambientale, salute-sicurezza) con le politiche aziendali ottimizzando i costi e massimizzando le opportunità. |
Obiettivo fondamentale del corso è la formazione di operatori e professionisti in grado di implementare un SGSL, per migliorare le condizioni interne dell'azienda. |
OPE - SIC - 04 | Lean Safety Management | 8 | Operation, Sicurezza | • Imparare a vedere in chiave Safety gli sprechi evidenziati dalla Lean Production. • Valutazione dei rischi e presentazione di tools Lean Safety. • KPI per misurare le prestazioni della sicurezza, stabilire le priorità di intervento e il follow up della direzione. • Analisi 3M di una postazione di lavoro. • Norma UNI/TR 11542:2014 World Class Manufacturing e l’integrazione della sicurezza nei processi produttivi | Il principio del miglioramento continuo – Kaizen – abbinato ad elevati standard di sicurezza e prestazioni ambientali. Valutare le potenzialità aziendali per il miglioramento delle performance di business e delle loro prestazioni ambientali, identificando con queste la sicurezza sul lavoro e l’ambiente nel quale tali business si realizzano. |
OPE - SIC - 05 | Formazione Sicurezza Generale lavoratori | 4 | Operation, Sicurezza | Il D.Lgs.81: presentazione del decreto I concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione: oltre alla definizione vengono presentati anche molti esempi reali per rendere più facile e comprensibile al lavoratore il significato di questi 4 termini fondamentali. L’organizzazione della prevenzione aziendale: - cosa si intende per prevenzione aziendale, i soggetti aziendali preposti alla individuazione delle misure specifiche di prevenzione ed al controllo sull’effettiva attuazione delle stesse - Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali: presentazione di esempi pratici con l’obiettivo di rendere il lavoratore consapevole di quali sono le sue responsabilità, i suoi obblighi i suoi doveri ed i suoi diritti - Gli organi di vigilanza, controllo e assistenza: presentazione di tali organi, quando, come e perché sono chiamati in causa. |
Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Inoltre il corso fornisce al lavoratore una serie di informazioni e definizioni fondamentali per la comprensione dei temi affrontati successivamente nella parte di formazione specifica. |
OPE - SIC - 06 | Formazione Sicurezza Specifica lavoratori - rischio basso | 4 | Operation, Sicurezza | - Rischi infortunistici legati ai luoghi di lavoro (cadute, urti e impatti, scivolamenti) - Rischio elettrico (impianti, folgorazione, cortocircuito) - Rischio chimico e biologico (ambienti indoor) - Rischi fisici (VDT, illuminazione, microclima Radiazioni ottiche artificiali, radiazioni non ionizzanti) - Stress lavoro correlato - Emergenza (piano antincendio, esodo, segnaletica, primo soccorso) - Incidenti e infortuni mancati - Altri rischi minori |
Il corso fornisce al lavoratore una serie di informazioni e definizioni fondamentali per il completamento dei temi affrontati nella parte di formazione generale. Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici delle mansioni impiegatizie. Inoltre, il corso è strutturato in modo tale da approfondire nel dettaglio i rischi specifici e caratteristici dell’azienda stessa e dei lavoratori coinvolti esponendo le misure adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre le fonti di pericolo. |
OPE - SIC - 07 | Formazione Sicurezza Specifica lavoratori - rischio medio | 8 | Operation, Sicurezza | - Rischi infortuni - Meccanici generali - Elettrici generali - Macchine - Attrezzature - Cadute dall’alto - Rischi da esplosione - Rischi chimici - Nebbie - Oli - Fumi - Vapori - Polveri - Etichettatura - Rischi cancerogeni - Rischi biologici - Rischi fisici - Rumore - Vibrazioni - Radiazioni - Microclima e illuminazione - Videoterminali - DPI Organizzazione del lavoro - Ambienti di lavoro - Stress lavoro-correlato - Movimentazione manuale carichi - Segnaletica - Emergenze - Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico - Procedure esodo e incendi - Procedure organizzative per il primo soccorso - Incidenti e infortuni mancati - Altri rischi |
Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei concetti specifici in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro e si rivolge a tutti i lavoratori. Inoltre, il corso è strutturato in modo tale da approfondire nel dettaglio i rischi specifici e caratteristici dell’ azienda stessa esponendo le misure adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre le fonti di pericolo. |
OPE - SIC - 08 | Formazione Sicurezza Specifica - rischio alto | 12 | Operation, Sicurezza | - Rischi infortuni - Meccanici generali - Elettrici generali - Macchine - Attrezzature - Cadute dall’alto - Rischi da esplosione - Rischi chimici - Nebbie - Oli - Fumi - Vapori - Polveri - Etichettatura - Rischi cancerogeni - Rischi biologici - Rischi fisici - Rumore - Vibrazione - Radiazioni - Microclima e illuminazione - Videoterminali - DPI Organizzazione del lavoro - Ambienti di lavoro - Stress lavoro-correlato - Movimentazione manuale carichi - Movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi trasporto) - Segnaletica - Emergenze - Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico - Procedure esodo e incendi - Procedure organizzative per il primo soccorso - Incidenti e infortuni mancati - Altri Rischi |
Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei concetti specifici in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro e si rivolge a tutti i lavoratori. Inoltre, il corso è strutturato in modo tale da approfondire nel dettaglio i rischi specifici e caratteristici dell’ azienda stessa esponendo le misure adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre le fonti di pericolo. |
OPE - SIC - 09 | Aggiornamento Formazione Sicurezza Specifica | 6 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso, in conformità a quanto previsto dall'Accordo, approfondiscono alcuni temi, anche tramite applicazioni pratiche, con l'obiettivo di fornire nuovi strumenti al lavoratore per ampliare le sue capacità di farsi parte attiva e soggetto promotore nella tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: analizzare le convinzioni e i comportamenti che mettono a rischio i Lavoratori e le Lavoratrici sul lavoro; ampliare la capacità di individuare la sequenza di cause che possono provocare infortuni, incidenti e o mancati incidenti; comprendere la rete di relazioni che consente al lavoratore di rispettare i propri obblighi; valorizzare il Lavoratore e la Lavoratrici come collaboratori di sicurezza, capaci di influire e influenzare il sistema di organizzazione della sicurezza; fornire strumenti comunicativi utili a trasformare un evento critico in un'opportunità di apprendimento; chiarire il ruolo del medico competente e gli obblighi dei Lavoratori e delle Lavoratrici nella sorveglianza sanitaria e nell''uso di alcol e droghe in rapporto all'attività lavorativa; sensibilizzare in merito ai nuovi rischi per la salute e la sicurezza e alle modalità di prevenzione e protezione. |
Questo corso è destinato all'aggiornamento dei lavoratori e delle Lavoratrici nell'industria Metalmeccanica (Ateco 2007 C 23-25, 28-30) o di altre attività equiparabili in riferimento ai rischi per la sicurezza e la salute. |
OPE - SIC - 10 | Corso Preposti | 8 | Operation, Sicurezza | Nello specifico, il corso viene progettato e personalizzato sulle effettive esigenze dell’azienda, sviluppando i seguenti punti: - principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale e relativi compiti, obblighi e responsabilità; - relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione; - definizione e individuazione dei fattori di rischio; - incidenti e infortuni mancati; - tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri; - valutazione dei rischi in azienda; - individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione - modalità di esercizio della funzione di controllo dell’osservanza da parte dei lavoratori delle disposizioni di legge e aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e di uso dei mezzi di protezione collettivi e individuali messi a loro disposizione. |
Il corso si propone di fornire la formazione obbligatoria ai Responsabili di funzione, servizio, area o settore, ai capireparto, capisquadra, capiturno, capocantieri etc., e più in generale a tutti coloro che ricadono nel ruolo di preposto, con o senza investitura formale (quindi anche di fatto), in quanto in posizione di preminenza rispetto ad altri lavoratori, così da poter impartire ordini, istruzioni o direttive nel lavoro da eseguire. Tali soggetti devono organizzare o sovrintendere l’attività dei lavoratori e necessitano quindi di una formazione specifica che li metta in condizione di poter comprendere adeguatamente il proprio ruolo, i propri obblighi e responsabilità in materia di salute e sicurezza del lavoro. Obiettivi principali del corso sono: - presentare un quadro completo relativamente al ruolo di preposto sulla base di quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 - definire le responsabilità sul personale interno ed esterno, sulle attrezzature e sugli ambienti di lavoro. - organizzazione del lavoro da un punto di vista della sicurezza. - approfondire i requisiti minimi di sicurezza dei mezzi, delle attrezzature e dell’ambiente di lavoro in cui operano. |
