Catalogo Completo
- Amministrazione e finanza
- Controllo di gestione e business intelligence
- Project management
- L’evoluzione dei sistemi gestionali
- Digital Transformation e Industry 4.0
- Ideare l’innovazione: Design Thinking e Design Sprint
- L'evoluzione dei Sistemi Informativi
Marketing e Internazionalizzazione
Codice | Titolo | Durata (Ore) | Area di Competenza | Contenuti | Obiettivi |
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OPE - EM - 01 | Modelli di consumo energetico basati su risparmio e sostenibilità ambientale | 16 | Operation, Energy management | Economia e mercato dell’energia - La bolletta energetica di impresa, il mercato libero e la borsa dell’energia, i contratti di acquisto di energia elettrica e gas metano - La normativa e le politiche incentivanti sull’efficienza energetica - Il D.Lgs 102/2014: obbligo di Audit, tipologia di imprese coinvolte, metodologia - I contratti di Servizio Energia e di Servizio Energia Plus - Gli aspetti ambientali legati all’utilizzo di energia - I Certificati Bianchi ed il ruolo delle ESCO |
Il corso fornisce le conoscenze necessarie sui modelli di consumo energetico basati su risparmio e sostenibilità così da poter favorire un nuovo modello di sviluppo basato su un approccio più “snello”, sia in termini burocratici che di impatto ambientale. |
OPE - EM - 02 | Efficienza energetica a e uso delle FER in azienda | 8 | Operation, Energy management | Strategie di efficientamento energetico - Check up ed Audit Energetico: metodologie e strumenti di analisi e valutazione - Analisi delle principali tipologie di interventi di miglioramento - Predisposizione e lettura di indici di prestazione energetica - Valorizzazione dei risparmi energetici Pianificazione di investimenti nell’efficienza energetica - Valutazione e comparazione di investimenti in ottica di risparmio energetico - Tipologia e valutazione delle principali forme di incentivazione - Autogenerazione da fonti rinnovabili e cenni sui Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) - Autogenerazione ad alta efficienza (cogenerazione e trigenerazione) |
Il corso fornisce le conoscenze necessarie sul sistema delle FER e dell’efficienza energetica per consentire ai discenti di adottare una corretta strategia, finalizzata al soddisfacimento di un bilancio energetico-ambientale positivo. |
OPE - EM - 03 | Energy manager | 24 | Operation, Energy management | Inquadramento normativo comunitario, nazionale e regionale in tema di efficienza e certificazione energetica degli edifici Quadro sovranazionale Quadro nazionale Quadro regionale Mercati nazionali dell’energia Legislazione ed incentivazione per rinnovabili ed efficienza Normative tecniche di riferimento per le prestazioni energetiche di impianti ed involucro Dati di base, parametri significativi e misurazioni, tecnologie dei materiali per l’efficienza energetica e risparmio energetico Concetti di Valutazione di Impatto Ambientale Tecnologie a confronto (sistemi involucro-impianti) Impianti a Fonti Energetiche Tradizionali e Rinnovabili L’efficienza energetica negli impianti ad uso industriale e nel civile di piccole e grandi dimensioni |
Il corso fornisce ai partecipanti conoscenze e competenze di base per svolgere il ruolo dell'Energy Manager all’interno della propria struttura organizzativa. Obiettivo del corso è di formare professionisti nel campo della gestione e dell’ottimizzazione dei costi e dei consumi legati alla spesa energetica e ambientale. |
OPE - EM - 04 | Gestione risorse idriche | 8 | Operation, Energy management | Sviluppo di conoscenze teoriche e applicative nel campo dell’idrologia delle acque sotterranee finalizzate a valutare le disponibilità idriche ed il destino di sostanze inquinanti nei mezzi saturi e non saturi utilizzando tecniche differenti (traccianti, geofisiche, idrauliche) e sperimentazioni in campo ed in laboratorio. Sviluppo di modelli concettuali e matematici per la valutazione delle disponibilità idriche, dell’impatto antropico, delle concentrazioni di inquinanti e per il bilancio tra disponibilità e domanda idrica anche in realazione aii cambiamenti climatici; Individuazione di tecnologie, elaborazione di liste di misure gestionali ed organizzative adeguate all’ambiente mediterraneo finalizzate al contenimento dei consumi idrici e dell’inquinamento diffuso, per la rinaturalizzazione dei corpi idrici, per il miglioramento della ritenzione idrica nei suoli. Sviluppo di sistemi integrati ed interoperabili per il monitoraggio in continuo quali quantitativo della risorsa idrica anche utilizzando dati provenienti da piattaforme remote; integrazione di soft-data all’interno di sistemi di monitoraggio tradizionali mediante l’utilizzo di metodi partecipativi, e metodologie di collective decision making; metodi per il trattamento, la stima e la riduzione dell'incertezza associata a dati ambientali |
Il corso approfondisce la normativa sulla gestione delle risorse idriche e del servizio idrico integrato. Il D.lgs. 152/99 (art. 44), richiede di individuare adeguati strumenti organizzativi di pianificazione per l'integrazione dei diversi piani, di bacino, di gestione del servizio idrico integrato e dei Piani di tutela delle acque. |
OPE - EM - 05 | UNI/CEI EN 50001:2011 i Sistemi di Gestione dell'energia | 8 | Operation, Energy management | Il Sistema di Gestione dell'Energia e le norme della serie ISO 50000 La nuova ISO 50001:2018 - Modifiche dovute all’adozione della ISO High Level Structure (HLS) Termini e Definizioni Analisi del contesto e delle aspettative delle parti interessate Scopo e Campo di Applicazione del SGE Leadership, Politica energetica e responsabilità Analisi Energetica Iniziale - analogie e differenze con la diagnosi energetica Valutazione della prestazione energetica Conduzione e manutenzione impianti Approvvigionamento e progettazione di apparecchiature e servizi energetici Miglioramento continuo – Non conformità e azioni correttive |
i partecipanti saranno in grado di svolgere un' analisi dello stato di fatto e delle novità in materia sia di regolamenti ministeriali, sia tecniche del come si deve realizzare la prossima diagnosi energetica. Il corso si focalizzerà sulla necessità di scegliere ed installare gli strumenti di misura e implementare un energy management reale nelle aziende. |
OPE - MA - 01 | Additive Manufacturing | 24 | Operation, Maintenance | Materiali per AM da polveri metalliche Sicurezza Caratteristiche dell’impianto AM Progettazione per AM Elementi di statistica per l’ottimizzazione della stampa Simulazione del processo AM Data preparation (Materialise Magics) Job preparation (EOSPRINT) Post processing Difettologia Normazione e qualifica (metrologia) |
Introduzione al Rapid Manufacturing (RM). Il passaggio dalla prototipazione alla produzione. Il concetto dello Slicing. Pensare Additive. Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica. Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing. Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing. Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche. Esempi di prodotti. Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo. Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche Rapid Manufacturing. |
OPE - MA - 02 | Ogni cosa al suo posto: METODO 5S | 8 | Operation, Maintenance | Avere il posto di lavoro pulito e ordinato e il primo passo per implementare la Lean Production, migliorando la qualità del prodotto, il Lead Time (tempo di attraversamento)la salute e la sicurezza sul posto di lavoro e la riduzione delle scorte La prima S: Seiri, Separare/Organizzare la postazione La seconda S: Seiton, Sistemare/Mettere in ordine La terza S: Seiso, pulire La quarta S: Seiketsu, ovvero standardizzare il processo La quinta S: Shitsuke, la disciplina per sostenere l’implementazione/Seguire le regole |
Le 5S sono un metodo della filosofia Lean, per creare postazioni di lavoro ordinate e pulite, evidenziare gli sprechi e rendere immediatamente visibili gli oggetti fuori posto. Il metodo 5s ha come scopo il miglioramento dell’organizzazione dei posti di lavoro favorendo l’ordine, la pulizia e la visibilità di quanto avviene in produzione. |
OPE - MA - 03 | Total Productive Maintenance - TPM | 8 | Operation, Maintenance | I principi di base del TPM - La metodologia TPM - Lean Production e TPM - I 5 pilastri del TPM - L’Efficienza Globale degli impianti (OEE) - I concetti di base: guasto, affidabilità e disponibilità - La definizione e classificazione dei guasti - Affidabilità e disponibilità - MTBF e MTTR: gli indici per monitorare affidabilità e tempi di intervento Le politiche di manutenzione - La manutenzione a guasto / su chiamata - La manutenzione programmata / ciclica - La manutenzione predittiva / su condizione - La manutenzione migliorativa La manutenzione autonoma (Autonomous Maintenance) - I 7 passi per la realizzazione della Manutenzione Autonoma - Esempi di applicazione La manutenzione preventiva e predittiva (Professional Maintenance) - Come impostare un piano di manutenzione preventiva/predittiva - La scelta delle macchina critiche - Esempi di applicazione L'analisi dei guasti e degli interventi - I guasti come base per il miglioramento dell’affidabilità e disponibilità impiantistica - Il sistema di raccolta ed analisi dei guasti più efficace Il ruolo del sistema informativo di manutenzione | Le aziende che adottano modelli basati sui principi “Lean” o “WCM” considerano la manutenzione un pilastro fondamentale per migliorare l’efficienza globale degli impianti (Overall Equipment Effectiveness). In queste aziende è fondamentale sviluppare le politiche di manutenzione, passando da una logica di intervento a guasto ad una efficace manutenzione preventiva e predittiva, con un forte coinvolgimento della Produzione nelle attività di manutenzione autonoma. Il corso è strutturato in modo concreto e pragmatico, anche attraverso l’illustrazione di esempi e casi aziendali. - Valutare il ruolo della Manutenzione in un sistema di produzione orientato ai principi “lean”. - Saper sviluppare le attività di Autonomous Maintenance e di Professional Maintenance, in un’ottica di prevenzione e riduzione dei guasti. – presentare esempi di aziende eccellenti dal punto di vista del TPM |
OPE - MA - 05 | Uso in sicurezza delle macchine | 16 | Operation, Maintenance | 1. Il contesto legislativo di riferimento 2. Direttiva macchine e Titolo III 3. Processo di valutazione della conformità di macchine ai sensi della direttiva 2006/42/CE; il fascicolo tecnico 4. Output della direttiva macchine 5. Il Titolo III Dlgs 81/08. dagli obblighi del Datore di Lavoro alla gestione delle macchine nel rispetto degli adempimenti 6. La valutazione del rischio delle macchine all’interno del DVR aziendale 7. Formazione, informazione, addestramento nell’uso delle macchine 8. Art. 71 Dlgs 81/08 |
Fornire ai partecipanti gli strumenti per valutare le modalità di utilizzo delle attrezzature aziendali in un'ottica di migliorarne l'efficienza produttiva unitamente agli aspetti di utilizzo in sicurezza |
OPE - MA - 06 | Set-up: efficienza nei tempi di attrezzaggio macchina | 16 | Operation, Maintenance | Il processo di attrezzaggio Il “peso” del SETUP nell’azienda snella Lotto, Lead Time e Produttività Set up e lead time Approccio sistematico alla riduzione del Setup La pianificazione del miglioramento Il progetto di riduzione del setup La metodologia Analisi e miglioramento del processo di attrezzaggio SMED e le fasi concettuali La separazione dell’IED e OED La standardizzazione Il miglioramento delle operazioni L’adozione dell’automazione Le attività operative Il rilevamento, l’elaborazione, la sintesi La valutazione economica delle soluzioni |
Obiettivo del corso è quello di evidenziare l'importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio ed i suoi effetti diretti sulla flessibilità degli impianti produttivi ed illustare l'applicazione dei principi della metodologia SMED (Sigle Minute Exchange of Die) |
OPE - MA - 07 | Tecniche della Manutenzione Predittiva e Proattiva | 8 | Operation, Maintenance | All'interno del corso verranno trattati i seguenti argomenti: - le diverse tipologie di manutenzione; - case study; - le tecniche predittive; - analisi delle vibrazioni (introduzione, componenti e principi): > i sensori di misura; > diagnosi dei difetti. - analisi dei lubrificanti (definizione e regole). |
Fornire ai partecipanti le conoscenze utili per poter: > distinguere manutenzione predittiva, preventiva, correttiva, proattiva; > conoscere le diverse tecniche di manutenzione predittiva (ultrasuoni, vibrazioni, oli lubrificanti, termografia, …); > capire quando/dove usare le diverse tecniche; > comprendere i punti di forza delle diverse tecniche. |
OPE - PP - 01 | Pneumatica ed Elettropneumatica per applicazioni Industriali | 16 | Processo produttivo, Operation | Struttura e applicazione dei terminali di valvole Realizzazione di sequenze di controllo con sovrapposizione dei segnali soluzioni secondo il metodo dei gruppi, catene sequenziali con valvole monostabili e bistabili Identificazione e scelta dei modi operativi Funzionamento ed applicazione di un contatore presettabile Realizzazione di una funzione di emergnza tramite valvole monostabili Condizioni di emergenza Struttura, funzionamento ed utilizzo delle elettrovalvole 5/3 Descrizione e scelta del modo operativo‚ 'Set‘ Ricerca guasti in circuiti elettropneumatici complessi |