OPE - SIC - 11 | Aggiornamento preposti | 6 | Operation, Sicurezza | - Aggiornamenti normativi - Principali soggetti del Servizio di Prevenzione e Protezione e loro relazioni - Organizzazione del Servizio di Prevenzione e protezione - Valutazione dei rischi in azienda ed in riferimento al contesto in cui opera il preposto - Near Miss - Comunicazione con i lavoratori |
L’Accordo Stato Regioni del 21/12/11 prevede l’aggiornamento quinquennale dei preposti (Art.9). Obiettivo del corso è quello quindi di aggiornare i preposti coinvolti rispetto alle responsabilità delle principali figure richiamate dal Titolo I del D. Lgs. 81/08, nonché di aggiornarli in merito ai principi della valutazione dei rischi. |
OPE - SIC - 12 | Corso Dirigenti | 16 | Operation, Sicurezza | Modulo 1: Giuridico – normativo - Sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori - Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive - Soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il D.Lgs. n. 81/08: compiti, obblighi, responsabilità e tutela assicurativa - Delega di funzioni - La responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa - La “responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di responsabilità giuridica” ex D.Lgs. n. 231/2001, e s.m.i. - I sistemi di qualificazione delle imprese e la patente a punti in edilizia Modulo 2: Gestione ed organizzazione della sicurezza - Modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro - Gestione della documentazione tecnico amministrativa - Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione - Organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze - Il ruolo del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione Modulo 3: Individuazione e valutazione dei rischi - Criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi - Il rischio da stress lavoro-correlato - Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale - Il rischio interferenziale e la gestione del rischio nello svolgimento di lavori in appalto - Le misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio - La considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti - I dispositivi di protezione individuale - La sorveglianza sanitaria Modulo 4: Comunicazione, formazione e consultazione dei lavoratori - Competenze relazionali e consapevolezza del ruolo - Importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento quali strumenti di conoscenza della realtà aziendale - Tecniche di comunicazione - Lavoro di gruppo e gestione dei conflitti - Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - Natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza |
Il corso si pone i seguenti obiettivi: - Presentare un quadro completo del ruolo del dirigente in ambito di sicurezza relativamente a: |
OPE - SIC - 13 | Aggiornamento Dirigenti | 6 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso, in conformità a quanto previsto dall'Accordo, affrontano le significative evoluzioni della tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione agli aggiornamenti in merito all'organizzazione e alla gestione della sicurezza in azienda dopo il D.Lgs. 81/2008, alle nuove modalità di gestione della formazione dei lavoratori, agli aggiornamenti sulle fonti di rischio e le relative misure di prevenzione affrontati tramite applicazioni pratiche e approfondimenti esemplificativi. È inoltre fornito un approfondimento giuridico-normativo sui principi della tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. | Il corso vuole essere un aggiornamento utile alla definizione dei compiti specifici del ruolo del Dirigente in ambito di sicurezza. |
OPE - SIC - 14 | Corso antincendio - rischio basso | 4 | Operation, Sicurezza | Esercitazioni pratiche. Presa visione del registro della sicurezza antincendi e chiarimenti sugli estintori portatili. Istruzioni sull'uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica. |
Il corso e si propone di aggiornare le competenze dei partecipanti necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale dovute all’insorgenza di un incendio ed è rivolto a lavoratori di aziende a rischio basso. |
OPE - SIC - 15 | Corso antincendio - rischio medio | 8 | Operation, Sicurezza | - L'incendio e la prevenzione incendi | Il corso si propone di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale dovute all'insorgenza di un incendio ed è rivolto ai lavoratori di aziende a rischio medio. |
OPE - SIC - 16 | Corso antincendio - rischio alto | 16 | Operation, Sicurezza | - L'incendio e la prevenzione incendi | Il corso si propone di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale dovute all'insorgenza di un incendio ed è rivolto ai lavoratori di aziende a rischio alto. |
OPE - SIC - 17 | Aggiornamento antincendio | 5 | Operation, Sicurezza | L'incendio e la prevenzione: principi della combustione, prodotti della combustione, sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio, effetti dell'incendio sull'uomo, divieti e limitazioni di esercizio, misure comportamentali. Protezione antincendio e procedure da adottare in caso d'incendio: principali misure di protezione antincendio, evacuazione in caso di incendio, chiamata dei soccorsi. Verranno affrontate inoltre le deguenti tematiche: principali misure di protezione contro gli incendi, vie di esodo, procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme, procedure per l'evacuazione. |
Obiettivo del corso è fornire le conoscenze necessarie a ricoprire l’incarico di addetto alla squadra antincendio secondo quanto previsto dal D.M. 10/03/98.La didattica è mirata allo studio delle problematiche e dei comportamenti antincendio ed all’effettuazione di una prova pratica di spegnimento. L'oraganizzazione del corso prevede la possibilità di mettere a disposizione gli spazi idonei per gestire la prova pratica ed i relativi dispositivi necessari , qualora l'azienda non disponesse degli spazi aventi i requisiti di legge. |
OPE - SIC - 18 | Corso primo soccorso - CAT B | 12 | Operation, Sicurezza | Prima parte - Allertare il sistema di soccorso - Riconoscere un’emergenza sanitaria - Attuare gli interventi di primo soccorso - Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta - Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro - Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro Seconda parte - Comunicare con il SSN. - Intervenire in caso di sindromi cerebrali acute. - Intervenire in caso di sindromi respiratorie acute. - Effettuare la rianimazione cardiopolmonare. - Effettuare un tamponamento emorragico. - Sollevare, spostare e trasportare l’infortunato. - Intervenire in caso di esposizione ad agenti chimici o biologici. |
Il corso ha l’obiettivo di fornire alle persone che in azienda rivestono il ruolo di Addetto al Primo Soccorso aziendale una formazione specifica articolata in lezioni teoriche e pratiche, in modo da poter adempiere correttamente le funzioni previste dal ruolo ricoperto. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo B-C, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 19 | Corso primo soccorso - CAT A | 16 | Operation, Sicurezza | Modulo A - totale n. 6 ore - Allertare il sistema di soccorso |
Il corso ha l’obiettivo di fornire alle persone che in azienda rivestono il ruolo di Addetto al Primo Soccorso aziendale una formazione specifica articolata in lezioni teoriche e pratiche, in modo da poter adempiere correttamente le funzioni previste dal ruolo ricoperto. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo A, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 20 | Aggiornamento primo soccorso - CAT B | 4 | Operation, Sicurezza | - comunicazione con il 118; - primo soccorso in caso di sindromi cerebrali acute; - primo soccorso in caso di insufficienza respiratoria acuta; - rianimazione cardiopolmonare; - tamponamento emorragico; - sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato; - primo soccorso in caso di esposizione ad agenti chimici e biologici. |
Il corso è un aggiornamento che segue il corso di base e si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo B-C, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 21 | Aggiornamento primo soccorso - CAT A | 6 | Operation, Sicurezza | - comunicazione con il 118; - primo soccorso in caso di sindromi cerebrali acute; - primo soccorso in caso di insufficienza respiratoria acuta; - rianimazione cardiopolmonare; - tamponamento emorragico; - sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato; - primo soccorso in caso di esposizione ad agenti chimici e biologici. |
Il corso è un aggiornamento che segue il corso di base e si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo A, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 22 | Corso rischi specifici - ambienti confinati | 8 | Operation, Sicurezza | - Che cosa prevede il DPR n. 177/2011 - Definizione e descrizione delle diverse tipologie di ambiente confinato - Le diverse tipologie di rischio che si possono presentare in funzione dell’ambiente nel quale si svolge l’attività lavorativa e delle sostanze/gas presenti - Le principali misure da adottare per operare negli ambienti classificati confinati - Quali elementi bisogna considerare per valutare il rischio in un ambiente confinato - Misure preventive obbligatorie da adottare per operare in ambiente confinato - I rilevatori di gas: cosa sono e a che cosa servono - L’importanza dell’ imbracatura - Utilizzo delle maschere a filtri - Utilizzo dell’autorespiratore - Evacuazione da un ambiente confinato al verificarsi di una situazione POTENZIALMENTE pericolosa |
Formare i lavoratori ed i preposti che operano in ambienti confinati, sulla base di quanto previsto dal recente regolamento DPR 177/11 applicato ai lavori in ambienti sospetti di inquinamento di cui agli artt. 66 e 121 del D.Lgs. n. 81/2008 e negli ambienti confinati di cui all’allegato IV, punto 3, dello stesso decreto legislativo. Il corso fornisce tutta una serie di indicazioni affinché anche il preposto che deve predisporre idonee e specifiche misure per l’esecuzione dei lavori nei succitati ambienti sia in grado di eseguire una valutazione. |
OPE - SIC - 23 | Corso rischi specifici - carriponte | 4 | Operation, Sicurezza | - Normative di sicurezza vigenti. - Obblighi e responsabilità degli utilizzatori. - Area di lavoro e rischio interferenze. - Dispositivi di sicurezza e fine corsa: DIVIETO DI MANOMISSIONE. - Segnalazione di eventuali anomalie/guasti sulle macchine. - Il libretto uso e manutenzione - Controllo del sovraccarico e sistema OLP (Over Load Protection). - Struttura della gru a bandiera, rischi derivanti da un utilizzo improprio della macchina sia in riferimento allo sbraccio ed alla rotazione. - Considerazioni sulla pericolosità dell’ utilizzo in maniera errata o superficiale della macchina. - Tipologie di carroponte. - Controlli preliminari e preventivi per la valutazione della sicurezza e dell’affidabilità del gru a bandiera. - I comandi e la diversa disposizione degli stessi: consolle e comandi a distanza - Pulsante rosso dell’emergenza - Operazioni di carico-scarico e movimentazione in sicurezza delle diverse tipologie di carico. - Accessori utilizzati per imbracare il carico: gancio, golfari, “occhielli”, funi, brache catene ecc. e controlli preliminari da effettuare prima di iniziare la movimentazione. - Corretta imbracatura del carico e individuazione del baricentro. - Riduzione della portata in funzione dell’aumento dell’angolo di incidenza della braca sul gancio della gru. - Attrezzature applicabili al carroponte: ragno, pinze, magnete, ecc - Divieto di trasporto persone, divieto di fumo e divieto di utilizzo del telefono cellulare. - Rischio di inciampo derivante dalla presenza di materiale sui camminamenti a terra ed in quota. - Valutazione dei pesi e delle portate - Lettura delle targhette di identificazione della macchina - Velocità di spostamento ridotta in funzione del baricentro e della natura del carico. - Principali cause di rovesciamento del carico. - Analisi, classificazione e riconoscimento delle principali anomalie - Segnalazione gestuale delle manovre - DPI da utilizzare lavorando nell’area in cui opera il carroponte - Carico/scarico di bilici e autocarri - Errori e distrazioni frequenti tra gli utilizzatori di gru e presentazione di immagini sulle conseguenze di manovre azzardate ed eccesso di esperienza. |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per utilizzare in sicurezza il carroponte e le gru a bandiera conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. L’attenzione viene focalizzata in modo particolare sulle responsabilità dell’operatore ragionando su tutte le operazioni che non devono essere eseguite e quali rischi comporta un utilizzo errato delle macchine in oggetto. Vengono inoltre analizzate le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo del carroponte e della gru a bandiera evidenziandone eventuali criticità e misure da adottare per lavorare in sicurezza. |
OPE - SIC - 24 | Aggiornamento carriponte | 2 | Operation, Sicurezza | Evidenziare le norme relative agli apparecchi di sollevamento ed al loro contesto. Fornire le regole per un corretto utilizzo dei mezzi in sicurezza. Trasmettere la conoscenza dei segnali a mano,delle attrezzature e della tecnica per movimentare carichi senza pericolo per sé e per gli altri. | Obiettivi del corso: consolidare e aggiornare la formazione del lavoratore per un uso corretto e sicuro del carroponte. |
OPE - SIC - 25 | Corso rischi specifici - utilizzo degli intermedi di sollevamento (catene - fasce) | 2 | Operation, Sicurezza | - Inquadramento normativo - UNI EN 13155:2009 - Esempi pratici di rapporti di verifica delle attrezzature - Check list per controlli periodici |
Fondamentale risutla essere il ruolo assegnato al datore di lavoro. A quest’ultimo soggetto spetta l’obbligo di predisporre un sistema articolato di controlli, avvalendosi di personale qualificato, e di documentare in modo adeguato l’attività svolta. In tal senso risulta utile anche la lettura delle norme tecniche che si occupano in modo specifico dell’argomento. Il corso intende trasmettere ai partecipanti le conoscenze e le abilità necessarie per effettuare correttamente le specifiche verifiche apparecchi di sollevamento presenti in azienda. |
OPE - SIC - 26 | Corso rischi specifici - DPI III categoria | 4 | Operation, Sicurezza | - Legislazione e normativa vigente - Criteri di scelta ed approvvigionamento dei D.P.I. - Procedure, istruzioni e moduli a supporto della gestione - Formazione ed addestramento - Controllo, manutenzione e modalità d’utilizzo - Compiti e responsabilità - Verifica dell’apprendimento e discussione |
Il corso si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per la gestione dei DPI, individuando i processi e le procedure da adottare, nonché le figure responsabili della loro attuazione. Il corso si attiene alle disposizioni di legge vigenti. |
OPE - SIC - 27 | Corso Datore di lavoro RSPP - rischio basso | 16 | Operation, Sicurezza | La trattazione delle significative evoluzioni e innovazioni, applicazioni pratiche e/o approfondimenti negli ambiti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi, nei sistemi di gestione e nei processi organizzativi, nelle fonti di rischio (compresi i rischi di tipo ergonomico) e in merito alla formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all'interno della propria azienda gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 28 | Corso Datore di lavoro RSPP - rischio medio | 32 | Operation, Sicurezza | Conoscenze sulla tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in conformità ai contenuti previsti dall'Accordo Stato-Regioni del 2011 per i moduli 1 (normativo) e 2 (gestionale). | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all'interno della propria azienda la formazione necessaria per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 29 | Corso Datore di lavoro RSPP - rischio alto | 48 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso affrontano le significative evoluzioni e gli approfondimenti giuridico-normativi, gestionali e di organizzazione in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all'interno della propria azienda la formazione necessaria per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 30 | Aggiornamento Datore di Lavoro RSPP - rischio basso | 6 | Operation, Sicurezza | I diversi contenuti presenti nel corso consentono al docente-formatore sia di acquisire nuovi spunti di conoscenza fondamentali per meglio governare l'intero processo formativo, sia di progettare ed erogare percorsi formativi in materia di Salute e Sicurezza nei diversi contesti produttivi, sia di comprendere le cause di possibili insuccessi degli interventi formativi e delle politiche di Prevenzione e Protezione e sia di trovare soluzioni alternative alle diverse criticità che quotidianamente incontra nella gestione della Sicurezza in azienda. | Il Decreto del Ministero del Lavoro del 6 marzo 2013 (in vigore dal 18 marzo 2014), in attuazione del Decreto Legislativo n. 81/2008, definisce i criteri per la qualificazione del docente-formatore in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro, richiedendo la contemporanea presenza di tre fattori fondamentali e obbligatori: conoscenza, esperienza e capacità didattica del formatore. Quest'ultima, può essere certificata attraverso la frequenza di questo specifico percorso formativo per la sicurezza sul lavoro della durata di 24 ore.La particolarità di questo corso va rintracciata, oltre che nella scelta attenta e funzionale degli argomenti in relazione alla tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nella continua e concreta traduzione dei contenuti teorici ai reali contesti formativi e di prevenzione/protezione, alle svariate tipologie di partecipanti ai percorsi formativi, ai disagi organizzativi o logistici con cui il docente-formatore-RSPP/ASPP realmente si misura. |
OPE - SIC - 31 | Aggiornamento Datore di Lavoro RSPP - rischio medio | 10 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso affrontano le significative evoluzioni e gli approfondimenti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi, i sistemi di gestione e i processi organizzativi, le fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico, l'informazione e la formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in conformità al punto 7 dell'Accordo sancito in Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.L'articolo 34, comma 1 del D.Lgs. 81/2008 prevede la possibilità che il Datore di lavoro svolga direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DL SPP). Il comma 2 dello stesso articolo prevede che, per svolgere questi compiti, il datore di lavoro debba frequentare specifici corsi di formazione e un aggiornamento periodico adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. La durata, i contenuti minimi e le modalità di questa formazione per i Datori di lavoro sono stati definiti con l’Accordo del 21 dicembre 2011 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all’interno della propria azienda gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 32 | Aggiornamento Datore di Lavoro RSPP - rischio alto | 14 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso affrontano le significative evoluzioni e gli approfondimenti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi, i sistemi di gestione e i processi organizzativi, le fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico, l'informazione e la formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in conformità al punto 7 dell'Accordo sancito in Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all’interno della propria azienda gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 33 | Corso RSPP - modulo A | 28 | Operation, Sicurezza | Il corso consentirà ai partecipanti di essere in grado di conoscere: normativa in tema di salute e sicurezza ; tutti i ruoli facenti parte del sistema di prevenzione aziendale, i loro compiti e responsabilità; le funzioni svolte dal sistema istituzionale pubblico; i principali rischi tratttati dal D. Lgs. 81/08; gli obblighi di informazione , formazione ed addestramento nei confronti dei soggetti del sistema di prevenzione aziendale; gli elementi medodologici per la valutazione del rischio. | Il corso modulo A costituisce la base per lo svolgimento della funzione ASPP / RSPP ed è propedeutico a tutti gli altri moduli. |