Pneumatica di base: trasmissioni di potenza; caratteristiche e settori d’impiego della pneumatica; principi fisica dell’aria compressa; produzione dell’aria compressa; distribuzione dell’aria compressa; trattamento dell’aria compressa; cilindri pneumatici (descrizione, funzionamento, tipologie costruttive); Normative, dimensionamenti e schemi base: accessori per cilindri; dimensionamento cilindri; normative sui cilindri; valvole pneumatiche; normative sulle valvole; cenni di elettrotecnica; elettrovalvole pneumatiche; Pneumatica analogica: dimensionamento delle valvole ed elettrovalvole; accessori di circuito; simbologia pneumatica schemi base. |
OPE - PP - 02 | Oleodinamica per applicazioni Industriali | 16 | Processo produttivo, Operation | Fluidi idraulici Pompe Motori oleodinamici Unità a pistoni assiali Cilindri Attuatori oscillanti Accumulatori idraulici e loro impiego Calcolo degli accumulatori con elemento di separazione Distributori Valvole di bloccaggio Filtri e tecniche di filtrazione: indicazioni per la manutenzione Accessori Indicatori fissi e portatili Tecniche di collegamento |
Richiamo sui principi elementari, unità di misura, leggi fisiche dell’oleodinamica; Pressione, portata e potenza; Dimensionamento cilindri, dispositivi di frenatura e tubazioni; Valvole di controllo pressione e controllo portata; Valvole direzionali e di controbilanciamento; Funzione rigenerativa dei cilindri; Manipolatori, Accumulatori; Divisori di flusso e deviatori sei vie; Idroguide; Classi di contaminazione e Filtrazione; Circuito aperto e circuito chiuso; Modalità di controllo per applicazioni mobili (Open Centre - Load Sensing - Flow Sharing); Lettura e analisi schemi idraulici per applicazioni Mobili |
OPE - PP - 03 | Azionamenti Elettrici e Controlli | 16 | Processo produttivo, Operation | Generalità sugli azionamenti elettrici. Modelli dei motori elettrici. Caratteristiche di controllo dei motori a corrente continua, dei motori asincroni trifase, dei motori sincroni trifase a magneti permanenti isotropi e anisotropi, a riluttanza. Richiami sui convertitori a corrente continua. Azionamenti elettrici con motori a corrente continua. Richiami sui convertitori a corrente alternata. Azionamenti elettrici con motori asincroni e sincroni. | Motori elettrici - Fondamenti, tipologie, principi di funzionamento, caratteristiche operative, ambiti di applicazione, criteri di scelta; Inverter - Fondamenti, tipologie, principi di funzionamento, caratteristiche operative di controllo e regolazione, ambiti di applicazione, criteri di scelta; Bus di Campo - Panoramica generale e prospettive; Safety Technology - Direttiva macchine, norme, soluzioni, esempi applicativi. Dimensionamento di sistemi di azionamento elettrico; Sistemi di azionamento elettromeccanici - Teoria, tecniche ed esempi di progettazione, criteri di selezione dei componenti. La diagnostica di motori ed azionamenti elettrici; Versatilità degli azionamenti elettrici - Esempi di applicazioni speciali Richiamo sui principi elementari, unità di misura, simbologia, leggi fisiche dell’oleodinamica |
OPE - PP - 04 | PLC e Automazione Industriale | 24 | Processo produttivo, Operation | Generalità e campo di impiego del PLC Comparazione con elettromeccanica ed elettronica dedicata Sistemi di numerazione e numeri binari Algebra booleana e teoremi di De Morgan Struttura hardware e progettazione di un software e diagrammi di flusso Linguaggi di programmazione e sistema di programmazione Indirizzamento ingressi/uscite Descrizione CPU logica e repertorio istruzioni logiche Temporizzatori, contatori e istruzioni di comparazioni Blocchi dati e blocchi di programma e cenni di programmazione strutturata Nozioni sulle procedure diagnostiche Prove pratiche di programmazione ed esercitazioni |
Automazione industriale: sistemi ed architetture; Classificazione delle macchine e meccanica nei sistemi automatizzati; organi meccanici, cinematismi e sollecitazioni; Impianti pneumatici: funzioni logiche di base e componentistica; Applicazioni industriali dei circuiti pneumatici; Idraulica: applicazioni industriali; Gestione impianti automatizzati: utilizzo dei PLC; Elementi generali sul controllo numerico delle Macchine Utensili; Interfacce u/m e m/u; Caratteristiche dei Torni, centri di Tornitura, Fresatura e delle relative unità di governo; Caratteristiche peculiari dei C.N.C.: la conduzione delle Macchine Utensili a CNC |
OPE - PP - 05 | Meccatronica | 32 | Processo produttivo, Operation | – Segmento di accoglienza e messa a livello – Esercizio di un’attività lavorativa in forma dipendente o autonoma – L’attività professionale di addetto Tecnico meccatronico delle autoriparazioni – La definizione dell’offerta di servizi – La relazione e la negoziazione con il cliente – Diagnosi tecnica e strumentale delle parti meccaniche del veicolo – Riparazione e manutenzione delle parti meccaniche del veicolo – Diagnosi dell’impianto elettrico/elettronico di un veicolo a motore – Riparazione e manutenzione degli apparati elettrico/elettronici del veicolo – Elementi di organizzazione del lavoro e di gestione delle risorse umane – Le risorse strumentali dell’officina – Sicurezza, igiene e pulizia – La valutazione della qualità di un servizio d’officina |
Esercizio di un’attività lavorativa in forma dipendente o autonoma L’attività professionale di tecnico meccatronico delle autoriparazioni Definizione dell’offerta di servizi Relazione e negoziazione con il cliente Diagnosi tecnica e strumentale delle parti meccaniche del veicolo Riparazione e manutenzione delle parti meccaniche del veicolo Diagnosi tecnica e strumentale degli apparati elettrico/elettronici del veicolo Riparazione e manutenzione degli apparati elettrico/elettronici del veicolo Elementi di organizzazione del lavoro e di gestione delle risorse umane Risorse strumentali dell’officina Sicurezza, igiene e pulizia Valutazione della qualità di un servizio d’officina |
OPE - PP - 06 | La manutenzione predittiva | 8 | Processo produttivo, Operation | Introduzione alle politiche manutentive La manutenzione predittiva Analisi vibrazionale nella manutenzione predittiva L’analisi dei lubrificanti nella manutenzione predittiva La termografia infrarossa nella manutenzione predittiva L’analisi agli ultrasuoni nella manutenzione predittiva L’analisi dei motori elettrici nella manutenzione predittiva Le tecniche non distruttive nella manutenzione predittiva |
Nelle aziende moderne, orientate alla massima efficienza produttiva ed alla riduzione dei costi gestionali, non è possibile trascurare un diverso e più efficiente approccio alla Manutenzione di macchine ed impianti. |
OPE - PP - 07 | SOLIDWORKS CAD | 16 | Processo produttivo, Operation | • Metodi di modellazione solida 3D di parti • Tecniche di costruzione e di modifica degli schizzi 2D • Utilizzo dei comandi per creare e per togliere materiale (estrusioni, rivoluzioni, fori, specchiature, ripetizioni, raccordi, smussi…) • Procedure d'assemblaggio dei componenti e di verifica dei cinematismi • Metodi di esplosione degli assiemi • Caratteristiche fisiche dei modelli 3D (massa, volume, baricentro, interferenze...) • Creazione tavole 2D a partire dai modelli 3D di parte e di assieme (viste, sezioni, quotature, distinte, bollature...) • Stampa/plottaggio con gestione degli stili/spessori delle linee e scalatura del disegno 2D |
Per acquisire le nozioni e le abilità di base atte a realizzare corretti e funzionali modelli solidi 3D di componenti/assiemi del settore meccanici/arredo con SolidWorks, pacchetto standard di mercato. Inoltre creare le tavole 2D collegate ai modelli 3D con viste, sezioni, quote, distinte. |
OPE - PP - 08 | FEM con SOLIDWORKS Simulation | 16 | Processo produttivo, Operation | L'analisi lineare delle sollecitazioni di SolidWorks Simulation consente ai progettisti e agli ingegneri di convalidare in modo rapido ed efficiente la qualità, le prestazioni e la sicurezza del prodotto, durante il processo di progettazione. Calcoli statici lineari e non-lineari, calcoli in transitorio termico, calcoli dinamici lineari e non lineari e calcoli a fatica secondo le disposizioni dei principali codici di calcolo ti permettono una verifica veloce e affidabile del progetto realizzato. |
Il corso si propone di trasmettere ai partecipanti le conoscenze e le competenze specifiche relative all'analisi FEM con l'utilizzo di SolidWorks Simulation, con l'obiettivo di poter ottimizzare e convalidare in modo rapido ed efficiente ciascuna fase della progettazione, per verificare la qualità, le prestazioni e la sicurezza del prodotto. |
OPE - PP - 09 | Lean Logistic | 16 | Processo produttivo, Operation | L’applicazione dei concetti Lean al Magazzino, consente di ottenere i seguenti vantaggi: eliminazione dei problemi che causano ritardi nell’evasione degli ordini maggior volume movimentato senza aumento delle ore di lavoro risultato di una migliore distribuzione del lavoro e di un flusso più efficiente miglioramento nell’accuratezza degli inventari e delle giacenze minori danni derivati dalla minore movimentazione dei materiali aree e spazi di immagazzinamento meglio utilizzati |
L’obiettivo del corso è presentare i vantaggi della trasformazione snella applicata ai processi logistici e di magazzino. |
OPE - PP - 10 | Gestione della produzione | 16 | Processo produttivo, Operation | Ambiti produttivi e sistemi di programmazione Dati di base della programmazione Demand Planning Pianificazione della produzione Programmazione della produzione – logica push Programmazione della produzione – logica pull Gestione dei materiali Modello organizzativo lean per migliorare l’efficienza produttiva Controllo delle prestazioni |
Dare un quadro interpretativo delle caratteristiche e dei principi della produzione snella, evidenziando i fattori di competitività del nuovo sistema di manufacturing. Supportare il cambiamento organizzativo aziendale verso le logiche lean. Identificare finalità, modalità e leve gestionali per indirizzare il cambiamento organizzativo secondo logiche lean. |
OPE - PP - 12 | La Produzione World Class | 8 | Processo produttivo, Operation | 1. Da un obbligo… ad un’opportunità. L’eccellenza organizzativa negli ultimi anni, differenze tra WCM, TPS, Lean. 2. I quattro livelli del WCM e l’organizzazione. L’approccio dei pillar e dei 7 steps 3. Supply Chain come gioco a somma zero 4. Gli strumenti di base 5. Semplificazione dei flussi organizzativi e produttivi per ottenere miglioramenti reali su efficienza ed efficacia. 6. Identificazione di una strategia WCM coerente con gli obiettivi aziendali |
Il corso permette di comprendere le caratteristiche dominanti di un progetto orientato alla Fabbrica World Class, definire le necessità di cambiamento nella gestione dei processi produttivi e degli altri processi che risultano maggiormente critici. Conoscere le principali leve tecniche e strumenti che consentono di ottenere prestazioni specifiche quali flessibilità, adattabilità e qualità a prezzi competitivi dei prodotti realizzati. |
OPE - PP - 13 | Layout e flussi di produzione | 16 | Processo produttivo, Operation | Pianificazione degli impianti industriali Modelli di organizzazione dei reparti produttivi: il layout Studio del layout: pianificazione; progettazione; disposizione di macchinari ed impianti Vincoli impiantistici: opere edili; impianti di servizio e servomezzi; reti fluidiche; i mezzi di movimentazione, stoccaggio e manipolazione Relazioni tra logiche di flusso (cicli produttivi, sistemi di trasporto) e logiche di gestione Illustrazione carico macchina a prodotto e a processo Progettazione del posto di lavoro Aspetti economici |
Il corso intende fornire le nozioni necessarie alla sistemazione planimetrica di macchinari e impianti, introducendo metodologie utili alla scelta dei sistemi di movimentazione interna e alla disposizione dei reparti e dei magazzini, integrate dalle necessarie predisposizioni antinfortunistiche e dagli accorgimenti volti ad umanizzare il lavoro. |
OPE - PP - 14 | Programmazione della produzione a commessa | 16 | Processo produttivo, Operation | Le 5 fasi del processo di progettazione e le metodiche a supporto della loro gestione: > Concezione - Il Project Charter > Pianifcazione - l’obiettivo e la WBS > Esecuzione: tecniche di programmazione reticolare, il diagramma di Gantt, la stima dei costi Come gestire la “risorsa vincolo” Il metodo Critical Chain Gli strumenti per la pianifcazione, gli applicativi e il loro funzionamento |
Il corso introduce a basilari conoscenze macroeconomiche e ai principali strumenti di organizzazione e gestione della produzione nelle aziende manifatturiere. |
OPE - PP - 15 | Studio del lavoro: tempi e metodi | 40 | Processo produttivo, Operation | 1. Contenuti teorici 2. La nuova figura dell’analista Tempi e Metodi nella visone Lean 3. La classificazione della Attività VA/NVA (Valore Aggiunto) 4. La creazione del valore 5. L’analisi del Lavoro 6. Il tempo Ciclo Standard 7. L’abbinamento Uomo/Macchina 8. L’organizzazione del posto di lavoro e cenni di ergonomia 9. La definizione ed il calcolo del Takt Time 10. La saturazione ed il Bilanciamento delle risorse 11. I principali indicatori di valutazione delle performance delle risorse impiegate |
Il corso rende i partecipanti in grado di attuare le corrette procedure di rilevazione e valutazione del lavoro per consentire la determinazione del Tempo Ciclo Standard, il dimensionamento del sistema produttivo ed il successivo controllo delle attività di produzione, l'ottimizzazione delle risorse impiegate. La prospettiva di analisi e miglioramento che si vuole fornire ai partecipanti è quella attuale, cioè orientata ai principi del Lean Manufacturing. |