OPE - SIC - 34 | Corso RSPP - modulo B generico | 48 | Operation, Sicurezza | Vengono utilizzate metodologie didattiche di carattere operativo ed orientate al problem solving, analisi e valutazione rischi, pianificazione di interventi di prevenzione. | Il modulo B è orientato alla soluzione di problemi, analisi e valutazione dei rischi, pianificazione di idonei interventi di prevenzione di attività dei rispettivi livelli di rischio, ponendo attenzione all'approfindimento in ragione dei differenti livelli di rischio ed evitando la ripetizione di argomenti. |
OPE - SIC - 35 | PES – PAV: la persona esperta per l’esercizio degli impianti elettrici | 16 | Operation, Sicurezza | - Legislazione sulla sicurezza dei lavori elettrici (aspetti particolari della legislazione di riferimento) - La valutazione del rischio negli ambienti di lavoro: i piani di sicurezza e le misure di prevenzione e protezione - Le figure, i ruoli e le responsabilità delle persone adibite ai lavori elettrici e, in particolare, ai lavori “sotto tensione in bassa tensione. - Shock elettrico ed arco elettrico: effetti fisiologici sul corpo umano - Scelta delle attrezzature per i lavori elettrici e particolarità per i lavori “sotto tensione” - Scelta e impiego dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavori elettrici e particolarità per i “lavori sotto tensione” - Indicazioni generali di primo soccorso - La Norma CEI EN 50110-1 “Esercizio degli impianti elettrici” - La Norma CEI 11-27 “Lavori su impianti elettrici” - Trasmissione e scambi di informazioni tra persone interessate ai lavori - I lavori elettrici in bassa tensione: fuori tensione, in prossimità di parti attive, in tensione e criteri generali di sicurezza - Procedure per lavori sotto tensione su impianti in bassa tensione: la preparazione del Lavoro. - Esempi di schede di lavoro con descrizione delle fasi operative . - Esempi pratici della corretta metodologia di esecuzione dei lavori sotto tensione |
L’intervento ha lo scopo di fornire e verificare l’acquisizione delle necessarie conoscenze teoriche e delle modalità di organizzazione e conduzione dei lavori, relative al completamento della preparazione del personale che svolge lavori elettrici. L’intervento intende quindi fornire le necessarie conoscenze per permettere al lavoratore di gestire la propria attività in sicurezza. |
OPE - SIC - 36 | Controllo funi e catene | 8 | Operation, Sicurezza | - Inquadramento normativo - Caratteristiche delle funi e delle catene di sollevamento presenti in azienda - I principali controlli da eseguire - Esempi pratici di danneggiamento - Uso e manutenzione delle funi - Analisi e miglioramento delle procedure aziendali - Esercitazioni pratiche di reparto |
Le operazioni di movimentazione dei carichi possono determinare infortuni gravi e mortali per la presenza di funi sottodimensionate, danneggiate o usurate. In particolare i principali rischi relativi all’uso delle funi sono: - la caduta del carico per rottura della fune a seguito dell’usura o per scorretto utilizzo; - le punture e lacerazioni delle mani a causa dei fili rotti dei trefoli; - lo sbilanciamento del carico a seguito di deformazioni delle funi (ad esempio in relazione ad attorcigliamenti e pieghe). Il corso intende trasmettere ai partecipanti le conoscenze e le abilità necessarie per effettuare correttamente le specifiche verifiche a funi e catene di sollevamento presenti in azienda, nonché sensibilizzarli alla periodica manutenzione. |
OPE - SIC - 37 | Movimentazione manuale dei carichi | 8 | Operation, Sicurezza | - La normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro con riferimento particolare al rischio movimentazione manuale dei carichi - Conoscenza dei fattori di rischio legati alle attività di assistenza movimentazione - Indicazioni sui principali metodi per la valutazione del rischio in ambito - Movimentazione manuale dei carichi : tipologie e lesioni che ne possono derivare - Il carico: peso, centro di gravità, movimentazione corretta - Le misure di prevenzione e protezione - Movimenti ripetuti - Posizioni mantenute ; posizioni obbligate ; affaticamento - La questione delle altezze e dei livelli - Il ruolo della "gravità" sulla postura e sul funzionamento dell'ap parato muscolo-scheletrico - Tecniche corrette per l’uso di ausili per la movimentazione |
Per movimentazione manuale dei carichi (MMC) si intende ogni operazione di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, quali patologie delle strutture osteoarticolari, muscolo tendinee e nervo vascolari (art. 167, comma 2, D.Lgs. 81/08). Scopo del corso è quello di fornire ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato, ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività, alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi. |
OPE - SIC - 38 | Lavori in quota | 16 | Operation, Sicurezza | - Principali riferimenti normativi - Sistemi di protezione contro la caduta dall'alto - Cos'è una caduta -Il fenomeno della caduta - Quadro antinfortunistico - Rischi nei lavori in quota - Sospensione inerte- Classificazione dei D.P.I. di 3° categoria - Sistemi di posizionamento e di trattenuta - Tipologie di caduta - Effetto pendolo - Fattori di caduta - Parametri di scelta dei sistemi anticaduta - Gli ancoraggi strutturali - Linee di ancoraggio flessibili orizzontali - Istruzioni d'uso dei D.P.I. di 3° categoria - Modalità d'uso - Posizionamento e modalità di utilizzo dei D.P.I. sulle piattaforme aeree (PLE) - Ispezione ai sistemi anticaduta - Manutenzione dei sistemi di arresto caduta - Tipologia di scale portatili a pioli - Modalità d'uso - Esercitazione pratica |
Il D.Lgs. n. 81/2008 definisce lavoro in quota l"attività lavorativa che espone il lavoratore a rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a piano stabile". Il corso si pone quale obiettivo principale quello di sensibilizzare i lavoratori ai rischi legati ai lavori in quota, oltre che quello di addestrarli al corretto utilizzo dei DPI di terza categoria. |
OPE - SIC - 39 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (ple) - TEORIA | 4 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n. 81/2008). - Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (3 ore) - Categorie di PLE: i vari tipi di PLE e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche. - Componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile. - Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e foro funzione. - Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali. - DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino dì trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma. - Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle PLE (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, di caduta dall’alto, ecc.); spostamento e traslazione, posizionamento e stabilizzazione, azionamenti e manovre, rifornimento e parcheggio in modo sicuro a fine lavoro. - Procedure operative di salvataggio: modalità di discesa in emergenza. |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 40 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di ple - PRATICO (stabilizzatori) | 4 | Operation, Sicurezza | - Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni della PLE. - Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa di forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.). - Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno. - Posizionamento della PLE sul luogo di lavoro: delimitazione dell’area dì lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, posizionamento stabilizzatori e livellamento. - Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota. - Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota. - Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie). |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 41 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di ple - PRATICO (senza stabilizzatori) | 4 | Operation, Sicurezza | - Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento, - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni delia PLE. - Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno. - Movimentazione e posizionamento della PLE: spostamento della PLE sul luogo di lavoro e delimitazione dell’area di lavoro. - Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota. - Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota. - Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie). |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 42 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di ple - PRATICO (con e senza stabilizzatori) | 6 | Operation, Sicurezza | - Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della PLE. - Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa di forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.). - Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno. - Movimentazione e posizionamento della PLE: delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, spostamento della PLE sul luogo di lavoro, posizionamento stabilizzatori e livellamento. - Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota. - Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota. - Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie) |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 43 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di gru per autocarro | 12 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro per le operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (3 ore) - Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie dì gru per autocarro con riferimento alla posizione di installazione, loro movimenti e equipaggiamenti di sollevamento, modifica delle configurazioni in funzione degli accessori installati. - Nozioni elementari di fisica per poter valutare la massa di un carico e per poter apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo, oltre alla valutazione dei necessari attributi che consentono il mantenimento dell’insieme gru con carico appeso in condizioni di stabilità. - Condizioni di stabilità di una gru per autocarro: fattori ed elementi che influenzano la stabilità. - Caratteristiche principali e principali componenti delle gru per autocarro. - Tipi di allestimento e organi dì presa. - Dispositivi di comando a distanza. - Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione delle gru per autocarro. - Utilizzo delle tabelle di carico fornite dal costruttore. - Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori, indicatori, di controllo. - Principi generali per il trasferimento, il posizionamento e la stabilizzazione. - Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle gru per autocarro (caduta del carico, perdita di stabilità della gru per autocarro, urto di persone con il carico o con la gru, rischi connessi con l’ambiente, quali vento, ostacoli, linee elettriche, ecc., rischi connessi alla non corretta stabilizzazione). - Segnaletica gestuale. Modulo pratico (8 ore) - Individuazione dei componenti strutturali: base, telaio e controtelaio, sistemi di stabilizzazione, colonna, gruppo bracci. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando (comandi idraulici e elettroidraulici, radiocomandi) e loro funzionamento (spostamento, posizionamento ed operatività), identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru per autocarro e dei componenti accessori, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza, previsti dal costruttore nei manuale di istruzioni dell’attrezzatura. Manovre della gru per autocarro senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate. - Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (struttura di sollevamento e stabilizzatori). - Pianificazione delle operazioni del sollevamento: condizioni del sito di lavoro (pendenze, condizioni del piano di appoggio), valutazione della massa del carico, determinazione del raggio, configurazione della gru per autocarro, sistemi di imbracatura, ecc.. - Posizionamento della gru per autocarro sul luogo di lavoro: posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru. Procedure per la messa in opera di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc.. - Esercitazione di pratiche operative: |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per utilizzare in sicurezza la gru applicata ad autocarro conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. L’attenzione viene focalizzata in modo particolare sulle responsabilità dell’operatore ragionando su tutte le operazioni che non devono essere eseguite e quali rischi comporta un utilizzo errato della gru applicata ad autocarro. Vengono inoltre analizzate le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo della gru applicata ad autocarro evidenziandone eventuali criticità e misure da adottare per lavorare in sicurezza. |
OPE - SIC - 44 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di gru mobili - Corso base | 14 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (6 ore) - Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie di gru mobili, loro movimenti e loro equipaggiamenti di sollevamento. - Principali rischi e loro cause: |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per utilizzare in sicurezza le gru mobili conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. L’attenzione viene focalizzata in modo particolare sulle responsabilità dell’operatore ragionando su tutte le operazioni che non devono essere eseguite e quali rischi comporta un utilizzo errato della gru mobili. Vengono inoltre analizzate le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo delle gru mobili evidenziandone eventuali criticità e misure da adottare per lavorare in sicurezza. |
OPE - SIC - 45 | Formazione teorico-pratico per lavoratori addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali | 8 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento all’uso di attrezzature di lavoro semoventi con operatore a bordo (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (2 ore) - Categorie di trattori: i vari tipi di trattori a ruote e a cingoli e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche. - Componenti principali: struttura portante, organi di trasmissione, organi. di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici, impianto idraulico, impianto elettrico. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali. - DPI specifici da utilizzare con i trattori: dispositivi di protezione dell’udito, dispositivi di protezione delle vie respiratorie, indumenti di protezione contro il contatto da prodotti antiparassitari, ecc.. - Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo dei trattori (rischio di capovolgimento e stabilità statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc.). Avviamento, spostamento, collegamento alla macchina operatrice, azionamenti e manovre. Modulo pratico per trattori a ruote (5 ore) |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per l’utilizzo in sicurezza dei trattori agricoli e forestali sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente. Nello specifico vengono esaminate le responsabilità dell’operatore, analizzando le operazioni che non devono essere eseguite, quali rischi comportano tali manovre pericolose”, evidenziando le conseguenze di un utilizzo errato della macchina. Si prendono quindi in esame le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo delle diverse tipologie di trattori con le relative le criticità e le misure da adottare per lavorare in condizioni di sicurezza. L’abilitazione all’utilizzo dei trattori agricoli e forestali, esonera nell’ambito dei lavori agricoli o forestali, in caso di montaggio di attrezzi sui trattori agricoli e forestali per elevare o sollevare carichi, scavare, livellare, livellare-asportare superfici, aprire piste o sgombraneve, dal possesso di altre abilitazioni previste dal presente accordo. |
OPE - SIC - 46 | La cultura della sicurezza | 40 | Operation, Sicurezza | Durante gli interventi formativi vengono creati gruppi di lavoro per effettuare l’analisi delle mansioni e dei relativi rischi e lo sviluppo dell’opportuna procedura per la conduzione delle singole attività in sicurezza nel rispetto della salute sui luoghi di lavoro come miglior pratica possibile per l’elezione della “miglior procedura” adottabile dall’azienda in quello specifico contesto. A partire dalle mansioni a rischio specifico presenti in azienda si vogliono introdurre all’interno dell’azienda le migliori prassi per svolgere tale mansione in sicurezza. Per assicurare che il lavoratore sia effettivamente consapevole del miglioramento, la procedura comprende la necessità ed il valore dell’analisi degli incidenti che possono accadere nello svolgimento della propria mansione e l’importanza di poter sia sviluppare in maniera attiva e promuovere la progettazione, la realizzazione e l’utilizzo di materiali informativi e di supporto alla formazione, sia seguire le corrette procedure nell’ambito dello svolgimento della propria mansione. I contenuti principali sono: - Politiche aziendali e sicurezza - I sistemi di gestione integrati della sicurezza: quali benefici per l’organizzazione - Riferimenti normativi: la norma OHSAS 18001, il Dlgs81 definizione e principi - Il DVR aziendale - Analisi dei near-miss, azioni di miglioramento, presentazioni di casi - Procedure aziendali e sicurezza: esercitazioni pratiche |