OPE - PP - 16 | Gestione operativa degli impianti di produzione | 16 | Processo produttivo, Operation | Analisi dei processi aziendali, caratteristiche del processo produttivo: dall’ordine al lancio in produzione. Procedure controllo qualità. Programmazione logistica. Tecniche di analisi criticità di processo, di decision making, di pianificazione di risorse e mezzi. Tecniche di project management. (cenni) Tecniche di analisi criticità di processo FMEA E FTA Strumenti e tecniche per la misurazione degli standard di qualità. |
Fornisce i fondamenti sull’organizzazione e gestione delle attività di manutenzione, sull’ingegneria e sulla pianificazione della manutenzione, sui sistemi informativi di supporto alla manutenzione. |
OPE - PP - 17 | Riduzione Dei Tempi di Set-up | 8 | Processo produttivo, Operation | – Formazione teorica – Principi e strumenti per la riduzione dei tempi di setup – Efficienza – flessibilità: come ottenerla – Applicazione della metodologia SMED – Simulazioni ed ottimizzazioni di un cambio formato – Indicatori di prestazione e valutazione economica – Analisi casi aziendali – Laboratorio di analisi e confronto – Visione e analisi critica del filmato rilevato in azienda – Elaborazione degli elementi rilevati – Proposte d’intervento – Discussione con definizione Indicatori – Ipotesi di Recupero ed elaborazione piano d’intervento – Verifica eventuali applicazioni SMED |
In corso insegnerà ai partecipanti a ridurre al minimo i tempi di attrezzaggio delle macchine, consentendo una riduzione dei lotti al fine di avvicinarsi alla produzione Just in time / lean, quindi senza sprechi. Ad incrementare la capacità produttiva e la flessibilità operativa sul mix dei prodotti minimizzando la necessità di nuovi investimento. |
OPE - PP - 18 | Gestione degli impianti industriali | 16 | Processo produttivo, Operation | Criteri di classificazione dei sistemi produttivi: job-shop e flow-shop Analisi economica dei sistemi produttivi Tecniche di previsione della domanda Fasi della progettazione di un impianto industriale Project Management deterministico e probabilistico Determinazione della durata ottimale di un progetto Criteri di ubicazione di un impianto industriale e progetto del lay-out Studio dei tempi e dei metodi di lavorazione (MTM) Codifica e distinta base del prodotto |
Il corso intende fornire le basi di conoscenza dei modelli di gestione degli impianti industriali attraverso la definizione degli elementi organizzativi e strategici, l’individuazione delle problematiche caratteristiche del sistema impianto-filiera e le più comuni tecniche di gestione della produzione e dei magazzini, anche in ottica di efficientamento. |
OPE - PP - 19 | Controllo Statistico di Processo - SPC | 8 | Processo produttivo, Operation | Il Corso Controllo Statistico di Processo - SPC è strutturato in moduli sia allo scopo di una migliore focalizzazione degli argomenti, che possono essere considerati anche unità a se stanti, sia per “customizzare” il percorso formativo secondo le necessità professionali e di tempo dei singoli partecipanti | Obiettivo del corso sarà quello di fornire ai partecipanti la terminologia, le nozioni e gli strumenti fondamentali per pianificare, intraprendere e coordinare insieme ai responsabili di produzione un progetto di controllo statistico della qualità. |
OPE - PP - 20 | Misurazione e metrologia | 8 | Processo produttivo, Operation | Il Sistema internazionale di Unità Regole di scrittura in metrologia Concetti generali: misurazione, misurando, processo di misura, incertezza, accuratezza, errore, compatibilità delle misure, riferibilità metrologica. Scopo e significato della taratura e della conferma metrologica Significato ed esempi delle caratteristiche metrologiche degli apparecchi per misurazione: |
Il corso introduce gli elementi di base della metrologia, la disciplina che studia le attività di misura. La corretta gestione del processo di misurazione impatta molte attività aziendale dalla conformità dei prodotti al controllo del processo, dai parametri ambientali alla sicurezza. |
OPE - PP - 21 | Ottimizzazione del processo produttivo | 16 | Processo produttivo, Operation | Lean: valore e spreco Just in time Takt time Kanban Bilanciamento e livellamento della produzione One piece flow FMEA di processo Data mining e analisi di stratificazione e correlazione Tecnica DoE Metodo base e taguchi Cenni a tecniche avanzate di analisi Tempi e metodi I principi base dello studio del lavoro |
Obiettivo del corso è quello di fornire ai partecipanti conoscenze teoriche/pratiche su metodologie innovative per la raccolta e l'analisi efficace delle informazioni derivanti dalla produzione al fine di migliorare la performance produttiva mediante l'ottimizzazione dei costi e dei resi e l'eliminazione delle inefficienze riscontrate, operando secondo le procedure del sistema aziendale per la qualità. |
OPE - PP - 22 | Quality Manager | 16 | Processo produttivo, Operation | L'approccio progettuale alla qualità (Quality Function Deployment) L'analisi dei processi aziendali La tecnica dei diagrammi di flusso L'analisi FMEA di processo L'analisi FMEA di prodotto L'analisi di correlazione L'analisi di stratificazione L'analisi dei dati di qualità (scarto, costi, …) Il controllo statistico del processo (SPC) L'analisi di capacità qualitativa (Capability) L'analisi dei sistemi di misura (MSA) Lo strumento degli audit stratificati sul processo (LPA) Gli indicatori di prestazione (KPI) La gestione dei piani di miglioramento, le azioni correttive e preventive Il Sistema Qualità Italia e le norme di riferimento I modelli di certificazione, loro documentazione ed integrazione Le caratteristiche di prodotto e le variabili di processo La definizione delle procedure di lavoro |
Obiettivi dell'intervento formativo sono: - far acquisire ai partecipanti metodi innovativi per la gestione ed il monitoraggio della qualità; - renderli in grado di definire gli specifici indicatori di qualità di processo da utilizzare; - renderli in grado di ridurre i tempi e incrementare l'efficienza e l'efficacia dei mezzi di produzione |
OPE - PP - 23 | Innovazione di prodotto | 24 | Processo produttivo, Operation | superare gli ostacoli all’innovazione gestione dei progetti d’innovazione il finanziamento dell’innovazione la “progettazione per piattaforma” fasi della progettazione prodotto/servizio il Lean Design lo sviluppo-prodotto (New Product Development – NPD) tecniche innovative di sviluppo prodotto: Co-Design (COD) / Early Supplier Involvement (ESI) e molte altre principi di Service Management dimensioni del servizio e progettazione dei contenuti progettazione dei processi di erogazione del servizio innovazione semantica |
L'obiettivo del corso è quello di far acquisire le logiche di rapporti tra innovazione e processi di sviluppo prodotto e di relativo impatto sul busienss e identificare, nelle sue diverse dimensioni, la capacità di innovazione aziendale e le relative aree critiche. |
OPE - PP - 25 | Corso di Metallurgia | 16 | Processo produttivo, Operation | Cenni di fisica dello Stato Solido. Lo stato metallico, cristalli metallici, proprietà e difetti reticolari. L'atomo. Stato metallico. Cristalli metallici. Trasformazioni allotropiche. Caratteristiche meccaniche dei cristalli. Dislocazioni. Autodiffusione. Leghe metalliche Le trasformazioni in condizioni d'equilibrio. Diagrammi di stato e diagramma Fe C. Regola delle fasi. Analisi termica. La varianza nei sistemi metallurgici. Le trasformazioni in condizioni d'equilibrio Le trasformazioni in condizioni di non equilibrio. La microsegregazione e la struttura a bande. La macrosegregazione. Il fenomeno della solidificazione e fenomeni e difetti connessi. Macro e microstrutture dei metalli grezzi di solidificazione. Leghe ferrose. Cinetica di trasformazione dell'austenite. Influenza della velocità di raffreddamento ed influenza sulla microstruttura. Cenni di microstrutture ottenibili. Cenni sulla tempra e temprabilità degli acciai. Micrografia: Scopo e campo d'applicazione. Strumenti e materiali per la preparazione delle provette micrografiche (Troncatori, levigatrici, polimentatri-ci, carte, panno ecc).Teoria dell'abrasione e della polimentazione meccanica delle provette micrografiche. Preparazione meccanica ed identificazione delle provette. Polimentazione elettrolitica. Il microscopio ottico: regolazioni, messa a fuoco, utilizzo dei dispositivi accessori. Osservazioni al microscopio ottico metallografico. Il microdurometro. Attacco micrografico: tecniche e reattivi d'attacco. Esame macrografico: Attacco macrografico e messa in evidenza di macrostrutture (dendritismo, bande, fibratura, zone indurite, bruciature da rettifica, ecc). |
Il corso base mira alla formazione iniziale di figure professionali operanti nei laboratori metallografici dell'impresa. Lo scopo del corso è il far apprendere le principali caratteristiche dei materiali metallici, con specifico riferimento all'alluminio, esaminando i principali trattamenti e le microstrutture per la formazione di figure professionali con competenze teorico pratiche sufficienti per operare nei laboratori metallografici. |
OPE - PP - 26 | Oleodinamica avanzato | 32 | Processo produttivo, Operation | richiamo ai principi e formule di base dell'oleodinamica; analisi di valvole di regolazione di portata e pressione - forze di flusso: da dove derivano, espressione, esempio di misura sperimentale, compensazione -forze di incollaggio -cenni sui solenoidi -buone pratiche di dimensionamento-caratterizzazione dinamica valvole, ruolo strozzatori "dinamici", caratteristiche; cenno sui materiali | Il corso di propone di fornire le competenze e le conoscenze necessarie affinche i partecipanti comprendano la simbologia e la funzionalità della componente oleodinamica; riconoscere la componentistica impiegata per la realizzazione di una centralina di comando; leggere ed interpretare circuiti oleodinamici |
OPE - PP - 27 | Solidworks PDM | 16 | Processo produttivo, Operation | A cosa serve PDM e come si usa In cosa consiste una installazione PDM (indicazioni generali per capire cosa comporta) Elementi principali dell’amministrazione PDM: Gruppi Utenti Flusso di Lavoro Creazione di un proprio ambiente PDM (esercizio) Test del flusso di lavoro Come funzionano le variabili in PDM e come si gestiscono le DataCard. Creazione delle variabili e di una DataCard (esercizio) Test di funzionamento |
Durante il corso SolidWorks PDM Professional verranno illustrate le funzionalità di gestione degli utenti e dei gruppi, il sistema delle licenze, la gestione dei workflow e le indicazioni per la corretta manutenzione/backup dell’infrastruttura. Particolare attenzione verrà dedicata al processo di aggiornamento dei softwares, in modo tale da garantire continuità ed affidabilità del sistema. |
OPE - PP - 28 | pneumatica base | 16 | Processo produttivo, Operation | Principi fondamentali Caratteristiche dei gas Cenni sul gruppo generatore d'aria compressa Trattamento aria Azionatori pneumatici Cilindri speciali Valvole Ausiliari di distribuzione |
Obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per comprendere la funzionalità dei componenti, la loro funzione e la relativa simbologia; individuare i componenti a bordo macchina; leggere ed interpretare circuiti pneumatici |
OPE - PP - 29 | Pneumatica ed Elettropneumatica | 16 | Processo produttivo, Operation | Generalità ed introduzione alla pneumatica Principi fisici; leggi e principi fondamentali Unità di misura secondo il sistema S.I. Strumentazione; Caratteristiche dell’aria Norme di sicurezza specifiche per gli addetti alla manutenzione degli impianti a fluidodinamica Le Valvole pneumatiche La normativa ISO 5599 Gli attuatori Caratteristiche funzionali delle valvole Normativa di sicurezza (EMERGENZA, STOP, RESET,..) Comando con controllo della posizione Circuiti PNEUMATICI Analisi dei segnali di Comando Sequenze senza segnali bloccanti Sequenze con segnali bloccanti Simulazioni su pannello Tecnica in cascata Esercitazioni pratiche con e senza segnali bloccanti Circuiti ELETTROPNEUMATICI La corrente elettrica ed i suoi effetti Componenti elettropneumatici Esercitazioni proposte Simulazioni su pannello Metodologia di ricerca guasti su impianti pneumatici ed elettro-pneumatici Schemi pneumatici; Esercitazioni pratiche per schemi circuitali Manutenzione Gestione ricambi Progettazione di circuiti pneumatici |
Il corso Pneumatica ed Elettropneumatica mira a formare professionisti che siano in grado di realizzare gli schemi funzionali e la documentazione tecnica di supporto relativi alla produzione di circuiti pneumatici ed elettropneumatici e prevede lezioni teoriche in aula ed esercitazioni pratiche in laboratorio. Nello specifico i corsisti impareranno a realizzare circuiti di comando e di controllo funzionanti, a diagnosticare guasti e malfunzionamenti individuando soluzioni e apportando miglioramenti. |
OPE - PP - 30 | La lettura ed interpretazione del disegno tecnico | 24 | Processo produttivo, Operation | Nozioni e argomenti fondamentali Basi del disegno tecnico. Norme ed unificazioni. Norme di rappresentazione. Linee e scritture. Proiezioni ortogonali. Proiezioni assonometriche. Scale di rappresentazione del disegno. Formato unificato dei fogli e tabella di riferimento. Sezioni. Quotature e tolleranze Norme di quotatura. Disposizione delle quote. Metodi e sistemi di quotatura. Stato delle superfici e finitura superficiale. Tolleranze: generalità. Tolleranze lineari. Sistema ISO delle tolleranze. Tolleranze di forma e posizione. Collegamenti Collegamenti permanenti. Saldatura: generalità sulle metodologie. Chiodatura e rivettatura: rappresentazione grafica a norma. Collegamenti smontabili. Filettature: tipologie. Elementi caratteristici dei collegamenti filettati: rappresentazione grafica a norma. Collegamenti albero–mozzo. Linguette e chiavette. Profili scanalati. Spinature. Sistemi di tenuta Rappresentazione grafica a norma. Sistemi di tenuta. Tenuta statica. Tenuta dinamica. Rappresentazione grafica a norma. Guida e trasmissione del moto Guida del moto. Cuscinetti di strisciamento. Cuscinetti volventi: tipologia e criteri di scelta, rappresentazione grafica a norma. Trasmissione del moto. Cinghie trapezoidali. Ingranaggi: elementi caratteristici di una dentatura, rappresentazione grafica a norma. Esercitazioni pratiche Lettura ed interpretazione di disegni tecnici di pezzi singoli e complessi e di disegni d’assieme. |