La progettazione di questo corso parte dal presupposto che non sia l’applicazione di nuove norme che abbassa gli infortuni: è la cultura che fa la differenza. Cultura è l'insieme di processi organizzativi, pratiche professionali, norme scritte, convenzioni informali, linguaggi, modi di pensare e percepire il rischio. Migliora vendite, redditività, immagine, relazioni. I soldi spesi possono essere un costo (se si sceglie la strada della non-sicurezza: sanzioni, spese mediche, ritardi, spese legali, perdita immagine) o un investimento (quando si ottengono risultati: innovazione tecnologica, prestazioni migliori, obiettivi aziendali globali). I ritorni si evidenziano nel conto economico: se la sicurezza è fatta bene, i risultati si vedono. L’azione formativa mira quindi ad introdurre tra i lavoratori la capacità di analisi e lo sviluppo delle opportunità di miglioramento dei comportamenti attraverso la loro preventiva formazione alle migliori pratiche, all’analisi degli infortuni relativi alle proprie mansioni e quindi favorire tra i lavoratori la condivisione e l’assunzione di comportamenti, adeguati nell’ambito di una corretta e sistemica gestione della salute e sicurezza dei lavoratori e le conseguenze dello scostamento dalle migliori prassi attraverso l’analisi di incidenti e quasi incidenti. Attraverso una formazione partecipata le risorse saranno guidate verso un percorso di sensibilizzazione e maggiore consapevolezza rispetto al tema della sicurezza sul lavoro. |
SGC -231- 01 | Governance Aziendale e Responsabilità amministrativa: integrare operativamente i Sistemi di Gestione | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, D.Lsg 231/2001 | Governance aziendale, sistemi di controllo interno e Modello 231: inquadramento delle modalità di presidio dei rischi aziendali; importanza di un sistema formalizzato di deleghe e procure; necessità di disporre di un sistema documentato di procedure aziendali. Illustrazione dei criteri di implementazione di un sistema integrato Impostazione di una metodologia di rilevazione, analisi e valutazione dei rischi che tenga conto della prevenzione dei reati, delle misure di sicurezza, del contesto ambientale in cui si opera Definizione di uno standard aziendale sui contenuti del “Documento di Valutazione dei rischi”, del “Documento programmatico sulla sicurezza”, del “Documento di analisi di impatto ambientale” Analisi integrata del Modello dei processi aziendali strategici, di produzione, strumentali e criteri di sviluppo uniforme delle procedure, delle istruzioni operative e della modulistica Le compatibilità del Modello 231 con le Linee Guida UNI- INAIL/sistemi certificati BS OH SAS 18001 Punti di forza dei sistemi di gestione certificati: criteri di qualificazione dei fornitori; sistemi di verifica interna; utilizzo di un sistema di gestione documentale; rilevazione di tutte le tipologie di non conformità. |
Il corso ha lo scopo di fornire ai partecipanti i concetti chiave e gli strumenti operativi di conoscenza e analisi del problema della “colpa di organizzazione” e di pianificazione e controllo delle possibili soluzioni. |
SGC -231- 02 | Corso sull’estensione del D.Lgs. 231/01 ai reati ambientali | 4 | Sistemi di Gestione e Compliance, D.Lsg 231/2001 | Le fattispecie di Reati Ambientali e le sanzioni previste Gli elementi essenziali del modello organizzativo 231/01 in riferimento ai Sistema di Gestione Ambientali: ISO 14001 e Reg. EMAS Le attività dell’OdV di una grande azienda metalmeccanica |
Fornire una chiave di lettura degli adempimenti e delle principali responsabilità previste dal Dlgs 231/2001 in relazione ai reati ambientali Comprendere le implicazioni organizzative del Dlgs. 231/01 per una sua efficace ed efficiente integrazione nel Sistema di Gestione aziendale (ISO 9001 e ISO 14001) Favorire, al fine di una visione più ampia della applicazione del modello, la comprensione dele interrelazioni con il T.U. Ambientale (D.lgs 152/2006) e successive integrazioni |
SGC -231- 03 | Il D.lgs. 231/01: nuovi profili di responsabilità | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, D.Lsg 231/2001 | Introduzione al Modello di Organizzazione e Gestione previsto dal D. Lgs. 231: - Il D.Lgs. 231/01: la responsabilità amministrativa degli enti; - Il modello esimente: requisiti previsti nel D. Lgs. 231/01 aggiornato dalle più recenti modifiche legislative. La metodologia per lo sviluppo di un modello organizzativo e di gestione secondo D. Lgs. 231/01: - Metodologie di approccio allo sviluppo di un Modello di organizzazione e gestione secondo D. Lgs. 231; - Fasi per la formalizzazione del modello organizzativo 231: - analisi iniziale; - analisi dei processi decisionali; - mappatura del rischio e valutazione del rischio; - definizione dei protocolli di prevenzione; - Il codice Etico e il sistema Sanzionatorio. L’integrazione del modello di organizzazione e controllo previsto dal D. Lgs. 231/01 con l’art. 30 del D. Lgs. 81/08: - Modello di organizzazione e controllo e sistema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; - Integrazione del Modello con le previsioni dell’art. 30 del D. Lgs. 81/08; - Le norme di riferimento per i Sistemi di Gestione della Sicurezza: dalla BS OHSAS 18001 alla ISO 45001; - La politica della Sicurezza; |
Trasferire ai partecipanti i principali elementi con-cettuali e conoscitivi del D.lgs. 231/01; favorire ai partecipanti una chiave di lettura della propria or-ganizzazione rispetto al tema della responsabilità amministrativa d’impresa |
SGC -231- 04 | Progettare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex del D.lgs. 231/01 | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, D.Lsg 231/2001 | L’estensione della Responsabilità Amministrativa degli Enti ai reati in materia di Salute e Sicurezza Gli elementi essenziali del modello organizzativo 231/01 in riferimento ai Sistema di Gestione della Sicurezza aziendale Panoramica su Linee Guida e Standard di Riferimento La norma BS OHSAS 18001:2007 e il D. Lgs. 231/01 |
Sviluppare le capacità di lettura della propria realtà organizzativa in termini di grado di esposizione ai reati previsti dal D.lgs. 231/01; sviluppare le ca-pacità operative di progettazione ed implementa-zione di un Modello Organizzativo. |
SGC -231- 05 | L’Organismo di Vigilanza: ruoli, prerogative e funzioni | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, D.Lsg 231/2001 | modelli di organizzazione e controllo: punti strategici; il ruolo dell’ODV; la nomina dell’ODV; ODV e altri organi di gestione e controllo: relazione e scambio di informazioni; il budget a disposizione dell’ODV; i controlli dell’ODV; la verbalizzazione dell’attività svolta. |
Fornire a tutti i partecipanti le nozioni in merito alla composizione, funzionamento e attività pro-pria dell’Organismo di Vigilanza ai sensi dell’art. 6 D.lgs. 231/01 |
SGC -BS- 01 | Sistema integrato: qualità, ambiente e sicurezza | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | Prima parte – Introduzione Presentazione delle norme ISO 9001, ISO 14001 OHSAS 18001 e SA 8000 Somiglianze e differenze di applicazione Gli aspetti cogenti e loro controllo L’iter di certificazione di un sistema di gestione integrato Seconda parte – I requisiti richiesti dalle norme Pianificazione e gestione dei processi Politica aziendale Obiettivi, traguardi e programmi Organizzazione interna Controllo del processo e monitoraggio Gestione dei fornitori Riesame del sistema e miglioramento Non conformità, azioni correttive, preventive Verifiche ispettive interne Gestione dei documenti |
Il corso approfondisce le normative inerenti i sistemi di qualità ISO 9001, ISO 14001 e OHASA 18001 per consentire la predisposizone di un sistema integrato qualità, ambiente, sicurezza. |
SGC -BS- 02 | La Responsabilità sociale secondo la norma UNI ISO 26000 | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | La Responsabilità Sociale: definizione e contesto Gli stakeholder: identificazione ed engagement Lo standard ISO 26000: la struttura e i contenuti L’integrazione della Social Responsibility nelle organizzazioni Concetti, termini e definizioni relativi alla responsabilità sociale Premesse storiche, tendenze e caratteristiche della responsabilità sociale Principi e pratiche relativi alla responsabilità sociale Temi fondamentali e aspetti specifici della responsabilità sociale Integrazione, attuazione e promozione di comportamenti socialmente responsabili nell’ambito dell’organizzazione e nell’ambito della sua sfera di influenza; Identificazione e coinvolgimento degli stakeholder Comunicazione di impegni, prestazioni ed altre informazioni relative alla responsabilità sociale. |
Comprendere al meglio i principi di ISO 26000 e la loro applicazione pratica Identificare gli elementi principali dei modelli di responsabilità sociale ai sensi della ISO 26000, utili ai fini delle agevolazioni INAIL |
SGC -BS- 03 | Auditor per sistemi di gestione ambientale UNI ISO 14001 | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | Le novità introdotte dalla nuova revisione della norma UNI ISO 19011 del 2018; - Competenze, conoscenze e capacità richieste ad un Auditor di Sistemi di Gestione; - Il processo di audit; - I fondamenti dell'approccio basato sul rischio (risk - based approach) nei principi degli audit; - La gestione del programma di audit; - La pianificazione degli audit interni e la definzione degli obiettivi dell’audit; - La preparazione della documentazione di audit; - Le tecniche di campionamento delle evidenze di audit; - La redazione delle risultanze di audit, le non conformità e le opportunità di miglioramento; - La preparazione del rapporto di audit; - La gestione delle azioni successive alla conclusione dell’audit; - Cenni sui Modelli Organizzativi di cui al D.Lgs. 231/01 e art. 30 del D.Lgs. 81/08; - Gli audit nei Modelli Organizzativi di cui al D.Lgs. 231/01 (MOG); - Requisiti della norma UNI ISO 14001; - Modalità di effettuazione di un audit su un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) UNI ISO 14001; - Esercitazione sullo svolgimento di un audit su un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) UNI ISO 14001 |