Il Corso Lettura e Interpretazione del Disegno Tecnico ha l’obiettivo di far acquisire le conoscenze di base del disegno tecnico per poter efficacemente tradurre i disegni tecnici ai fini della produzione o controllo dei prodotti. Alla fine del corso il partecipante sarà in grado di leggere e comprendere i disegni tecnici ai fini della produzione o controllo dei prodotti. Sarà in grado di leggere e comprendere il significato delle scritture e misure applicate al disegno. |
OPE - PP - 31 | La metallurgia degli Acciai | 24 | Processo produttivo, Operation | Fisica dei metalli § Fabbricazione degli acciai § Solidificazione degli acciai § Trasformazioni in condizioni di equilibrio e di non equilibrio § Temprabilità e principi della tempra martensitica § Trattamenti termici massivi, superficiali e termochimici di diffusione § Deformazione plastica a caldo e a freddo degli acciai § Designazione e classificazione degli acciai § Applicazioni tipiche delle principali famiglie di acciai § Infragilimento degli acciai § Caratterizzazione meccanica e metallografica dei prodotti in acciaio § Normativa di riferimento |
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai Partecipanti le nozioni fondamentali, teoriche ed applicative, necessarie all’interpretazione dei fenomeni metallurgici che avvengono durante la fabbricazione, il trattamento termico e l’esercizio dei componenti realizzati in acciaio. Al termine del Corso il Partecipante sarà in grado di definire, in fase di acquisto, progettazione e collaudo, le caratteristiche meccaniche, tecnologiche e microstrutturali di semilavorati e prodotti finiti, realizzati nelle principali famiglie di acciaio, in funzione dello stato di fornitura e trattamento termico |
OPE - PP - 32 | Il trattamento termico termochimico degli Acciai | 24 | Processo produttivo, Operation | Richiami di metallurgia e diagrammi di stato Il diagramma Fe-C Curve TTT - Curve CCT Trattamenti termici degli acciai Trattamenti termici di indurimento superficiale La disponibilità, durante il corso, di un microscopio ottico e di programmi di analisi di immagine consentirà l'esame "on-line" delle principali microstrutture degli acciai e lo sviluppo di significative case-histories.. |
Il corso si propone l'obiettivo di trasmettere ai partecipanti la conoscenza delle basi teoriche e degli aspetti applicativi necessari per la comprensione del trattamento termico massivo, superficiale e termochimico di diffusione degli acciai. Saranno sottolineate le problematiche relative alla deformazione da trattamento termico ed alla corretta caratterizzazione microstrutturale dei componenti. Al termine del corso il partecipante sarà in grado di prescrivere e collaudare ogni trattamento termico relativo alle principali famiglie di acciaio ad uso ingegneristico |
OPE - PP - 33 | Gli Acciai inossidabili | 28 | Processo produttivo, Operation | Il Corso tratta in modo esaustivo la metallurgia ed i trattamenti termici degli acciai inossidabili, le diverse famiglie e le relative proprietà, i processi produttivi, le lavorazioni ed i prodotti, la saldatura e la sinterizzazione. Ampio spazio sarò inoltre dedicato alle norme di riferimento e alle specifiche di acquisto, oltre che ai criteri di progettazione e alla scelta del materiale in funzione degli impieghi. | Il corso ha l'obiettivo di trasmettere ai partecipanti la conoscenza della metallurgia degli acciai inossidabili ferritici, martensitici, austenitici, duplex ed indurenti per precipitazione. Saranno approfonditi gli aspetti relativi alla fabbricazione, lavorazione, saldatura, trattamento termico e messa in opera di componenti o messa in opera di strutture realizzate in acciaio inossidabile. Verrà approfondita la teoria della corrosione e la correlazione della stessa con la corretta scelta dell'acciaio in funzione dell'ambiente corrosivo. Al termine del corso il partecipante sarà in grado, in fase di acquisto e progettazione, di selezionare l'acciaio inossidabile ed il relativo trattamento termico in funzione dell'ambiente corrosivo e, in fase di collaudo, di selezionare i test di controllo idonei ed interpretare correttamente le microstrutture. |
OPE - PP - 34 | Tecniche di saldatura ad arco elettrico - Elettrodo rivestito | 20 | Processo produttivo, Operation | Metallurgia della saldatura. Saldabilità degli acciai al carbonio, bassolegati e ghise; acciai inossidabili; metalli non ferrosi Il circuito di saldatura, generatori a corrente continua. Preparazione dei pezzi e dei lembi Posizioni di saldatura Difetti nelle saldature; classificazione dei controlli nelle saldature Sicurezza e salute nei processi di saldatura – norme specifiche - utilizzo DPI Caratteristiche della saldatura ad ELETTRODO - MMA composizione dell’elettrodo; tipologie di rivestimento ed applicazioni Macchine per la saldatura ad elettrodo rivestito e regolazioni Applicazioni della saldatura ad elettrodo Esercitazioni pratiche MMA Esecuzione di cordoni di saldatura su piastre. Saldatura ad angolo (FW) in posizione piana (PA), frontale (PB) verticale (PF) e sopratesta (PD) Saldatura di testa (BW) in posizione piana (PA), frontale (PC), verticale (PF) e sopratesta (PE) |
Il corso ha l’obiettivo di fornire al partecipante competenze di base sia teoriche che pratiche di saldatura ad arco elettrico con la tecnica ad elettrodo rivestito (MMA) su piastre in acciaio con giunti testa a testa e ad angolo in posizione piana, frontale, verticale e sopratestadi apporto ed i relativi trattamenti termici, per i principali procedimenti di saldatura per fusione. |
OPE - PP - 35 | Pianificazione, programmazione e schedulazione della produzione - Kanban | 16 | Processo produttivo, Operation | Gestione su previsione (PUSH) e gestione a fabbisogno (PULL) del sistema produttivo Push e Pull: pregi e limiti Prevedere per decidere Previsioni a breve termine. Previsioni intuitive e modelli matematici. (Tecniche previsionali) La gestione dei magazzini d’acquisto metodo a quantità costante metodo a intervallo costante Introduzione dei Supermarket e del Kanban come elemento di coesione tra i processi Kanban prelievo e Kanban produzione Kanban interno ed esterno Dimensionamento dei supermarket Studi di ottimizzazione per il dimensionamento dei lotti Tecniche di simulazione per l’andamento dei supermarket Regole e vantaggi del kanban |
Il Kanban, quando applicato, permette di introdurre definitivamente una produzione tirata dagli ordini, in tutte le sue fasi, senza bisogno di lavorare tramite MRP e sulle previsioni di vendita del periodo. In sostanza meno scorte immobilizzate e flusso più veloce. Ma la realtà non è così semplice, occorre fare i conti con i fornitori e con resistenze anche culturali interne. Il corso intende approfondire proprio questi vincoli ed opportunità, mostrando, concretamente, come si può gradualmente arrivare al Kanban. |
OPE - PP - 36 | Panoramica Amianto e Fibre Artificiali Vetrose | 0 | Processo produttivo, Operation | Panoramica Amianto Aspetti generali Campi di utilizzo dei manufatti in amianto Aspetti sanitari Riferimenti normativi (Legge 81/2008) Adempimenti legali per le aziende bonificatrici e per quelle addette allo smaltimento D.P.I. – Dispositivi di Protezione Individuali Amianto a matrice compatta (Tipi, impieghi, bonifica) Tipi di incapsulanti e loro utilizzo La segnaletica di riferimento Amianto a matrice friabile (Tipi, impieghi, bonifica) La procedure di smaltimento I monitoraggi ambientali e i criteri di restituibilità L’utilizzo della tecnica del glove-bag Pietrisco amiantoso (Caratteristiche, impieghi, bonifica) Vinilamianto (Caratteristiche, impieghi, bonifica) Utilizzo di materiali sostitutivi Fibre Artificiali Vetrose Aspetti generali (gli stessi del corso Panoramica Amianto) Aspetti sanitari (gli stessi del corso Panoramica Amianto) Tipi di Fibre: Naturali e sintetiche Campi di utilizzo delle Fibre Artificiali Vetrose Classificazione delle Fibre Artificiali Vetrose secondo la pericolosità Analogie tra Fibre di Amianto e Fibre Artificiali Vetrose D.P.I. – Dispositivi di Protezione Individuali (gli stessi del corso Panoramica Amianto) Riferimenti normativi (Legge 13541/2010) Confronto tra Legge 81/2008 e Legge 13541/2010 Principali metodi di bonifica Utilizzo di materiali sostitutivi Modalità operative di come maneggiare le Fibre Artificiali Vetrose in sicurezza |
Scopo del seminario è quello di fornire ai partecipanti la conoscenza di base del “mondo amianto”. In particolare: i vari tipi di amianto, la diffusa utilizzazione dei manufatti in tutti i settori, la pericolosità per la salute umana, la classificazione di cancerogenicità, le varie tecniche di bonifica, i Dispositivi di Protezione Individuale utilizzati nella bonifica e la relativa decontaminazione degli addetti al termine dell'intervento. Verrà inoltre trattato in modo approfondito, l’argomento relativo alle Fibre Artificiali Vetrose. |
OPE - PP - 37 | Emission trading | 16 | Processo produttivo, Operation | Il meccanismo dell’ETS in Europa: la direttiva 2003/87/CE e successive modifiche. Il recepimento in Italia con il Decreto legislativo 30/2013. Il piano di monitoraggio e la comunicazione Casi di studio su assegnazioni, rilasci, nuovi entranti, modifiche e cessazioni Casi di studio su piani di monitoraggio La nuova direttiva su Emissions Trading per il periodo 2021-2030 |
La conoscenza per la gestione del meccanismo "Emissions Trading" è per gli operatori la base per implementare e gestire le migliori opzioni nel rispetto dei vincoli ambientali e di convenienza economica. |
OPE - PP - 38 | La gestione dei rifiuti | 8 | Processo produttivo, Operation | Normativa sui rifiuti: definizione di rifiuto, obblighi del produttore, vincoli autorizzativi per trasportatori e destinatari. Esercitazioni: - compilazione del registro di carico e scarico - compilazione del formulario - lettura delle iscrizioni all'albo dei trasportatori - lettura delle autorizzazioni dei destinatari dei rifiuti |
I temi affrontati riguardano il nuovo regime della gestione dei rifiuti, con particolare attenzione all‘affidamento del servizio e alla TARI, all’analisi dei sistemi di raccolta ecoefficienti, al controllo di gestione e smartness nella gestione dei rifiuti. |
OPE - PP - 39 | La gestione dei rifiuti di laboratorio | 8 | Processo produttivo, Operation | Quadro normativo nella gestione dei rifiuti: - Definizioni; - Responsabilità del produttore; - quadro sanzionatorio; - Riferimenti della normativa ai fini della assegnazione codice CER, classificazione di pericolosità, trasporto in ADR dei rifiuti prodotti in un laboratorio ambientale. - Tipologie di rifiuti prodotti in laboratorio: Il ciclo dei materiali nei laboratori a gestione degli “Scarti di Laboratorio”; - Classificazione generale dei rifiuti generati in un laboratorio; - Rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi a rischio chimico; - Rifiuti speciali pericolosi a rischio infettivo; - Scelta del codice EER. La gestione operativa: - Raccolta confezionamento imballaggio ed etichettatura del rifiuto in funzione della tipologia dello stesso (solidi, liquidi, KIT, etc…) in base alle caratteristiche di pericolo; - Elementi per la etichettatura dei rifiuti; - Tempi di permanenza presso il luogo di produzione (reparto/servizio); - Custodia nel punto di formazione in laboratorio; - Caratteristiche del punto di custodia; - Tempi di stoccaggio presso deposito temporaneo: gestione del deposito temporaneo; - Spedizione, tramite ditta di trasporto autorizzata, agli impianti autorizzati di smaltimento ultimo: obblighi del produttore. |
Obiettivo del corso è fornire gli elementi basilari tecnici e normativi in materia di classificazione e gestione dei rifiuti in particolare per i rifiuti prodotti da attività laboratoristica. |
OPE - PP - 40 | Gestione delle acque reflue industriali | 8 | Processo produttivo, Operation | Definizione di scarico; acque reflue industriali e acque reflue domestiche Acque meteoriche e di dilavamento; definizione di acque reflue urbane e valori limite Adempimenti; istanza di autorizzazione e rinnovo Controlli e campionamenti; accessi, ispezioni e prelievi Metodi analitici; il sistema sanzionatorio; responsabilità |
In questo corso si chiariscono in modo pratico e organico tutti i dubbi e i problemi, con particolare attenzione alle novità normative e giurisprudenziali intercorse negli ultimi mesi. Il corso si rivolge a tutte le Aziende che hanno bisogno di conoscere con autorevolezza le principali criticità, adempimenti e responsabilità, prevista dalla disciplina degli scarichi industriali, con particolare riguardo alla gestione tecnica. |