L’Auditor interno, attraverso la sua azione di controllo e a partire dalla raccolta di “evidenze oggettive”, consente di effettuare la verifica di conformità del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) alla norma di riferimento UNI ISO 14001, oltre a stimolare il miglioramento continuo dell’organizzazione. I risultati dell’Audit possono essere utili agli Organismi di Vigilanza (OdV) per lo svolgimento delle loro attività di controllo sull’efficace attuazione dei Modelli di Organizzazione e Gestione D.Lgs. 231/01, eventualmente implementati dalle società. Per svolgere correttamente la sua funzione, l'Auditor deve possedere approfondite conoscenze sugli obblighi cogenti (in primis imposti dal D. Lgs. 152/06), nonché sulla norma UNI ISO 14001. |
SGC -BS- 04 | Analisi Ambientale Iniziale | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | Introduzione all’Analisi Ambientale Inziale - Scopo e contesto dell’Analisi Ambientale Iniziale - Riferimenti agli standard applicabili: UNI EN ISO 14001:2004; UNI EN ISO 14004:2005; REG 1221/2009/CE; UNI EN ISO 14031:2000 - Fasi dell’Analisi Ambientale Iniziale - Struttura del documento di Analisi Ambientale Iniziale L’identificazione degli aspetti ambientali - Gli aspetti ambientali secondo il Reg. EMAS III - Aspetti Ambientali Diretti e Indiretti - Analisi del contesto di un’organizzazione - Analisi dei processi aziendali per identificare: principali input ed output in termini di risorse ed emissioni - Esercitazione pratica: identificazione aspetti ambientali di una realtà organizzativa definita L’analisi del contesto territoriale e normativo - Gli aspetti territoriali da considerare (stato dell’ambiente locale, presenza di aree protette, presenza di siti da bonificare…) - Principali riferimenti di normativa ambientale da considerare in fase di Analisi Ambientali La valutazione della significatività degli aspetti ambientali - Metodi e criteri per la valutazione di significatività - Esercitazione pratica: revisione di una valutazione di significatività | Conoscere i principali metodi per l’identificazione e la valutazione degli aspetti ambientali di un’attività - Acquisire gli strumenti e i metodi per effettuare una valutazione di significatività degli aspetti ambientali - Essere in grado di elaborare un’Analisi Ambientale Iniziale conforme all’Allegato I del Regolamento 1221/2009/CE - EMASIII |
SGC -BS- 05 | Sistema di Gestione delle emissioni di Gas Serra: redazione dei bilanci di emissione e verifica di conformità | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | • Le basi concordate all’origine dell’effetto serra (IPCC, UNFCCC) • Il protocollo di Kyoto come nasce, chi partecipa, quale futuro • I meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto lo schema (ET – CDM_JI) • Normativa Europea e Normativa Italiana (strumenti cogenti) • Il Piano Nazionale di Assegnazione quote ed impianti soggetti a Direttiva • Schema autorizzativo; Presentazione e aggiornamento del piano di monitoraggio • Redazione del bilancio di emissione ed attività di rendicontazione e comunicazione • Censimento delle fonti e Classificazione dei flussi di fonti • Elementi di calcolo per la determinazione delle emissioni da combustione e di processo • Gestione della strumentazione per la determinazione dei flussi di combustibile e materie prime • Valutazione dell’incertezza delle misurazioni quantitative (dati di attività DA) • Valutazione dell’incertezza per i fattori specifici (PCN, FE, FO) • Identificazione e classificazione dei flussi e delle fonti di emissione • Redazione di un bilancio di emissione per un impianto con fonti di combustione e di processo • Verifica della conformità della strumentazione per le misure di portata • Redazione di un piano di campionamento per la determinazione dei fattori specifici • Esempio di redazione di un piano di monitoraggio |
Il corso ha lo scopo da un lato di fornire gli strumenti ed i metodi operativi per l’impostazione dei bilanci di emissione di gas serra degli impianti soggetti alla Direttiva 2003/87/CE, dall’altro quello di introdurre le tematiche relative ai meccanismi del protocollo di Kyoto, comprese le norme di certificazione volontaria delle emissioni secondo la EN ISO 14062. |
SGC -BS- 06 | Corso di formazione base sui sistemi di responsabilità sociale e introduzione allo standard SA 8000 | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | I requisiti dello standard SA8000 > Le tecniche di audit per determinare la conformità ai requisiti di SA8000 > Analisi in profondità dei documenti e degli strumenti collegati a SA8000 > Il Social Fingerprint > Il processo di valutazione dei rischi (Risk Assessment) > Valutazione del funzionamento di un sistema di gestione della responsabilità sociale > Metodi e tecniche per condurre un audit SA8000 in maniera appropriata > Test di verifica finale |
Il corso mira a far conoscere le principali novità introdotte dalle norme che hanno più volte modificato il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti. In particolare, fornisce ai discenti conoscenze e capacità per essere in grado di utilizzare il SISTRI e di gestire la documentazione inerente i rifiuti attuando tutti gli adempimenti previsti dalla normativa vigente. |
SGC -BS- 07 | Il bilancio ambientale – costi di gestione dell'ambiente | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | Analisi del processo produttivo e individuazione dei potenziali impatti ambientali Bilanci di materia e di energia Analisi tecnico-economiche Principi di contabilità ambientale Individuazione degli indicatori ambientali Principi di Life Cycle Analysis (LCA) Redazione del Bilancio Ambientale Strategie di comunicazione per il Bilancio Ambientale Norma ISO 14000 e regolamento volontario EMAS Definizione di piani e obiettivi di miglioramento |
Il corso fornisce gli strumenti per consentire l'integrazione del sistema di rilevazione contabile tradizionale, obbligatoriamente tenuto dalle aziende a fini civilistici e fiscali, con quello di tipo ambientale, per avere uno strumento informativo che sintetizza anche le informazioni di pertinenza ambientale afferenti l’azienda. |
SGC -BS- 08 | Elementi di normativa ambientale | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | La legislazione ambientale in Italia: il D. Lgs. 152/06 Introduzione alla legislazione ambientale sulla gestione di: Emissioni in atmosfera; Gestione acque e scarichi idrici; Gestione dei rifiuti; Terre e rocce da scavo; Rumore; Sostanze chimiche lesive per l’ozono; Campi elettromagnetici; Le autorizzazioni AUA e AIA; Cenni sulla responsabilità degli enti per reati ambientali: il D. Lgs. 231/01;K245 |
Emissioni in atmosfera,preliev e scarichi idrici, rumore esterno e rifiuti speciali. Casi-studio e analisi di documentazione fotografica. Il corso sarà impostato secondo un approccio "pratico" |
SGC -CER- 01 | La norma ISO 27001:2005: il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni | 24 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | L’importanza della sicurezza delle informazioni - Il Modello PDCA dei sistemi di gestione - Information security policy e ambito di applicazione - Risk analysis - Risk management - Politiche e procedure di sicurezza fisica, logica ed organizzativa - Business Continuity e Disaster Recovery - Tecniche di auditing dei sistemi informativi - ICT Governance - La certificazione di sicurezza ISO 27001 (quadro normativo attuale, valore aggiunto della certificazione di sicurezza, ambiti di applicazione della certificazione di sicurezza), schemi di certificazione e accreditamento |
La protezione dei dati personali e delle informazioni commerciali sensibili è fondamentale. ISO / IEC 27001 ti aiuta a implementare un solido sistema per la gestione della sicurezza delle informazioni e costruire un’organizzazione resiliente. |
SGC -CER- 02 | Progettare sistemi di gestione della sicurezza | 24 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Progettazione e pianificazione di un Sgsl analisi e gestione del rischio - esame dello stato iniziale e definizione della politica di Ssl - organizzazione e pianificazione del Sgsl - tecniche e modalità per la gestione dell’emergenza la comunicazione aziendale nel Sgsl - gestione delle risorse umane e formazione - la gestione dei flussi informativi e del sistema documentale Monitoraggio, riesame e miglioramento di un Sgls programmazione e gestione del monitoraggio - analisi dei dati e tecniche statistiche - la gestione delle non conformità - il riesame della direzione Modelli organizzativi e gestionali la responsabilità amministrativa delle imprese e la ssl - il d.lgs. 231/2001 e l’art. 30 del d.lgs. 81/2008 - le parti non corrispondenti - le procedure semplificate – l’odv - modalita’ di controllo – composizione e competenze |
Il corso vuole fornire gli strumenti metodologici e operativi per acquisire le competenze necessarie per la progettazione dei sistemi di gestione della sicurezza basati sulla UNI ISO 45001: 2018 e la consulenza aziendale in materia di modelli gestionali ed organizzativi basati ad oggi sulle norme OHSAS 18001 e Linee Guida Uni Inail, riferimenti legislativi aventi efficacia ai sensi dell’art.30 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.. |