OPE - PP - 41 | Gestione del Magazzino e Logistica | 24 | Processo produttivo, Operation | 1. Gestione scorte • I concetti di base della gestione delle scorte • Tecniche e strumenti di analisi delle scorte: analisi ABC semplici e incrociata, indici di rotazione e di durata • I principali modelli di gestione delle scorte: sistemi a punto d'ordine e a riordino periodico. Determinazione dei livelli di scorta ottimali • La gestione delle scorte degli articoli a domanda stagionale. La gestione delle scorte su base previsionale • Il servizio al cliente: principali indicatori, possibili misurazioni, scelta del livello da offrire 2. Gestione magazzino • Sistemi di stoccaggio: caratteristiche e parametri di valutazione • Sistemi di movimentazione: caratteristiche e ambiti di utilizzo • Sistemi di picking: logiche di elaborazione delle liste di prelievo; elaborazione dei percorsi ottimali, parametri di valutazione • Allocazione delle merci a magazzino: modalità di gestione dello spazio • Mappatura del magazzino • Misurazione delle performances di magazzino • Tracciabilità e rintracciabilità • Elementi costitutivi di un sistema di tracciabilità |
Il corso ha l’obiettivo di formare le figure dell’operatore di magazzino e del responsabile, nei diversi settori economici. Al termine del corso, l’operatore sarà in grado di gestire il corretto stoccaggio delle merci, la gestione delle merci in entrata ed in uscita con la relativa preparazione dei documenti di spedizione. Il responsabile, oltre alle attività sopra elencate, sarà anche in grado di utilizzare diversi indici per valutare la corretta gestione del magazzino, classificare periodicamente i prodotti presenti nel magazzino in base alle classi ABC, calcolare la scorta di sicurezza, calcolare il lotto economico di acquisto per ogni codice prodotto, valutare le rimanenze a magazzino secondo le indicazioni del Codice Civile, calcolare i costi di spedizione delle merci utilizzando i Container. |
OPE - SIC - 01 | La sicurezza proattiva ed il behavior based safety (BBS) | 8 | Operation, Sicurezza | Behavior Based Safety e il metodo scientifico Innovazione e managerialità La necessità di monitoraggio La descrizione del Metodo Individuazione dei comportamenti Misurazione oggettiva Analisi funzionale dei diversi comportamenti Applicazione di nuove, diverse contingenze per ottenere il cambiamento dei comportamenti Adozione di strategie per il mantenimento dei risultati nel tempo |
Il corso si propone di introdurre il tema della cultura per la sicurezza in azienda e di presentare l’esperienza applicativa di uno strumento che contribuisce al suo sviluppo e consolidamento: il Programma Behavior Based Safety per la sicurezza comportamentale. |
OPE - SIC - 02 | Sicurezza comportamenti e cultura oltre la norma | 8 | Operation, Sicurezza | Apertura lavori e raccolta aspettative dei partecipanti al corso; Le quattro D DE Dimensione Emotiva della sicurezza La percezione del rischio, il livello di attenzione, il livello valoriale, il livello di attenzione. DCa Dimensione Cognitiva della sicurezza I concetti di rischio, infortunio, pericolo, prevenzione, norme e procedure, la catena degli errori, il modello Swiss Cheese, il diagramma di Ishikawa, ostacoli organizzativi, l'errore umano ed i suoi fattori scatenanti (stress, fatica…). DS Dimensione Sociale della sicurezza Il gruppo, la dipendenza e l'interdipendenza, il conformismo e la minoranza attiva, comunicare in modo efficace, le dinamiche di gruppo, il ruolo della leadership, il punto di vista del leader, la cultura della segnalazione. DCe Dimensione Comportamentale della Sicurezza La responsabilità, i comportamenti proattivi, la resilienza, gli stili di coping, la self efficacy. |
Individuare vincoli che ostacolano la creazione e la diffusione di una cultura della sicurezza e l'adozione di comportamenti sicuri; Condividere soluzioni e strumenti che aiutino a gestire comportamenti inefficaci e ad implementare comportamenti efficaci; Individuare risorse individuali, di gruppo ed aziendali che rafforzino in senso verticale ed orizzontale la cultura della sicurezza; Sviluppare il senso di responsabilità dei lavoratori verso se stessi ed i colleghi nell'adozione di comportamenti sicuri. Sviluppare strumenti legati all'assertività ed alla proattività per diffondere e condividere la cultura della segnalazione e della sicurezza in generale. |
OPE - SIC - 03 | Sistema di gestione della sicurezza (SGSL) | 16 | Operation, Sicurezza | Rispondere efficacemente ai requisiti normativi riducendo al minimo le procedure formali; essere conforme allo standard BS OHSAS 18001 e ai dettami dei D.Lgs. 231/01 e 81/08; Distribuire su più persone i carichi di lavoro e permettere la condivisione delle responsabilità; Fondere gli obiettivi (gestione responsabilità amministrativa, tutela ambientale, salute-sicurezza) con le politiche aziendali ottimizzando i costi e massimizzando le opportunità. |
Obiettivo fondamentale del corso è la formazione di operatori e professionisti in grado di implementare un SGSL, per migliorare le condizioni interne dell'azienda. |
OPE - SIC - 04 | Lean Safety Management | 8 | Operation, Sicurezza | • Imparare a vedere in chiave Safety gli sprechi evidenziati dalla Lean Production. • Valutazione dei rischi e presentazione di tools Lean Safety. • KPI per misurare le prestazioni della sicurezza, stabilire le priorità di intervento e il follow up della direzione. • Analisi 3M di una postazione di lavoro. • Norma UNI/TR 11542:2014 World Class Manufacturing e l’integrazione della sicurezza nei processi produttivi | Il principio del miglioramento continuo – Kaizen – abbinato ad elevati standard di sicurezza e prestazioni ambientali. Valutare le potenzialità aziendali per il miglioramento delle performance di business e delle loro prestazioni ambientali, identificando con queste la sicurezza sul lavoro e l’ambiente nel quale tali business si realizzano. |
OPE - SIC - 05 | Formazione Sicurezza Generale lavoratori | 4 | Operation, Sicurezza | Il D.Lgs.81: presentazione del decreto I concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione: oltre alla definizione vengono presentati anche molti esempi reali per rendere più facile e comprensibile al lavoratore il significato di questi 4 termini fondamentali. L’organizzazione della prevenzione aziendale: - cosa si intende per prevenzione aziendale, i soggetti aziendali preposti alla individuazione delle misure specifiche di prevenzione ed al controllo sull’effettiva attuazione delle stesse - Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali: presentazione di esempi pratici con l’obiettivo di rendere il lavoratore consapevole di quali sono le sue responsabilità, i suoi obblighi i suoi doveri ed i suoi diritti - Gli organi di vigilanza, controllo e assistenza: presentazione di tali organi, quando, come e perché sono chiamati in causa. |
Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Inoltre il corso fornisce al lavoratore una serie di informazioni e definizioni fondamentali per la comprensione dei temi affrontati successivamente nella parte di formazione specifica. |
OPE - SIC - 06 | Formazione Sicurezza Specifica lavoratori - rischio basso | 4 | Operation, Sicurezza | - Rischi infortunistici legati ai luoghi di lavoro (cadute, urti e impatti, scivolamenti) - Rischio elettrico (impianti, folgorazione, cortocircuito) - Rischio chimico e biologico (ambienti indoor) - Rischi fisici (VDT, illuminazione, microclima Radiazioni ottiche artificiali, radiazioni non ionizzanti) - Stress lavoro correlato - Emergenza (piano antincendio, esodo, segnaletica, primo soccorso) - Incidenti e infortuni mancati - Altri rischi minori |
Il corso fornisce al lavoratore una serie di informazioni e definizioni fondamentali per il completamento dei temi affrontati nella parte di formazione generale. Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici delle mansioni impiegatizie. Inoltre, il corso è strutturato in modo tale da approfondire nel dettaglio i rischi specifici e caratteristici dell’azienda stessa e dei lavoratori coinvolti esponendo le misure adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre le fonti di pericolo. |
OPE - SIC - 07 | Formazione Sicurezza Specifica lavoratori - rischio medio | 8 | Operation, Sicurezza | - Rischi infortuni - Meccanici generali - Elettrici generali - Macchine - Attrezzature - Cadute dall’alto - Rischi da esplosione - Rischi chimici - Nebbie - Oli - Fumi - Vapori - Polveri - Etichettatura - Rischi cancerogeni - Rischi biologici - Rischi fisici - Rumore - Vibrazioni - Radiazioni - Microclima e illuminazione - Videoterminali - DPI Organizzazione del lavoro - Ambienti di lavoro - Stress lavoro-correlato - Movimentazione manuale carichi - Segnaletica - Emergenze - Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico - Procedure esodo e incendi - Procedure organizzative per il primo soccorso - Incidenti e infortuni mancati - Altri rischi |
Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei concetti specifici in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro e si rivolge a tutti i lavoratori. Inoltre, il corso è strutturato in modo tale da approfondire nel dettaglio i rischi specifici e caratteristici dell’ azienda stessa esponendo le misure adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre le fonti di pericolo. |
OPE - SIC - 08 | Formazione Sicurezza Specifica - rischio alto | 12 | Operation, Sicurezza | - Rischi infortuni - Meccanici generali - Elettrici generali - Macchine - Attrezzature - Cadute dall’alto - Rischi da esplosione - Rischi chimici - Nebbie - Oli - Fumi - Vapori - Polveri - Etichettatura - Rischi cancerogeni - Rischi biologici - Rischi fisici - Rumore - Vibrazione - Radiazioni - Microclima e illuminazione - Videoterminali - DPI Organizzazione del lavoro - Ambienti di lavoro - Stress lavoro-correlato - Movimentazione manuale carichi - Movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi trasporto) - Segnaletica - Emergenze - Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico - Procedure esodo e incendi - Procedure organizzative per il primo soccorso - Incidenti e infortuni mancati - Altri Rischi |
Il corso si pone quale obiettivo principale la presentazione dei concetti specifici in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro e si rivolge a tutti i lavoratori. Inoltre, il corso è strutturato in modo tale da approfondire nel dettaglio i rischi specifici e caratteristici dell’ azienda stessa esponendo le misure adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre le fonti di pericolo. |
OPE - SIC - 09 | Aggiornamento Formazione Sicurezza Specifica | 6 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso, in conformità a quanto previsto dall'Accordo, approfondiscono alcuni temi, anche tramite applicazioni pratiche, con l'obiettivo di fornire nuovi strumenti al lavoratore per ampliare le sue capacità di farsi parte attiva e soggetto promotore nella tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: analizzare le convinzioni e i comportamenti che mettono a rischio i Lavoratori e le Lavoratrici sul lavoro; ampliare la capacità di individuare la sequenza di cause che possono provocare infortuni, incidenti e o mancati incidenti; comprendere la rete di relazioni che consente al lavoratore di rispettare i propri obblighi; valorizzare il Lavoratore e la Lavoratrici come collaboratori di sicurezza, capaci di influire e influenzare il sistema di organizzazione della sicurezza; fornire strumenti comunicativi utili a trasformare un evento critico in un'opportunità di apprendimento; chiarire il ruolo del medico competente e gli obblighi dei Lavoratori e delle Lavoratrici nella sorveglianza sanitaria e nell''uso di alcol e droghe in rapporto all'attività lavorativa; sensibilizzare in merito ai nuovi rischi per la salute e la sicurezza e alle modalità di prevenzione e protezione. |
Questo corso è destinato all'aggiornamento dei lavoratori e delle Lavoratrici nell'industria Metalmeccanica (Ateco 2007 C 23-25, 28-30) o di altre attività equiparabili in riferimento ai rischi per la sicurezza e la salute. |
OPE - SIC - 10 | Corso Preposti | 8 | Operation, Sicurezza | Nello specifico, il corso viene progettato e personalizzato sulle effettive esigenze dell’azienda, sviluppando i seguenti punti: - principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale e relativi compiti, obblighi e responsabilità; - relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione; - definizione e individuazione dei fattori di rischio; - incidenti e infortuni mancati; - tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri; - valutazione dei rischi in azienda; - individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione - modalità di esercizio della funzione di controllo dell’osservanza da parte dei lavoratori delle disposizioni di legge e aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e di uso dei mezzi di protezione collettivi e individuali messi a loro disposizione. |
Il corso si propone di fornire la formazione obbligatoria ai Responsabili di funzione, servizio, area o settore, ai capireparto, capisquadra, capiturno, capocantieri etc., e più in generale a tutti coloro che ricadono nel ruolo di preposto, con o senza investitura formale (quindi anche di fatto), in quanto in posizione di preminenza rispetto ad altri lavoratori, così da poter impartire ordini, istruzioni o direttive nel lavoro da eseguire. Tali soggetti devono organizzare o sovrintendere l’attività dei lavoratori e necessitano quindi di una formazione specifica che li metta in condizione di poter comprendere adeguatamente il proprio ruolo, i propri obblighi e responsabilità in materia di salute e sicurezza del lavoro. Obiettivi principali del corso sono: - presentare un quadro completo relativamente al ruolo di preposto sulla base di quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 - definire le responsabilità sul personale interno ed esterno, sulle attrezzature e sugli ambienti di lavoro. - organizzazione del lavoro da un punto di vista della sicurezza. - approfondire i requisiti minimi di sicurezza dei mezzi, delle attrezzature e dell’ambiente di lavoro in cui operano. |