SGC -CER- 03 | La norma ISO 9001:2015 – Il Sistema di Gestione per la Qualità | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | L’evoluzione dei Sistemi di Gestione per la Qualità; I principi della Qualità nel 2015; L’Approccio per processi e la gestione del rischio: Classificazione ed elementi costitutivi Approccio alla Gestione dei Processi basato sul rischio L’analisi, il monitoraggio dei processi L’applicazione dell’approccio per processi basato sul rischio. La struttura della norma ISO 9000: Principi Termini e definizioni Analisi puntuale della norma ISO 9001:2015: Analisi del contest Il ruolo delle parti interessate oltre al cliente Il ruolo della Direzione Pianificazione, obiettivi e gestione dei cambiamenti Documentazione del Sistema di Gestione per la Qualità I processi operative Monitoraggio, strumenti di controllo ed indicatori Lo sviluppo e la certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità in accordo con la norma IS 9001:2015 |
Aiutare a valutare l'importanza degli standard per la qualità; fornire conoscenze sulle funzioni e sulla struttura della norma ISO 9001:2015 |
SGC -CER- 04 | Le novità introdotte dalla norma ISO 9001:2015 | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Indicazione delle motivazioni e obiettivi della norma UNI EN ISO 9001:2015 Approfondimento sulle più importanti novità che dovranno essere considerate nell’applicazione della UNI EN ISO 9001:2015 Presentazione, per ogni requisito della UNI EN ISO 9001:2015, delle differenze con la UNI EN ISO 9001:2008 Casi di studio con esempi pratici di applicazione della norma per i nuovi requisiti e simulazioni HLS e nuova ISO 9001:2015: novità sostanziali, applicazioni di sistema e nella conduzione degli Audit |
Fornire conoscenze e strumenti per permettere la transizione di un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2015, mediante la presentazione teorica e l’approfondimento pratico con riferimento agli elementi costitutivi di un Sistema di Gestione per la Qualità alla luce della nuova edizione 2015. |
SGC -CER- 05 | Audit Interni sui Sistemi di Gestione: La norma UNI EN ISO 19011:2012 e le tecniche di Auditing | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Bilancio di sostenibilita | il contesto normativo dei sistemi di gestione e valutazione della conformità Le principali differenze rispetto alla edizione del 2003 Rapporto con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021 Principi dei processi di audit Concetto di rischio nei programmi di audit metodi di audit remoto consolidamento della determinazione della competenza e del relativo processo di valutazione |
Fornire le conoscenze e l’addestramento necessa-rio per pianificare, condurre e registrare gli audit interni in base alla norma UNI EN ISO 19011:2012. Durante lo svolgimento del corso si associano alla docenza frontale sui principi e sulle tecniche, al-cune esercitazioni attraverso l’analisi di casi di studio. |
SGC -CER- 06 | Valutazione e audit dei fornitori | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Le motivazioni della valutazione dei fornitori Le performance dei fornitori e il Costo Totale d’Acquisto (TCO) Il processo d’acquisto e la valutazione dei fornitori Analizzare il mercato fornitori in un progetto d’acquisto La valutazione dei fornitori nelle diverse fasi del processo d’acquisto La valutazione economico-finanziaria dei fornitori I principali strumenti per la valutazione tecnica preventiva Le performance dei fornitori attivi I principali strumenti per la valutazione consuntiva Implementare un sistema di Vendor rating Utilizzare la valutazione dei fornitori per migliorare le loro performance |
Fornire gli strumenti per condurre l’audit dei forni-tori di prodotti, servizi e tecnologia, approfondire i metodi di controllo delle prestazioni dei fornitori, acquisire le competenze per sviluppare un ap-proccio di partnership con i fornitori critici per il successo della propria azienda. |
SGC -CER- 07 | La nuova ISO 45001 - Occupational Health & Safety Management Systems | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Concetti fondamentali, HLS, approccio per processi, miglioramento continuo, PDCA Contesto dell’organizzazione e introduzione alla gestione dei rischi Presentazione della norma ISO 31000 “linee guida per la gestione del rischio”, principi, terminologia, struttura di riferimento e processo di gestione del rischio Presentazione dettagliata dei requisiti ISO 45001 “Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso” Integrazione con altri sistemi di gestione Transizione delle certificazioni da BS OHSAS 18001:2007 a ISO 45001:2018 Esercitazioni applicative da eseguire nel corso del programma di formazione Test finale di valutazione dell’efficacia della formazione |
In data 2018 è stata approvata la nuova norma ISO 45001, la prima norma a fornire un quadro complessivo per i sistemi di gestione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Il corso intende fornire un quadro di sintesi sul documento IAF MD 21:2018, contenente le indicazioni per la migrazione alla ISO 45001:2018 dalla OHSAS 18001:2007,che dovrà essere ultimata entro i 3 anni dall'entrata in vigore della norma (Marzo 2018) |
SGC -CER- 08 | Sistemi di Gestione Ambientale: norme serie ISO 14000 e Regolamento EMAS | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Excursus sulla legislazione in materia di ambiente e sicurezza, come gestire l'aggiornamento delle leggi e regolamenti Il set normativo ISO 14000, lo stato dell'arte delle norme elaborate dal comitato ISO/TC 207, l'iter di certificazione ed il confronto con l'ente terzo La fase di analisi ambientale iniziale, le modalità di svolgimento, i dati e le informazioni occorrenti per elaborare il documento definitivo Approfondimento dei requisiti della norma ISO 14001 Tecniche di redazione del manuale di gestione ambientale. Eventuali integrazioni dei requisiti ISO 14001 con i requisiti della norma ISO 9001, il sistema integrato dal punto di vista documentale Il regolamento EMAS III e il rapporto con la certificazione ISO 14001 La dichiarazione ambientale EMAS III, i rapporti ed i bilanci ambientali La norma ISO 19011:2002 per gli Audit Integrati Valutazione, assieme ai partecipanti, di un manuale di gestione ambientale Esercitazioni con i partecipanti: simulazioni di redazione di procedure nel sistema di gestione ambientale |
ISO 14001 ed EMAS condividono l'obiettivo di indirizzare le organizzazioni al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali attraverso l'introduzione di un SGA. L'EMAS, discendendo da un regolamento europeo, si caratterizza per una dimensione più pubblica, anche in considerazione del fatto che la supervisione viene affidata ad un organismo statale, in Italia è il Comitato Ecolabel-Ecoaudit. Spesso l'ISO 14001 rappresenta una tappa preliminare per il perseguimento della più rigorosa registrazione EMAS. |
SGC -CER- 09 | Cambiamenti climatici: la Direttiva Emissions Trading Scheme e la nuova norma ISO 14064 | 4 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Concetto di gas serra e informazioni generali Inventario dei gas serra (ISO 14064-1): Processo di quantificazione e rendicontazione Verifica: Metodologia, sviluppo di processo, attuazione e rendicontazione Introduzione ai progetti concernenti i gas serra (ISO 14064-2) e alle relative metodologie Convalida e verifica (ISO 14064-3) |
Fornire la conoscenza delle disposizioni normative nazionali ed internazionali su Emission Trading Scheme Presentare le metodologie per la gestione del sistema di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra Spiegare le modalità per la verifica dei dati e la convalida delle comunicazioni Illustrare i vari aspetti associati alle quote di emissione degli impianti Introduzione alla norma ISO 14064 e creazione degli inventari di gas serra |
SGC -CER- 10 | Gestione Ambientale e Life Cycle Assessment (LCA): le norme ISO 14040:2006 e ISO 14044:2006 | 8 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Descrizione generale della LCA dal punto di vista metodologico e normativo Lo Standard ISO 14040 e altri riferimenti presenti sul mercato nelle diverse tipologie di attività Le fasi di uno studio di LCA (Life Cycle Assesment) - ISO 14040:2006 e ISO 14044:2006 La ISO 14064 - la metodologia di progettazione, gestione e rendicontazione dell’inventario delle emissioni e la verifica dei dati riferiti a un dato periodo La Carbon Footprint di Prodotto (CFP) - I requisiti della norma ISO 14067 |
Fornire le linee guida sul LCA "Analisi del Ciclo di Vita" per valutare le interazioni che un prodotto o servizio ha con l’ambiente, considerando il suo intero Ciclo di Vita Promuovere la conoscenza del LCA per la valutazione dei punti di pre-produzione, produzione, distribuzione, riciclaggio e dismissione finale di un prodotto o servizio Fornire alle Organizzazioni uno strumento per migliorare il processo industriale, che integra l’insieme degli strumenti di gestione ambientale a disposizione dell’Azienda |
SGC -CER- 11 | Corso di formazione per la certificazione UNI CEI 11352:2014 per le E.S.Co | 16 | Sistemi di Gestione e Compliance, Certificazioni | Panoramica sulle norme relative alla gestione dell’energia ? Analisi dei requisiti di una ESCO ? La norma EN 15900 ? Attività di una ESCO ? Capacità di una ESCO ? Appendice A ? Appendice B |
Acquisire competenze sullo standard tecnico UNI CEI 11352 “Gestione dell’energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCo) - Requisiti generali, liste di controllo per la verifica dei requisiti dell’organizzazione e dei contenuti dell’offerta di servizio”, che definisce i requisiti per le società che svolgono il ruolo di Energy Service Company. |