OPE - SIC - 11 | Aggiornamento preposti | 6 | Operation, Sicurezza | - Aggiornamenti normativi - Principali soggetti del Servizio di Prevenzione e Protezione e loro relazioni - Organizzazione del Servizio di Prevenzione e protezione - Valutazione dei rischi in azienda ed in riferimento al contesto in cui opera il preposto - Near Miss - Comunicazione con i lavoratori |
L’Accordo Stato Regioni del 21/12/11 prevede l’aggiornamento quinquennale dei preposti (Art.9). Obiettivo del corso è quello quindi di aggiornare i preposti coinvolti rispetto alle responsabilità delle principali figure richiamate dal Titolo I del D. Lgs. 81/08, nonché di aggiornarli in merito ai principi della valutazione dei rischi. |
OPE - SIC - 12 | Corso Dirigenti | 16 | Operation, Sicurezza | Modulo 1: Giuridico – normativo - Sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori - Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive - Soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il D.Lgs. n. 81/08: compiti, obblighi, responsabilità e tutela assicurativa - Delega di funzioni - La responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa - La “responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di responsabilità giuridica” ex D.Lgs. n. 231/2001, e s.m.i. - I sistemi di qualificazione delle imprese e la patente a punti in edilizia Modulo 2: Gestione ed organizzazione della sicurezza - Modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro - Gestione della documentazione tecnico amministrativa - Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione - Organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze - Il ruolo del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione Modulo 3: Individuazione e valutazione dei rischi - Criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi - Il rischio da stress lavoro-correlato - Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla provenienza da altri paesi e alla tipologia contrattuale - Il rischio interferenziale e la gestione del rischio nello svolgimento di lavori in appalto - Le misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio - La considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti - I dispositivi di protezione individuale - La sorveglianza sanitaria Modulo 4: Comunicazione, formazione e consultazione dei lavoratori - Competenze relazionali e consapevolezza del ruolo - Importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento quali strumenti di conoscenza della realtà aziendale - Tecniche di comunicazione - Lavoro di gruppo e gestione dei conflitti - Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - Natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza |
Il corso si pone i seguenti obiettivi: - Presentare un quadro completo del ruolo del dirigente in ambito di sicurezza relativamente a: |
OPE - SIC - 13 | Aggiornamento Dirigenti | 6 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso, in conformità a quanto previsto dall'Accordo, affrontano le significative evoluzioni della tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione agli aggiornamenti in merito all'organizzazione e alla gestione della sicurezza in azienda dopo il D.Lgs. 81/2008, alle nuove modalità di gestione della formazione dei lavoratori, agli aggiornamenti sulle fonti di rischio e le relative misure di prevenzione affrontati tramite applicazioni pratiche e approfondimenti esemplificativi. È inoltre fornito un approfondimento giuridico-normativo sui principi della tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. | Il corso vuole essere un aggiornamento utile alla definizione dei compiti specifici del ruolo del Dirigente in ambito di sicurezza. |
OPE - SIC - 14 | Corso antincendio - rischio basso | 4 | Operation, Sicurezza | Esercitazioni pratiche. Presa visione del registro della sicurezza antincendi e chiarimenti sugli estintori portatili. Istruzioni sull'uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica. |
Il corso e si propone di aggiornare le competenze dei partecipanti necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale dovute all’insorgenza di un incendio ed è rivolto a lavoratori di aziende a rischio basso. |
OPE - SIC - 15 | Corso antincendio - rischio medio | 8 | Operation, Sicurezza | - L'incendio e la prevenzione incendi | Il corso si propone di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale dovute all'insorgenza di un incendio ed è rivolto ai lavoratori di aziende a rischio medio. |
OPE - SIC - 16 | Corso antincendio - rischio alto | 16 | Operation, Sicurezza | - L'incendio e la prevenzione incendi | Il corso si propone di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale dovute all'insorgenza di un incendio ed è rivolto ai lavoratori di aziende a rischio alto. |
OPE - SIC - 17 | Aggiornamento antincendio | 5 | Operation, Sicurezza | L'incendio e la prevenzione: principi della combustione, prodotti della combustione, sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio, effetti dell'incendio sull'uomo, divieti e limitazioni di esercizio, misure comportamentali. Protezione antincendio e procedure da adottare in caso d'incendio: principali misure di protezione antincendio, evacuazione in caso di incendio, chiamata dei soccorsi. Verranno affrontate inoltre le deguenti tematiche: principali misure di protezione contro gli incendi, vie di esodo, procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme, procedure per l'evacuazione. |
Obiettivo del corso è fornire le conoscenze necessarie a ricoprire l’incarico di addetto alla squadra antincendio secondo quanto previsto dal D.M. 10/03/98.La didattica è mirata allo studio delle problematiche e dei comportamenti antincendio ed all’effettuazione di una prova pratica di spegnimento. L'oraganizzazione del corso prevede la possibilità di mettere a disposizione gli spazi idonei per gestire la prova pratica ed i relativi dispositivi necessari , qualora l'azienda non disponesse degli spazi aventi i requisiti di legge. |
OPE - SIC - 18 | Corso primo soccorso - CAT B | 12 | Operation, Sicurezza | Prima parte - Allertare il sistema di soccorso - Riconoscere un’emergenza sanitaria - Attuare gli interventi di primo soccorso - Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta - Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro - Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro Seconda parte - Comunicare con il SSN. - Intervenire in caso di sindromi cerebrali acute. - Intervenire in caso di sindromi respiratorie acute. - Effettuare la rianimazione cardiopolmonare. - Effettuare un tamponamento emorragico. - Sollevare, spostare e trasportare l’infortunato. - Intervenire in caso di esposizione ad agenti chimici o biologici. |
Il corso ha l’obiettivo di fornire alle persone che in azienda rivestono il ruolo di Addetto al Primo Soccorso aziendale una formazione specifica articolata in lezioni teoriche e pratiche, in modo da poter adempiere correttamente le funzioni previste dal ruolo ricoperto. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo B-C, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 19 | Corso primo soccorso - CAT A | 16 | Operation, Sicurezza | Modulo A - totale n. 6 ore - Allertare il sistema di soccorso |
Il corso ha l’obiettivo di fornire alle persone che in azienda rivestono il ruolo di Addetto al Primo Soccorso aziendale una formazione specifica articolata in lezioni teoriche e pratiche, in modo da poter adempiere correttamente le funzioni previste dal ruolo ricoperto. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo A, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 20 | Aggiornamento primo soccorso - CAT B | 4 | Operation, Sicurezza | - comunicazione con il 118; - primo soccorso in caso di sindromi cerebrali acute; - primo soccorso in caso di insufficienza respiratoria acuta; - rianimazione cardiopolmonare; - tamponamento emorragico; - sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato; - primo soccorso in caso di esposizione ad agenti chimici e biologici. |
Il corso è un aggiornamento che segue il corso di base e si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo B-C, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 21 | Aggiornamento primo soccorso - CAT A | 6 | Operation, Sicurezza | - comunicazione con il 118; - primo soccorso in caso di sindromi cerebrali acute; - primo soccorso in caso di insufficienza respiratoria acuta; - rianimazione cardiopolmonare; - tamponamento emorragico; - sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato; - primo soccorso in caso di esposizione ad agenti chimici e biologici. |
Il corso è un aggiornamento che segue il corso di base e si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza aziendale. Il corso si rivolge ai lavoratori delle aziende di gruppo A, definite nell’art. 1 DM 388/03. |
OPE - SIC - 22 | Corso rischi specifici - ambienti confinati | 8 | Operation, Sicurezza | - Che cosa prevede il DPR n. 177/2011 - Definizione e descrizione delle diverse tipologie di ambiente confinato - Le diverse tipologie di rischio che si possono presentare in funzione dell’ambiente nel quale si svolge l’attività lavorativa e delle sostanze/gas presenti - Le principali misure da adottare per operare negli ambienti classificati confinati - Quali elementi bisogna considerare per valutare il rischio in un ambiente confinato - Misure preventive obbligatorie da adottare per operare in ambiente confinato - I rilevatori di gas: cosa sono e a che cosa servono - L’importanza dell’ imbracatura - Utilizzo delle maschere a filtri - Utilizzo dell’autorespiratore - Evacuazione da un ambiente confinato al verificarsi di una situazione POTENZIALMENTE pericolosa |
Formare i lavoratori ed i preposti che operano in ambienti confinati, sulla base di quanto previsto dal recente regolamento DPR 177/11 applicato ai lavori in ambienti sospetti di inquinamento di cui agli artt. 66 e 121 del D.Lgs. n. 81/2008 e negli ambienti confinati di cui all’allegato IV, punto 3, dello stesso decreto legislativo. Il corso fornisce tutta una serie di indicazioni affinché anche il preposto che deve predisporre idonee e specifiche misure per l’esecuzione dei lavori nei succitati ambienti sia in grado di eseguire una valutazione. |
OPE - SIC - 23 | Corso rischi specifici - carriponte | 4 | Operation, Sicurezza | - Normative di sicurezza vigenti. - Obblighi e responsabilità degli utilizzatori. - Area di lavoro e rischio interferenze. - Dispositivi di sicurezza e fine corsa: DIVIETO DI MANOMISSIONE. - Segnalazione di eventuali anomalie/guasti sulle macchine. - Il libretto uso e manutenzione - Controllo del sovraccarico e sistema OLP (Over Load Protection). - Struttura della gru a bandiera, rischi derivanti da un utilizzo improprio della macchina sia in riferimento allo sbraccio ed alla rotazione. - Considerazioni sulla pericolosità dell’ utilizzo in maniera errata o superficiale della macchina. - Tipologie di carroponte. - Controlli preliminari e preventivi per la valutazione della sicurezza e dell’affidabilità del gru a bandiera. - I comandi e la diversa disposizione degli stessi: consolle e comandi a distanza - Pulsante rosso dell’emergenza - Operazioni di carico-scarico e movimentazione in sicurezza delle diverse tipologie di carico. - Accessori utilizzati per imbracare il carico: gancio, golfari, “occhielli”, funi, brache catene ecc. e controlli preliminari da effettuare prima di iniziare la movimentazione. - Corretta imbracatura del carico e individuazione del baricentro. - Riduzione della portata in funzione dell’aumento dell’angolo di incidenza della braca sul gancio della gru. - Attrezzature applicabili al carroponte: ragno, pinze, magnete, ecc - Divieto di trasporto persone, divieto di fumo e divieto di utilizzo del telefono cellulare. - Rischio di inciampo derivante dalla presenza di materiale sui camminamenti a terra ed in quota. - Valutazione dei pesi e delle portate - Lettura delle targhette di identificazione della macchina - Velocità di spostamento ridotta in funzione del baricentro e della natura del carico. - Principali cause di rovesciamento del carico. - Analisi, classificazione e riconoscimento delle principali anomalie - Segnalazione gestuale delle manovre - DPI da utilizzare lavorando nell’area in cui opera il carroponte - Carico/scarico di bilici e autocarri - Errori e distrazioni frequenti tra gli utilizzatori di gru e presentazione di immagini sulle conseguenze di manovre azzardate ed eccesso di esperienza. |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per utilizzare in sicurezza il carroponte e le gru a bandiera conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. L’attenzione viene focalizzata in modo particolare sulle responsabilità dell’operatore ragionando su tutte le operazioni che non devono essere eseguite e quali rischi comporta un utilizzo errato delle macchine in oggetto. Vengono inoltre analizzate le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo del carroponte e della gru a bandiera evidenziandone eventuali criticità e misure da adottare per lavorare in sicurezza. |
OPE - SIC - 24 | Aggiornamento carriponte | 2 | Operation, Sicurezza | Evidenziare le norme relative agli apparecchi di sollevamento ed al loro contesto. Fornire le regole per un corretto utilizzo dei mezzi in sicurezza. Trasmettere la conoscenza dei segnali a mano,delle attrezzature e della tecnica per movimentare carichi senza pericolo per sé e per gli altri. | Obiettivi del corso: consolidare e aggiornare la formazione del lavoratore per un uso corretto e sicuro del carroponte. |
OPE - SIC - 25 | Corso rischi specifici - utilizzo degli intermedi di sollevamento (catene - fasce) | 2 | Operation, Sicurezza | - Inquadramento normativo - UNI EN 13155:2009 - Esempi pratici di rapporti di verifica delle attrezzature - Check list per controlli periodici |
Fondamentale risutla essere il ruolo assegnato al datore di lavoro. A quest’ultimo soggetto spetta l’obbligo di predisporre un sistema articolato di controlli, avvalendosi di personale qualificato, e di documentare in modo adeguato l’attività svolta. In tal senso risulta utile anche la lettura delle norme tecniche che si occupano in modo specifico dell’argomento. Il corso intende trasmettere ai partecipanti le conoscenze e le abilità necessarie per effettuare correttamente le specifiche verifiche apparecchi di sollevamento presenti in azienda. |
OPE - SIC - 26 | Corso rischi specifici - DPI III categoria | 4 | Operation, Sicurezza | - Legislazione e normativa vigente - Criteri di scelta ed approvvigionamento dei D.P.I. - Procedure, istruzioni e moduli a supporto della gestione - Formazione ed addestramento - Controllo, manutenzione e modalità d’utilizzo - Compiti e responsabilità - Verifica dell’apprendimento e discussione |
Il corso si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per la gestione dei DPI, individuando i processi e le procedure da adottare, nonché le figure responsabili della loro attuazione. Il corso si attiene alle disposizioni di legge vigenti. |
OPE - SIC - 27 | Corso Datore di lavoro RSPP - rischio basso | 16 | Operation, Sicurezza | La trattazione delle significative evoluzioni e innovazioni, applicazioni pratiche e/o approfondimenti negli ambiti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi, nei sistemi di gestione e nei processi organizzativi, nelle fonti di rischio (compresi i rischi di tipo ergonomico) e in merito alla formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all'interno della propria azienda gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 28 | Corso Datore di lavoro RSPP - rischio medio | 32 | Operation, Sicurezza | Conoscenze sulla tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in conformità ai contenuti previsti dall'Accordo Stato-Regioni del 2011 per i moduli 1 (normativo) e 2 (gestionale). | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all'interno della propria azienda la formazione necessaria per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 29 | Corso Datore di lavoro RSPP - rischio alto | 48 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso affrontano le significative evoluzioni e gli approfondimenti giuridico-normativi, gestionali e di organizzazione in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all'interno della propria azienda la formazione necessaria per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 30 | Aggiornamento Datore di Lavoro RSPP - rischio basso | 6 | Operation, Sicurezza | I diversi contenuti presenti nel corso consentono al docente-formatore sia di acquisire nuovi spunti di conoscenza fondamentali per meglio governare l'intero processo formativo, sia di progettare ed erogare percorsi formativi in materia di Salute e Sicurezza nei diversi contesti produttivi, sia di comprendere le cause di possibili insuccessi degli interventi formativi e delle politiche di Prevenzione e Protezione e sia di trovare soluzioni alternative alle diverse criticità che quotidianamente incontra nella gestione della Sicurezza in azienda. | Il Decreto del Ministero del Lavoro del 6 marzo 2013 (in vigore dal 18 marzo 2014), in attuazione del Decreto Legislativo n. 81/2008, definisce i criteri per la qualificazione del docente-formatore in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro, richiedendo la contemporanea presenza di tre fattori fondamentali e obbligatori: conoscenza, esperienza e capacità didattica del formatore. Quest'ultima, può essere certificata attraverso la frequenza di questo specifico percorso formativo per la sicurezza sul lavoro della durata di 24 ore.La particolarità di questo corso va rintracciata, oltre che nella scelta attenta e funzionale degli argomenti in relazione alla tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nella continua e concreta traduzione dei contenuti teorici ai reali contesti formativi e di prevenzione/protezione, alle svariate tipologie di partecipanti ai percorsi formativi, ai disagi organizzativi o logistici con cui il docente-formatore-RSPP/ASPP realmente si misura. |
OPE - SIC - 31 | Aggiornamento Datore di Lavoro RSPP - rischio medio | 10 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso affrontano le significative evoluzioni e gli approfondimenti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi, i sistemi di gestione e i processi organizzativi, le fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico, l'informazione e la formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in conformità al punto 7 dell'Accordo sancito in Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011.L'articolo 34, comma 1 del D.Lgs. 81/2008 prevede la possibilità che il Datore di lavoro svolga direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DL SPP). Il comma 2 dello stesso articolo prevede che, per svolgere questi compiti, il datore di lavoro debba frequentare specifici corsi di formazione e un aggiornamento periodico adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. La durata, i contenuti minimi e le modalità di questa formazione per i Datori di lavoro sono stati definiti con l’Accordo del 21 dicembre 2011 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all’interno della propria azienda gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 32 | Aggiornamento Datore di Lavoro RSPP - rischio alto | 14 | Operation, Sicurezza | I contenuti del corso affrontano le significative evoluzioni e gli approfondimenti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi, i sistemi di gestione e i processi organizzativi, le fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico, l'informazione e la formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in conformità al punto 7 dell'Accordo sancito in Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011. | Il corso vuole fornire ai Datori di Lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (DLSPP) all’interno della propria azienda gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda le tematiche della prevenzione e della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e le novità della normativa vigente. |
OPE - SIC - 33 | Corso RSPP - modulo A | 28 | Operation, Sicurezza | Il corso consentirà ai partecipanti di essere in grado di conoscere: normativa in tema di salute e sicurezza ; tutti i ruoli facenti parte del sistema di prevenzione aziendale, i loro compiti e responsabilità; le funzioni svolte dal sistema istituzionale pubblico; i principali rischi tratttati dal D. Lgs. 81/08; gli obblighi di informazione , formazione ed addestramento nei confronti dei soggetti del sistema di prevenzione aziendale; gli elementi medodologici per la valutazione del rischio. | Il corso modulo A costituisce la base per lo svolgimento della funzione ASPP / RSPP ed è propedeutico a tutti gli altri moduli. |
OPE - SIC - 34 | Corso RSPP - modulo B generico | 48 | Operation, Sicurezza | Vengono utilizzate metodologie didattiche di carattere operativo ed orientate al problem solving, analisi e valutazione rischi, pianificazione di interventi di prevenzione. | Il modulo B è orientato alla soluzione di problemi, analisi e valutazione dei rischi, pianificazione di idonei interventi di prevenzione di attività dei rispettivi livelli di rischio, ponendo attenzione all'approfindimento in ragione dei differenti livelli di rischio ed evitando la ripetizione di argomenti. |
OPE - SIC - 35 | PES – PAV: la persona esperta per l’esercizio degli impianti elettrici | 16 | Operation, Sicurezza | - Legislazione sulla sicurezza dei lavori elettrici (aspetti particolari della legislazione di riferimento) - La valutazione del rischio negli ambienti di lavoro: i piani di sicurezza e le misure di prevenzione e protezione - Le figure, i ruoli e le responsabilità delle persone adibite ai lavori elettrici e, in particolare, ai lavori “sotto tensione in bassa tensione. - Shock elettrico ed arco elettrico: effetti fisiologici sul corpo umano - Scelta delle attrezzature per i lavori elettrici e particolarità per i lavori “sotto tensione” - Scelta e impiego dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavori elettrici e particolarità per i “lavori sotto tensione” - Indicazioni generali di primo soccorso - La Norma CEI EN 50110-1 “Esercizio degli impianti elettrici” - La Norma CEI 11-27 “Lavori su impianti elettrici” - Trasmissione e scambi di informazioni tra persone interessate ai lavori - I lavori elettrici in bassa tensione: fuori tensione, in prossimità di parti attive, in tensione e criteri generali di sicurezza - Procedure per lavori sotto tensione su impianti in bassa tensione: la preparazione del Lavoro. - Esempi di schede di lavoro con descrizione delle fasi operative . - Esempi pratici della corretta metodologia di esecuzione dei lavori sotto tensione |
L’intervento ha lo scopo di fornire e verificare l’acquisizione delle necessarie conoscenze teoriche e delle modalità di organizzazione e conduzione dei lavori, relative al completamento della preparazione del personale che svolge lavori elettrici. L’intervento intende quindi fornire le necessarie conoscenze per permettere al lavoratore di gestire la propria attività in sicurezza. |
OPE - SIC - 36 | Controllo funi e catene | 8 | Operation, Sicurezza | - Inquadramento normativo - Caratteristiche delle funi e delle catene di sollevamento presenti in azienda - I principali controlli da eseguire - Esempi pratici di danneggiamento - Uso e manutenzione delle funi - Analisi e miglioramento delle procedure aziendali - Esercitazioni pratiche di reparto |
Le operazioni di movimentazione dei carichi possono determinare infortuni gravi e mortali per la presenza di funi sottodimensionate, danneggiate o usurate. In particolare i principali rischi relativi all’uso delle funi sono: - la caduta del carico per rottura della fune a seguito dell’usura o per scorretto utilizzo; - le punture e lacerazioni delle mani a causa dei fili rotti dei trefoli; - lo sbilanciamento del carico a seguito di deformazioni delle funi (ad esempio in relazione ad attorcigliamenti e pieghe). Il corso intende trasmettere ai partecipanti le conoscenze e le abilità necessarie per effettuare correttamente le specifiche verifiche a funi e catene di sollevamento presenti in azienda, nonché sensibilizzarli alla periodica manutenzione. |
OPE - SIC - 37 | Movimentazione manuale dei carichi | 8 | Operation, Sicurezza | - La normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro con riferimento particolare al rischio movimentazione manuale dei carichi - Conoscenza dei fattori di rischio legati alle attività di assistenza movimentazione - Indicazioni sui principali metodi per la valutazione del rischio in ambito - Movimentazione manuale dei carichi : tipologie e lesioni che ne possono derivare - Il carico: peso, centro di gravità, movimentazione corretta - Le misure di prevenzione e protezione - Movimenti ripetuti - Posizioni mantenute ; posizioni obbligate ; affaticamento - La questione delle altezze e dei livelli - Il ruolo della "gravità" sulla postura e sul funzionamento dell'ap parato muscolo-scheletrico - Tecniche corrette per l’uso di ausili per la movimentazione |
Per movimentazione manuale dei carichi (MMC) si intende ogni operazione di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, quali patologie delle strutture osteoarticolari, muscolo tendinee e nervo vascolari (art. 167, comma 2, D.Lgs. 81/08). Scopo del corso è quello di fornire ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato, ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività, alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi. |
OPE - SIC - 38 | Lavori in quota | 16 | Operation, Sicurezza | - Principali riferimenti normativi - Sistemi di protezione contro la caduta dall'alto - Cos'è una caduta -Il fenomeno della caduta - Quadro antinfortunistico - Rischi nei lavori in quota - Sospensione inerte- Classificazione dei D.P.I. di 3° categoria - Sistemi di posizionamento e di trattenuta - Tipologie di caduta - Effetto pendolo - Fattori di caduta - Parametri di scelta dei sistemi anticaduta - Gli ancoraggi strutturali - Linee di ancoraggio flessibili orizzontali - Istruzioni d'uso dei D.P.I. di 3° categoria - Modalità d'uso - Posizionamento e modalità di utilizzo dei D.P.I. sulle piattaforme aeree (PLE) - Ispezione ai sistemi anticaduta - Manutenzione dei sistemi di arresto caduta - Tipologia di scale portatili a pioli - Modalità d'uso - Esercitazione pratica |
Il D.Lgs. n. 81/2008 definisce lavoro in quota l"attività lavorativa che espone il lavoratore a rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a piano stabile". Il corso si pone quale obiettivo principale quello di sensibilizzare i lavoratori ai rischi legati ai lavori in quota, oltre che quello di addestrarli al corretto utilizzo dei DPI di terza categoria. |
OPE - SIC - 39 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (ple) - TEORIA | 4 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di lavoro per lavori in quota (D.Lgs. n. 81/2008). - Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (3 ore) - Categorie di PLE: i vari tipi di PLE e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche. - Componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile. - Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e foro funzione. - Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali. - DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino dì trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma. - Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle PLE (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, di caduta dall’alto, ecc.); spostamento e traslazione, posizionamento e stabilizzazione, azionamenti e manovre, rifornimento e parcheggio in modo sicuro a fine lavoro. - Procedure operative di salvataggio: modalità di discesa in emergenza. |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 40 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di ple - PRATICO (stabilizzatori) | 4 | Operation, Sicurezza | - Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni della PLE. - Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa di forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.). - Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno. - Posizionamento della PLE sul luogo di lavoro: delimitazione dell’area dì lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, posizionamento stabilizzatori e livellamento. - Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota. - Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota. - Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie). |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 41 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di ple - PRATICO (senza stabilizzatori) | 4 | Operation, Sicurezza | - Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento, - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni delia PLE. - Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno. - Movimentazione e posizionamento della PLE: spostamento della PLE sul luogo di lavoro e delimitazione dell’area di lavoro. - Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota. - Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota. - Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie). |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 42 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di ple - PRATICO (con e senza stabilizzatori) | 6 | Operation, Sicurezza | - Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore e dal manuale di istruzioni della PLE. - Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa di forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.). - Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno. - Movimentazione e posizionamento della PLE: delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, spostamento della PLE sul luogo di lavoro, posizionamento stabilizzatori e livellamento. - Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota. - Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota. - Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie) |
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di PLE è previsto dall’art. 73 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni relativo alle attrezzature del 22 febbraio 2012 (allegato III). Il principale obiettivo del corso è la formazione e l’informazione dei partecipanti circa le regole per l’utilizzo in sicurezza della piattaforma aerea e l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. |
OPE - SIC - 43 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di gru per autocarro | 12 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle disposizioni di legge in materia di uso delle attrezzature di lavoro per le operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (3 ore) - Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie dì gru per autocarro con riferimento alla posizione di installazione, loro movimenti e equipaggiamenti di sollevamento, modifica delle configurazioni in funzione degli accessori installati. - Nozioni elementari di fisica per poter valutare la massa di un carico e per poter apprezzare le condizioni di equilibrio di un corpo, oltre alla valutazione dei necessari attributi che consentono il mantenimento dell’insieme gru con carico appeso in condizioni di stabilità. - Condizioni di stabilità di una gru per autocarro: fattori ed elementi che influenzano la stabilità. - Caratteristiche principali e principali componenti delle gru per autocarro. - Tipi di allestimento e organi dì presa. - Dispositivi di comando a distanza. - Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione delle gru per autocarro. - Utilizzo delle tabelle di carico fornite dal costruttore. - Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori, indicatori, di controllo. - Principi generali per il trasferimento, il posizionamento e la stabilizzazione. - Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo delle gru per autocarro (caduta del carico, perdita di stabilità della gru per autocarro, urto di persone con il carico o con la gru, rischi connessi con l’ambiente, quali vento, ostacoli, linee elettriche, ecc., rischi connessi alla non corretta stabilizzazione). - Segnaletica gestuale. Modulo pratico (8 ore) - Individuazione dei componenti strutturali: base, telaio e controtelaio, sistemi di stabilizzazione, colonna, gruppo bracci. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando (comandi idraulici e elettroidraulici, radiocomandi) e loro funzionamento (spostamento, posizionamento ed operatività), identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru per autocarro e dei componenti accessori, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza, previsti dal costruttore nei manuale di istruzioni dell’attrezzatura. Manovre della gru per autocarro senza carico (sollevamento, estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate. - Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (struttura di sollevamento e stabilizzatori). - Pianificazione delle operazioni del sollevamento: condizioni del sito di lavoro (pendenze, condizioni del piano di appoggio), valutazione della massa del carico, determinazione del raggio, configurazione della gru per autocarro, sistemi di imbracatura, ecc.. - Posizionamento della gru per autocarro sul luogo di lavoro: posizionamento della gru rispetto al baricentro del carico, delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru. Procedure per la messa in opera di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc.. - Esercitazione di pratiche operative: |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per utilizzare in sicurezza la gru applicata ad autocarro conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. L’attenzione viene focalizzata in modo particolare sulle responsabilità dell’operatore ragionando su tutte le operazioni che non devono essere eseguite e quali rischi comporta un utilizzo errato della gru applicata ad autocarro. Vengono inoltre analizzate le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo della gru applicata ad autocarro evidenziandone eventuali criticità e misure da adottare per lavorare in sicurezza. |
OPE - SIC - 44 | Formazione teorico pratica per lavoratori addetti alla conduzione di gru mobili - Corso base | 14 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento alle operazioni di movimentazione di carichi (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (6 ore) - Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie di gru mobili, loro movimenti e loro equipaggiamenti di sollevamento. - Principali rischi e loro cause: |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per utilizzare in sicurezza le gru mobili conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e dai costruttori. L’attenzione viene focalizzata in modo particolare sulle responsabilità dell’operatore ragionando su tutte le operazioni che non devono essere eseguite e quali rischi comporta un utilizzo errato della gru mobili. Vengono inoltre analizzate le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo delle gru mobili evidenziandone eventuali criticità e misure da adottare per lavorare in sicurezza. |
OPE - SIC - 45 | Formazione teorico-pratico per lavoratori addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali | 8 | Operation, Sicurezza | Modulo giuridico - normativo (1 ora) - Presentazione del corso. - Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare riferimento all’uso di attrezzature di lavoro semoventi con operatore a bordo (D.Lgs. n. 81/2008). Responsabilità dell’operatore. Modulo tecnico (2 ore) - Categorie di trattori: i vari tipi di trattori a ruote e a cingoli e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche. - Componenti principali: struttura portante, organi di trasmissione, organi. di propulsione, organi di direzione e frenatura, dispositivi di accoppiamento e azionamento delle macchine operatrici, impianto idraulico, impianto elettrico. - Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione. - Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali. - DPI specifici da utilizzare con i trattori: dispositivi di protezione dell’udito, dispositivi di protezione delle vie respiratorie, indumenti di protezione contro il contatto da prodotti antiparassitari, ecc.. - Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti nell’utilizzo dei trattori (rischio di capovolgimento e stabilità statica e dinamica, contatti non intenzionali con organi in movimento e con superfici calde, rischi dovuti alla mobilità, ecc.). Avviamento, spostamento, collegamento alla macchina operatrice, azionamenti e manovre. Modulo pratico per trattori a ruote (5 ore) |
Il principale obiettivo del corso consiste nel fornire a tutti i partecipanti le nozioni necessarie per l’utilizzo in sicurezza dei trattori agricoli e forestali sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente. Nello specifico vengono esaminate le responsabilità dell’operatore, analizzando le operazioni che non devono essere eseguite, quali rischi comportano tali manovre pericolose”, evidenziando le conseguenze di un utilizzo errato della macchina. Si prendono quindi in esame le principali attività lavorative che richiedono l’utilizzo delle diverse tipologie di trattori con le relative le criticità e le misure da adottare per lavorare in condizioni di sicurezza. L’abilitazione all’utilizzo dei trattori agricoli e forestali, esonera nell’ambito dei lavori agricoli o forestali, in caso di montaggio di attrezzi sui trattori agricoli e forestali per elevare o sollevare carichi, scavare, livellare, livellare-asportare superfici, aprire piste o sgombraneve, dal possesso di altre abilitazioni previste dal presente accordo. |
OPE - SIC - 46 | La cultura della sicurezza | 40 | Operation, Sicurezza | Durante gli interventi formativi vengono creati gruppi di lavoro per effettuare l’analisi delle mansioni e dei relativi rischi e lo sviluppo dell’opportuna procedura per la conduzione delle singole attività in sicurezza nel rispetto della salute sui luoghi di lavoro come miglior pratica possibile per l’elezione della “miglior procedura” adottabile dall’azienda in quello specifico contesto. A partire dalle mansioni a rischio specifico presenti in azienda si vogliono introdurre all’interno dell’azienda le migliori prassi per svolgere tale mansione in sicurezza. Per assicurare che il lavoratore sia effettivamente consapevole del miglioramento, la procedura comprende la necessità ed il valore dell’analisi degli incidenti che possono accadere nello svolgimento della propria mansione e l’importanza di poter sia sviluppare in maniera attiva e promuovere la progettazione, la realizzazione e l’utilizzo di materiali informativi e di supporto alla formazione, sia seguire le corrette procedure nell’ambito dello svolgimento della propria mansione. I contenuti principali sono: - Politiche aziendali e sicurezza - I sistemi di gestione integrati della sicurezza: quali benefici per l’organizzazione - Riferimenti normativi: la norma OHSAS 18001, il Dlgs81 definizione e principi - Il DVR aziendale - Analisi dei near-miss, azioni di miglioramento, presentazioni di casi - Procedure aziendali e sicurezza: esercitazioni pratiche |
La progettazione di questo corso parte dal presupposto che non sia l’applicazione di nuove norme che abbassa gli infortuni: è la cultura che fa la differenza. Cultura è l'insieme di processi organizzativi, pratiche professionali, norme scritte, convenzioni informali, linguaggi, modi di pensare e percepire il rischio. Migliora vendite, redditività, immagine, relazioni. I soldi spesi possono essere un costo (se si sceglie la strada della non-sicurezza: sanzioni, spese mediche, ritardi, spese legali, perdita immagine) o un investimento (quando si ottengono risultati: innovazione tecnologica, prestazioni migliori, obiettivi aziendali globali). I ritorni si evidenziano nel conto economico: se la sicurezza è fatta bene, i risultati si vedono. L’azione formativa mira quindi ad introdurre tra i lavoratori la capacità di analisi e lo sviluppo delle opportunità di miglioramento dei comportamenti attraverso la loro preventiva formazione alle migliori pratiche, all’analisi degli infortuni relativi alle proprie mansioni e quindi favorire tra i lavoratori la condivisione e l’assunzione di comportamenti, adeguati nell’ambito di una corretta e sistemica gestione della salute e sicurezza dei lavoratori e le conseguenze dello scostamento dalle migliori prassi attraverso l’analisi di incidenti e quasi incidenti. Attraverso una formazione partecipata le risorse saranno guidate verso un percorso di sensibilizzazione e maggiore consapevolezza rispetto al tema della sicurezza sul lavoro. |